sabato 16 dicembre 2023

La ballata del piccolo rimorchiatore, di Iosif Brodskij

La ballata del piccolo rimorchiatore apparve per la prima volta nel 1962 sulle pagine del mensile per l’infanzia “Kostër “ed è il solo libro per bambini pubblicato da Brodskij, dissidente in patria e poi, nel 1987, quando già era esule negli Stati Uniti, premio Nobel per la letteratura. Le magistrali illustrazioni di Igor’ Olejnikov, concrete e fiabesche insieme, contribuiscono a rendere ancora più prezioso e originale questo albo. Protagonista del poemetto, semplice e sognante come si addice al pubblico a cui è destinato, è un rimorchiatore, minuscolo al confronto con le grandi navi del porto, ma consapevole dell’importanza della sua missione, che svolge con spirito di servizio e con senso del dovere, ma anche con gioia e perfino entusiasmo. Anteo, infatti, è felice di poter essere utile agli altri, anche e soprattutto quando vengono da lontano, come gli stranieri che hanno attraversato l’oceano [...] 

Iosif Brodskij, La ballata del piccolo rimorchiatore, Adelphi 2023. Traduzione di Serena Vitale. Illustrazioni di Igor' Olejnikov.

La recensione integrale si legge su Mangialibri, al link Igor’ Olejnikov | Mangialibri dal 2005 mai una dieta

mercoledì 13 dicembre 2023

La Costituzione, di Valerio Onida

Questo saggio è inserito nella collana de Il Mulino “Farsi un’idea”, collana che offre a un vasto pubblico di lettori il sapere di grandi studiosi e si propone, tra l’altro, di “esercitare il gusto di apprendere e di comprendere senza perdersi nell’attualità e senza perdere nulla dell’attualità”. La prima edizione risale al 2004, quando Valerio Onida (1936-2022), professore di Diritto Costituzionale all’Università Statale di Milano, venne eletto vice presidente e poi presidente della Corte Costituzionale. L’autore curò costantemente l’aggiornamento dell’opera, fino al 2017. Le evoluzioni successive a quest’ultima data sono qui descritte e annotate da Marta Cartabia, allieva di Onida e curatrice di questa edizione, uscita in occasione del settantacinquesimo anniversario dall’entrata in vigore della Costituzione repubblicana.

La recensione integrale si legge su Mangialibri, al link La Costituzione | Mangialibri dal 2005 mai una dieta

martedì 5 dicembre 2023

Ercole e Carolina, di Alessandro Marcigliano

Due protagonisti diversissimi tra loro per questo albo dedicato ai bambini: Ercole è di dimensioni minuscole, Carolina è una gigantessa che tocca le nuvole con la sua fluente capigliatura. A colazione il primo beve caffellatte, la seconda beve solo tè. Ma la loro storia conferma il proverbio che recita "gli opposti si attraggono". Perché pian piano tra i due nasce una storia d'amore che più felice non si può immaginare. La vicenda di Ercole e Carolina muove dalla convinzione che la diversità è ricchezza, una ricchezza che può unire ed essere condivisa con gioia. E questa convinzione trasmette in modo sorridente e lieve ai piccoli lettori. 

L'albo è illustrato da Alessandra Cimatoribus, che regala ai due protagonisti volti simpatici ed originali, inserendo la loro storia in paesaggi colorati e variegati, tutti da osservare e scoprire. 

Alessandro Marcigliano, Ercole e Carolina, Editoriale Anicia 2023. Illustrazioni di Alessandra Cimatoribus

giovedì 30 novembre 2023

La dissoluzione della democrazia. Scritti 2007-2022, di Fausto Bertinotti

Fausto Bertinotti è stato sindacalista e politico di rilievo dal secondo Novecento fino al primo decennio del Duemila. Segretario del partito della Rifondazione Comunista, deputato ed europarlamentare, è stato Presidente della Camera tra il 2006 e il 2008. Sempre per Castelvecchi ha pubblicato nel 2015 Colpita al cuore. Perché l’Italia non è una Repubblica fondata sul lavoro, volume in cui indagava i mutamenti sopravvenuti nell’economia e nel mercato, a scapito di quanto è affermato nell’Art. 1 della Costituzione. In questo libro, curato e introdotto da Alfonso Gianni e con la postfazione di Giso Amendola, gli editoriali scelti e messi a disposizione dei lettori seguono un filo conduttore che permette di evidenziare “l’involuzione dei processi intervenuti in questi ultimi quindici anni nei quali alcuni hanno visto una vera e propria grande regressione” nel segno della dissoluzione della democrazia, se e quando questa non è stata saldamente connessa alla dimensione sociale, quella che Norberto Bobbio definiva “democrazia economica”.

