venerdì 30 settembre 2011

Le notti bianche

Copertina dell'edizione Fabbri, Milano 1975
Era una notte meravigliosa, una di quelle notti che forse esistono soltanto quando si è giovani, mio caro lettore. Il cielo era così stellato, così luminoso che, guardandolo, ci si chiedeva istintivamente: è mai possibile che sotto un simile cielo vivano uomini collerici e capricciosi? Anche questa, caro lettore, è una domanda da giovani, molto da giovani...
Così comincia Le notti bianche, che Dostoevskij stesso definì "romanzo sentimentale", storia delicata e fiabesca ambientata in una Pietroburgo gentile e poetica. Leggetelo, se non l'avete già fatto (è breve, tanto che potremmo definirlo anche racconto lungo), e poi procurate di vedere l'omonimo film di Luchino Visconti, che rende perfettamente e sapientemente l'atmosfera del romanzo. Il film è del 1956, ha la sceneggiatura dello stesso Visconti e di Suso Cecchi D'Amico; gli attori sono, tra gli altri, Marcello Mastroianni e Maria Schell; il commento musicale è di Nino Rota.