sabato 6 febbraio 2010

Due romanzi sul genocidio degli Armeni

Le rose di Ester di AHNERT MARGARET AJEMIAN e Le stanze di lavanda di ONDINE KHAYAT sono entrambi romanzi che trattano il tema del genocidio degli Armeni, consumatosi in Turchia all'inizio del secolo scorso. Li accomuna anche l'essere narrazioni scritte da figlie e nipoti di donne che, ancora ragazzine, furono testimoni e vittime della persecuzione.
Ester, la protagonista del primo libro, è solo una fanciulla quando è costretta ad intraprendere una lunga marcia di deportazione durante la quale vede morire gran parte della sua famiglia ed innumerevoli suoi correligionari. Costretta a sposare un turco, non si adatta alla nuova vita a cui è costretta e fugge da lui per trovare una nuova patria in America.
Louise, la protagonista de Le stanze di lavanda appartiene ad una facoltosa famiglia armena: il nonno è imprenditore e banchiere, benefattore e fondatore di scuole ed istituzioni di assistenza nella sua città nonché in relazione con influenti membri del parlamento turco. Ma ciò non basta a risparmiare la famiglia dalla persecuzione e dall'eccidio. Solo Louise e la sorellina Marie, pur stremate da una lunga deportazione, sopravvivono. Ma il trauma della persecuzione subita le accompagnerà durante tutto il resto della vita, fino all'età adulta e addirittura alla vecchiaia: orrore perdurante anche nei momenti sereni.
Due letture che si raccomandano, anche perché nel nostro Paese le vicende del popolo Armeno sono ancora poco note. Peccato soltanto che si riscontrino nei libri refusi e défaillances di traduzione più di quanto ci si attenderebbe.

AHNERT MARGARET AJEMIAN, LE ROSE DI ESTER. UNA MADRE RACCONTA IL GENOCIDIO ARMENO, RIZZOLI


ONDINE KHAYAL, LE STANZE DI LAVANDA. IL ROMANZO DI UN'INFANZIA ARMENA, PIEMME.

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