La recensione per intero si legge qui: La dissoluzione della democrazia – Scritti 2007-2022 | Mangialibri dal 2005 mai una dieta

Fausto Bertinotti, La dissoluzione della democrazia. Scritti 2007-2022, Castelvecchi Editore 2023 


lunedì 20 novembre 2023

I dialetti dall'archeologia dei ricordi alle nuove frontiere letterarie, di Ernesto Ferrero

Il breve saggio, che contiene il testo della prolusione tenuta dall'autore al Premio di poesia e traduzione poetica "Achille Marazza" 1996, esordisce con Alessandro Manzoni il quale, nel corso delle sue lunghe e approfondite riflessioni sulla lingua, si interrogò ripetutamente "sull'impossibilità della parola dialettale di sollevarsi oltre l'orizzonte circoscritto del particolare". Eppure, ricorda Ferrero, nello stesso periodo Carlo Cattaneo difendeva la letteratura milanese che intendeva non come espressione legata alla "glorìola municipale", ma come esempio di partecipazione alla realtà e alle sue variegate espressioni. E Gianfranco Contini, oltre un secolo dopo, avvalorerà questa seconda tesi, notando che "L'italiana è sostanzialmente l'unica grande letteratura nazionale la cui produzione dialettale faccia visceralmente, inscindibilmente corpo col restante patrimonio". Dopo il riferimento ai tre grandi, l'autore prosegue citando esempi di evoluzione della poesia in dialetto dal Settecento fino al Novecento che vide nascere testi di chiara originalità e di esemplare sostanza: da Pasolini a Loi, da Baldini a Scataglini, a Guerra, a Bertolani, a Pierro. Forse, osserva Ferrero, "cacciata dalle pianure del miracolo economico o del villaggio globale, la poesia si rifugia sulle colline e sulle montagne di una sua guerriglia non solo letteraria, ma anche civile, confidando in tempi migliori". 

La poesia dialettale ha probabilmente pochi lettori, ma ottimi, risponde Ferrero a chi gli chiede quanti possano essere i lettori di poesia e tanto più in dialetto. I poeti dialettali, osserva infatti, hanno goduto negli ultimi decenni del Novecento di attenzioni eccezionali da parte di critici come Contini, Isella, Segre, Mengaldo, Folena, Corti, Brevini. E proprio con una citazione di Brevini Ferrero conclude: - "testimoniare la differenza, custodire l'altro". Ecco il senso profondo della poesia in dialetto -. 

Ernesto Ferrero, che ci ha lasciato pochi giorni fa, è stato membro della giuria del Premio Marazza dal 1996 al 2009. Con l’intento di avvicinare la poesia alle più giovani generazioni, nel 2000, proprio a seguito di un suo suggerimento, venne istituita una sezione di traduzione dedicata agli studenti delle scuole medie superiori e agli universitari della Province di Novara, Biella, Vercelli e Verbano Cusio Ossola. Le prove di traduzione da lingue antiche e moderne, scelte in collaborazione con i docenti dell'Università del Piemonte Orientale si tenevano presso la Fondazione Marazza. Sempre per i Quaderni del Premio Marazza, Ferrero scrisse "Il poeta è come l'ape", in ricordo e memoria di Giorgio Calcagno, giornalista e poeta di rare umanità e finezza, anch'egli componente della giuria (2006).


