sabato 17 dicembre 2011

Un gatto nero, di Giovanni Pascoli


[...] Uomo che vegli nella stanza
illuminata, che ti fa vegliare?
dolore antico o giovine speranza?

Tu cerchi un Vero. Il tuo pensier somiglia
a un mare immenso; nell'immenso mare,
una conchiglia; dentro la conchiglia,

una perla: la vuoi. Vecchio, un gran bosco
nevato, ai primi languidi scirocchi,
par la tua faccia. Un gatto nero, un fosco
viso di sfinge, t'apre i suoi verdi occhi...

da "Finestra illuminata" in Miricae

Un uomo è solo nella stanza illuminata. E' tardi, è notte. L'uomo non dorme, pensa. Cerca la Verità, rara ed ardua, difficile da raggiungere, nascosta nelle profondità più impervie, come la perla dentro la conchiglia. E' vecchio, l'uomo, il suo volto è ispido, rugoso, come il bosco quando la neve si scioglie e lascia intravedere brandelli di terra, residui delle foglie cadute. Nel silenzio imperscrutabile l'uomo solo avverte una presenza misteriosa e forse rivelatrice: quella del gatto nero, che ha gli occhi verdi, spalancati, chiari, come le prime foglie di primavera... (E.B.)

lunedì 12 dicembre 2011

Come funziona la memoria, di Larry Squire ed Eric Kandel

Cogito ergo sum, l'affermazione cartesiana molto nota e molto citata ancor oggi (risale al 1644) è errata, sostengono gli autori di questo libro, Squire, docente di medicina e psichiatria all'Università di California e Kandel, premio Nobel per la medicina nel 2000. Il detto cartesiano oggi appare "sbagliato" perché i biologi contemporanei sono giunti alla certezza del fatto che le attività della mente appartengono ad una parte specializzata del corpo (e perciò il motto sarebbe semmai da capovolgere in Sum ergo cogito) ed anche perché un ruolo importantissimo - addirittura fondamentale - nel determinare chi noi siamo è svolto non solo dal pensiero, ma anche, e fondamentalmente, dalla memoria. Il libro esplora e descrive dunque, come recita il sottotitolo, i meccanismi molecolari e cognitivi della memoria, attraverso dieci capitoli:
- Dalla mente alle molecole
- Sinapsi modificabili per la memoria non dichiarativa
- Le molecole della memoria a breve termine
- La memoria dichiarativa
- I sistemi cerebrali della memoria dichiarativa
- Un meccanismo di immagazzinamento sinaptico per la memoria dichiarativa
- Dalla memoria a breve termine alla memoria a lungo termine
- Priming, apprendimento percettivo e apprendimento emozionale
- La memoria per le abilità per le abitudini e per il condizionamento
- La memoria e la base biologica dell'individualità
L'esposizione è molto chiara ed è integrata da molte illustrazioni, è tuttavia necessario possedere nozioni abbastanza approfondite di biologia umana per poter affrontare agevolmente ed in fretta la lettura completa del libro. 

