domenica 18 luglio 2010

Niccolò Machiavelli, di Lucio Villari


"Il suo tempo è lontano, ma al nostro appartengono molti problemi che Machiavelli ha vissuto e analizzato; vi appartengono per ragioni culturali, stilistiche e psicologiche prima che genericamente storiche o politiche. Machiavelli viene infatti dal centro del Rinascimento italiano ed europeo, ma la sua orbita è irregolare. Percorre le linee estreme del Rinascimento procedendo con un metodo intellettuale che trova riscontro in alcuni pochi compagni di idee. La sua orbita sfiorerà quelle di altri grandi della sua epoca: Francois Rabelais, Francesco Giucciardini, il più lontano pianeta Michel De Montaigne, la magia poetica di Ludovico Ariosto", così introduce il libro Villari. E questo ritratto di Machiavelli è consigliabile per diversi motivi: il linguaggio scorrevole, la trattazione ed il commento delle opere -anche di quelle che i ricordi scolastici ci han fatto considerare "minori" - del Nostro, la narrazione di umanissimi episodi biografici, l'analisi dell'attività diplomatica di Niccolò. Lontano dai banchi di scuola, lontano dalla fretta e dall'ansia per le interrogazioni e le verifiche al quale il suo nome, per i più, rimane legato, Machiavelli ci parla una linguaggio appassionato ed attuale; come in questo passo dei "Discorsi sopra la Prima Deca di Tito Livio": - Sono infami e detestabili gli uomini [...] dissipatori de' regni e delle repubbliche, inimici delle virtù e delle lettere e d'ogni altra arte che arrechi utilità e onore all'umana generazione -.

Lucio Villari, Niccolò Machiavelli. Storia di un intellettuale "italiano" in un'Italia dilaniata e divisa, Piemme 2003.