Ernesto Ferrero, I dialetti dall'archeologia del ricordi alle nuove frontiere letterarie, Fondazione Achille Marazza 1996, a cura di Eleonora Bellini


venerdì 17 novembre 2023

Mai più Vajont 1963/2023, di Paolo Di Stefano e Riccardo Iacona

"Sessant'anni fa un'enorme frana di 270 milioni di metri cubi di roccia e terra precipitò dal Monte Toc nel bacino della diga del Vajont, una delle più alte del mondo: nel cadere dentro l'invaso artificiale, la frana sollevò un'onda che scavalcò la diga e precipitando nel fondovalle cancellò cinque paesi, tra cui Longarone, e uccise 1917 persone". Questa la sintesi di una tragedia annunciata da relazioni tecniche e da articoli di giornale, dai timori della stessa popolazione locale, ma volutamente ignorata dalle aziende costruttrici. Questo volume raccoglie, nei capitoli introduttivi i saggi dei due autori a cui seguono numerosi articoli tratti dai giornali dell'epoca. Spiccano tra questi le denunce, chiare e circostanziate, di Tina Merlin, apparse sul quotidiano l'Unità: i valligiani lamentano gli espropri e i danneggiamenti ai propri terreni,  perpetrati dalla società costruttrice della diga, ed esprimano i propri timori per quel "bacino artificiale di 150 milioni di metri cubi d'acqua, che un domani, erodendo il terreno di natura franosa, potrebbero far sprofondare le case nel lago". Successe di peggio, in una sola notte. Eppure la Merlin e il direttore del suo giornale furono querelati dall'Enel-Sade responsabile dei lavori; ma furono poi assolti dal tribunale di Milano che nella sentenza scrisse chiaramente che la diga del Vajont rappresentava un pericolo per il paese di Erto.

Notava Sandro Viola su L'espresso del 20 novembre di quell'anno: "Lo sapevano tutti. Quando il presidente del Consiglio Giovanni Leone è giunto sul luogo del disastro, la prima cosa che deve aver capito è questa. A Longarone c'era l'incubo della diga. [...] Oltre all'incubo, poi, c'era un dossier della diga: e questo dossier peserà un paio di chili". Conteneva: ordini del giorni di consigli comunali, sentenze della magistratura, relazioni su azioni di protesta dei cittadini, relazioni e perizie tecniche, interpellanze parlamentari; una serie di documenti raccolti e prodotti in circa cinque anni. Ma i provvedimenti tardarono, l'incolumità della popolazione fu sottovalutata. 

La lezione del Vajont ha insegnato qualcosa? Non si direbbe. Altri disastri e altre tragedie hanno insanguinato città e paesi e nessuna è stata fatalità né tragico evento di natura. In Italia è difficile, ora come allora, scrollarsi di dosso la corruzione, il pressapochismo, non emarginare chi, con competenza e cognizione di causa, fa notare i pericoli. Basterebbe l'esempio attuale dell'aumento globale della temperatura e della necessità di combatterlo nel modo più tempestivo possibile. Invece, perfino dai più alti scranni, si ignora l'urgenza, si assecondano i fautori del negazionismo. Ma il cambiamento climatico è da "curare prima, perché dopo ormai è troppo tardi" fa notare Riccardo Iacona.

Paolo Di Stefano e Riccardo Iacona, Mai più Vajont 1963/2023. Una storia che ci parla ancora, Corriere della Sera 2023
  

giovedì 9 novembre 2023

Montessori prima di Montessori, di Valeria P. Babini

Maria Montessori si laurea in medicina il 19 luglio 1896 con una tesi in clinica psichiatrica, il cui titolo è “Contributo clinico allo studio delle allucinazioni a contenuto antagonistico”. Appena conseguita la laurea, Maria scrive all’amica Clara, di cui poco o nulla conosciamo, una lunga lettera nella quale racconta quale e quanta energia e determinazione dovette trovare e coltivare in se stessa per realizzare il sogno, inedito e difficile per una donna, di diventare “medichessa”. Sono, quelli, gli anni del positivismo, in cui la scienza medica raffigura la donna “come coacervo di caratteristiche difformi e contraddittorie, luogo dell’irrazionalità e del mistero”, ricorda Babini. Infatti, quando Maria, nel 1890, si iscrive all’università, è proprio la medicina, che lei desidera apprendere ed esercitare, a decretare l’inferiorità delle donne, a causa della loro emotività. 