L. Squire/ E. Kandel, Come funziona la memoria. Meccanismi molecolari e cognitivi, Zanichelli 2011

martedì 6 dicembre 2011

Le ceneri del poeta

Ne ha parlato POESIA di Crocetti, in breve, ne ha parlato dettagliatamente Francesca Santucci
(http://www.wandamontanelli.it/CdD/edit/2011/cp.htm), ora, contrariamente a quello che mi piace di solito fare, anzi di ciò che in genere ritengo doveroso fare, inserisco anch'io qui qualcosa su questo mio libro. A chi, come me, è stata educata all'insegna del "non è necessario che tu parli di te, di ciò che sai fare, di ciò che ti riesce bene, tutto quanto è lì da vedere, se vale altri se ne accorgeranno, lo apprezzeranno, ne parleranno" è la decisione ha richiesto molta ponderazione. Ma i tempi sono cambiati da quei lontanissimi anni Sessanta nei quali l'Italia sembrava essere un altro pianeta, ricco di promesse, di bellezza, di affetti. Il berlusconismo ha assuefatto un popolo, non importa di che parte politica, ne ha viziato e corrotto la percezione delle cose e delle persone, ha incoraggiato l'esibizionismo: chi non esibisce, non esiste. Ora, esibire mai. Il pudore e la decenza lo vietano. Ma dare una notizia anche qui, su questo mio blog dedicato, nel modo più libero, personale ed "arbitrario" alle letture, sì. Dunque, Le ceneri del poeta è uscito per le Edizioni Orizzonti Meridionali, certo non uno degli editori dominanti: perciò considero molto importante la menzione della silloge su POESIA, perchè si tratta della raccolta di un'autrice che non ha né poteri né valori di scambio, né fa parte di gruppi o riviste dell'uno o dell'altro giro, non è dunque spendibile, non frutta neanche un euro. Poco ti arriva, anche in questo campo, se non hai "valori di scambio"; il merito, diversamente da ciò che accade in altri ambiti "economicamente sensibili", viene riconosciuto ma, insieme, anche taciuto o in fretta scordato. Eppure la poesia merita molto, che la si coltivi, che la si legga, che la si tenga come compagna quotidiana di vita. Questo libro raccoglie poesia civile, ma anche intima di affetti, e scaturisce da fatti e passioni di quattro anni di vita.
Oltre ai giudizi ai quali ho accennato sopra, me ne sono giunti altri privati, ne ricordo qui due proponendone sintetici estratti:
"... vi è come un crescendo verso la profondità, un filo conduttore che via via si assottiglia, dal vigore delle poesie civili alla rarefazione dell´ultima sezione. I finali, poi, sono spesso sorprendenti e davvero conclusivi e stranianti" (Giulio Martinoli)
"... circolano nei versi rimembranze come echi e moti civili dell'animo, a partire da quelli della prima composizione: sintesi di uno slancio interiore stimolato da desolanti realtà. E' lungo il processo degli eventi, e devo dire che Venticinque aprile è una delle più sentite lodi della Resistenza" (Manrico Murzi)
Venticinque aprile venne già pubblicato qui nel post che segue
http://leletturedidonchisciotte.blogspot.com/2010/04/25-aprile-festa-della-liberazione.html

POESIA, novembre 2011 (rec. Simonelli)
Eleonora Bellini, Le ceneri del poeta. Poesie 2007 - 2011, Edizioni Orizzonti Meridionali 2011

venerdì 2 dicembre 2011

"Fratelli a un tempo stesso, Amore e Morte" presentazione al libro CHE QUANTO PIACE AL MONDO E' BREVE SOGNO di Francesca Santucci

Riporto qui l'inizio della mia presentazione al più recente libro di Francesca Santucci, come invito alla lettura ed alla riflessione. Si tratta infatti di un'opera ricca di notizie e forte di passione.

Fratelli, a un tempo stesso, Amore e Morte
ingenerò la sorte.
Cose quaggiù sì belle
altre il mondo non ha, non han le stelle.

Così comincia il XXVII canto di Leopardi, che torna immediatamente alla memoria alla lettura del titolo e del sottotitolo di questo mirabile libro di Francesca Santucci: amore e morte nel tempo umano della storia e nel tempo immortale dell’arte e del mito, della poesia e del romanzo.
Da Orfeo ed Euridice ad Ugo e Fosca, l’autrice ripercorre le storie di amore distrutti da un destino avverso, dal caso malevolo, o sbriciolati dall’inesorabile involversi del tempo. Mostra come già negli antichi miti, nelle raffigurazioni pittoriche e scultoree, insieme all’apoteosi del bello - i corpi desideranti oppure placati e calmi oppure già distrutti dal dolore e poi ricomposti nella fissità della morte, la maestria degli artisti, l’espressività del colore e della luce - si insinui lo sgomento profondo delle creature gettate in un mondo che non ha mantenuto le sue promesse. Mostra quanto forte urli la disperazione delle creature tradite da abbagli, illusioni, chimere, da tutte le promesse impossibili da mantenere, dopo l’effimera apoteosi della prima conquista d’amore. “Dall'azione congiunta e opposta di entrambi (l'impulso di vita e quello di morte) scaturiscono i fenomeni della vita, ai quali mette fine la morte", così si sarebbe espresso Freud nell’ Introduzione alla psicoanalisi anni dopo Fosca, l’ultima opera sulla quale si sofferma la Santucci in questo libro, a conferma delle grandi ed immortali verità contenute ed espresse da sempre nell’arte, nella letteratura, nella musica.

Rubens, Orfeo ed Euridice
Francesca Santucci, Che quanto piace al mondo è breve sogno. La vanità, il tempo, l'amore, la morte, Kimerik 2011. Altre notizie e un video sul libro qui: http://www.francescasantucci.it/chequantopiacealmondoèbrevesogno.htm