lunedì 6 ottobre 2025

Il biennio di sangue 1993-94, di Luca Tescaroli

"Lo scopo di questo libro è di offrire un compendio agevole per conoscere chi sono gli autori delle stragi del biennio 1993-94, commesse nelle città di Roma, Firenze e Milano, e come si è giunti alla loro individuazione e condanna con sentenze passate in giudicato, in modo che i ricordi ingialliti dal decorso dei decenni non svaniscano e possano costituire un monito per il futuro per evitare di rivivere il nostro tragico passato" così scrive Luca Tescaroli nella Premessa a questo saggio che racconta con rigore "le menti e gli esecutori materiali degli attentati di Cosa Nostra nel continente". Nel 1993, infatti, Cosa Nostra portò attentati e terrore fuori dalla Sicilia, nelle più iconiche città italiane provocando morti e distruzioni. Era, quella, una stagione confusa, tra tangentopoli e un contesto politico e sociale precario, in crisi profonda, in cui i giochi di potere sembravano succedersi senza più nessuno scrupolo.

Il 14 maggio 1993 un'autobomba esplose in via Ruggero Fauro a Roma; la vittima designata era Maurizio Costanzo, fortunatamente sopravvissuto perché il segnale col telecomando non fu avviato tempestivamente. Il 27 di quello stesso mese a Firenze, in via dei Georgofili, esplose un ordigno che uccise nel sonno Angela e Fabrizio Nencioni con le loro bambine Nadia e Caterina e lo studente Dario Capolicchio. Trentotto persone furono ferite. La Torre dei Pulci fu distrutta mentre gli Uffizi e la chiesa di dei santi Stefano e Cecilia vennero gravemente danneggiati. Un paio di mesi dopo, nella notte fra il 27 e il 28 luglio, esplosero quasi contemporaneamente tre autobombe: a Milano in via Palestro la prima, a Roma presso san Giovanni in Laterano, la seconda, e alla basilica di san Giorgio al Velabro, la terza. A Milano vi furono cinque morti, a Roma diversi feriti. "Tali attentati" nota l'autore "vennero accompagnati dall'interruzione delle comunicazioni a Palazzo Chigi e indussero il premier Carlo Azeglio Ciampi a dire di aver temuto un colpo di Stato".

A un certo punto, dopo il fallito attentato allo Stadio Olimpico del 1994, la campagna stragista cessò. Non si conoscono i motivi di questo fatto, ma si può osservare un dato di contemporaneità che pone un interrogativo: quell'anno nacque Forza Italia. Vi sono forse coincidenze tra la nascita di questo movimento politico e la cessazione degli attentati? La domanda nasce anche in relazione all'importante ruolo svolto da Marcello Dell'Utr (poi condannato per concorso in associazione di tipo mafioso) nella nascista del partito. Molti campi di indagine sulla "guerra" mossa allo Stato - e in particolare al governo Ciampi - restano dunque aperti.

Luca Tescaroli è un magistrato che ha lavorato nelle procure di Caltanissetta, Roma e Firenze. Attualmente è procuratore della Repubblica di Prato. Si è occupato di numerosi casi che hanno colpito l'Italia: l'attentato all'Addaura, la strage di Capaci, l'omicidio di Roberto Calvi e altre, fino alle stragi terroristico–eversive descritte in questo saggio. Tra i diversi suoi libri ve ne sono tre che si occupano dell'attentato a Giovanni Falcone.

L. Tescaroli, Il biennio di sangue, SEIF 2025


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