La recensione integrale è su Mangialibri al link Montessori prima di Montessori | Mangialibri dal 2005 mai una dieta

Valeria P. Babini, Montessori prima di Montessori, Fefè Editore 2023

sabato 4 novembre 2023

Il canto dei merli, di Katya Balen

"C'è musica dappertutto – se sai metterti in ascolto". Così inizia la storia di Annie, che ama la musica e potrebbe diventare una promettente musicista. Annie sente e riconosce note e ritmi musicali ovunque: nello scalpiccio dei passi quando cammina, nella lattina vuota di una bibita che rotola per strada, nel cigolio della porta che si apre, nella voce della mamma che la chiama. Ma non nel rumore dei vetri rotti, né in quello della lamiera dell'auto che si accartoccia. L'incidente d'auto che ha subito ha causato alla ragazzina diversi e lunghi problemi di salute, tanto che la mamma ha dovuto lasciare il lavoro per un lungo periodo e che, in conseguenza di ciò, madre e figlia sono state costrette a cambiare residenza, trasferendosi dalla loro graziosa casetta a un appartamento più economico, che ad Annie non piace affatto. E anche il flauto, che suonava con perizia e passione, non accompagna più le sue giornate: il flauto ha perso le note, la musica tace mentre il suo braccio ferito, la sua mano rattrappita sembrano non dover più riprendere la loro funzionalità. Finché un giorno, nello scampolo di prato vicino a casa, la ragazzina incontra Noah, un suo coetaneo strano ma simpatico, impegnato ad accudire una covata di merli nascosta sotto un cespuglio. Da quel momento pare che qualcosa si risvegli in Annie e pian piano la fanciulla torna a sentire le note, nel canto dei merli soprattutto, ritrovando in sé speranza e volontà. 

Il canto dei merli è il secondo volume della collana di letture resilienti "La locomotiva" (curata da Elena Zizioli, Giulia Franchi, Patrizia Garista) che propone storie di solidarietà, amicizia, coraggio, capacità di reagire alle avversità e di affrontare i cambiamenti. "A volte bastano il canto di un uccello e un giardino segreto, nascosto nel grigio della città, a ricordarci il potere della bellezza e il bisogno di reagire alle avversità per ritrovare noi stessi e la felicità" scrivono le curatrici nella lettera alle lettrici e ai ai lettori che chiude il libro.

Katya Balen, Il canto dei merli, Editoriale Anicia 2023. 
Illustrazioni di Richard Johnson, traduzione di Claudia Camicia.


giovedì 2 novembre 2023

Italo Calvino saggista e narratore, un quaderno di ICWA per ricordare lo scrittore

In occasione del centenario della nascita di Italo Calvino, ICWA, associazione italiana degli scrittori per ragazzi, ha realizzato un Quaderno in cui sono raccolti i contributi di sette autrici, che presentano altrettanti aspetti dell'opera dello scrittore, con particolare riguardo alla letteratura per ragazzi:

  1. Fiabe italiane: il potere del racconto orale di Sofia Gallo ricorda come la lettura in classe delle fiabe riscritte da Calvino sia capace di incantare i ragazzi, facendo loro scoprire mondi fantastici, ma anche la differenza fra il bene e il male.

  2. Il messaggio sempre attuale de Il barone rampante di Silvia Fuochi ci fa ripercorrere la storia di Cosimo, il bambino che si rifugia su un albero per trascorrere tra quelle fronde l'intera sua vita, e ci ricorda che il diritto di essere se stesso appartiene a ogni bambino.

  3. La scrittura "leggera" delle Lezioni americane di Carla Colmegna evidenzia il metodo di Calvino per rendere la scrittura leggera "procedendo per sottrazione" con arguzia e umorismo.

  4. I libri degli altri di Elena Paparelli introduce al lavoro di Calvino, non solo come scrittore, ma anche come dirigente della casa editrice Einaudi "sommerso da un mare di carte" e come acuto lettore e critico di opere di letteratura contemporanea e universale.

  5. Marcovaldo tra periferia, ecologia e utopia di Eleonora Bellini nota la profetica capacità di Calvino "di interpretare, narrare e anticipare il reale", specie la natura minacciata, il cemento invasivo, i consumi esasperati, con attenzione a questi fenomeni dal punto di vista dei piccoli e degli umili.

  6. A qualcuno piace breve: Calvino a scuola di Annalisa Ponti analizza quali siano le opere calviniane più presenti nelle antologie scolastiche, con riguardo alla scuola secondaria di secondo grado.

  7. Calvino e la Francia di Ginevra Van Deflor riferisce quanto lo scrittore, che soggiornò per diversi anni a Parigi, sia stato e sia ancora apprezzato in Francia, particolarmente per le sue opere fantastiche.

    Il Quaderno di Icwa, ideato e curato da Fulvia Degl'Innocenti (editing e correzione bozze di Monica Tappa, impaginazione e grafica di Manuela Salvi, illustrazione di copertina di Silvia Crocicchi) si può scaricare gratuitamente al linkQuadernoCalvino (icwa.it)


giovedì 26 ottobre 2023

Pagine Giovani, rivista di letteratura giovanile, ricorda Italo Calvino

Pagine Giovani, nata nel 1977, è una rivista specializzata in letteratura giovanile. Pubblica articoli di approfondimento su scrittori classici e contemporanei, temi e argomenti di letteratura per bambini e ragazzi. In ogni numero è presente una ricca sezione dedicata a una selezione sia di libri dedicati all'infanzia e all'adolescenza che di testi di saggistica inerente la letteratura di settore, tutti di recente uscita. Vi trovano spazio, inoltre, rubriche a carattere psico-pedagogico e didattico-operativo, di interesse sia per gli insegnanti che per i bibliotecari, ma utili anche per i genitori.

Il n. 183 (Gennaio-Giugno 2023) celebra il centenario della nascita di Italo Calvino con un inserto dedicato in cui trovano spazio quattro saggi di sicuro interesse:

1. Metamorfosi di Italo Calvino: la scrittura tra uomini e paesaggi di Elisabetta Mamberti esamina lo spazio, tra cielo e terra, tra invenzione e immaginazione nel quale Calvino concretizza e dipana le sue storie. Questa attenzione agli spazi offre allo scrittore, tra l'altro, la possibilità "di raccontare la storia di chi a questo mondo è nascosto nei margini".

2. Italo Calvino: metafore di “diversità” nelle fiabe popolari italiane di Silvia Pacelli pone in relazione la raccolta delle fiabe operata da Calvino con altre importanti raccolte italiane popolari e d'autore come quelle di Giuseppe Pitrè, Luigi Capuana, Emma Perodi.

3. Marcovaldo alle elementari? Ecco i motivi per cui non si legge più… ed ecco perché da bambina lo adoravo di Eva Serena Pavan, in cui l'autrice si chiede se proporre le storie di Marcovaldo a scuola ai nostri giorni "sia effettivamente troppo complesso, o piuttosto divergente dalle letture proposte oggi, che per spiegare la realtà rischiano un'eccessiva semplificazione".

4. Lezioni americane. Didattica a distanza (di tempo e luogo) di Italo Spada, che prende in esame i "valori letterari da conservare nel prossimo millennio" scelti da Calvino per le sue lezioni ad Harvard (Leggerezza, Rapidità, Esattezza, Visibilità, Molteplicità). Approfondire questi valori significa, non solo ricordare lo scrittore, ma soprattutto celebrare "l'eterna attualità della letteratura e la sua funzione nella formazione dell'individuo".

PAGINE GIOVANI è stampato a Roma da Editoriale Anicia.


domenica 22 ottobre 2023

La matta di piazza Giudia, di Gaetano Petraglia

La vita di Elena Di Porto, nata nel 1912 nel Ghetto di Roma da un'umile famiglia ebraica, viene ricordata e ricostruita in questo saggio attraverso documenti d'archivio e testimonianze. La ricerca prende il via dal ritrovamento casuale da parte dell'autore, impegnato in un censimento archivistico a Lagonegro, in Basilicata, di una serie di fascicoli intestati a "confinati politici e comuni e a internati di religione ebraica". Uno solo fra questi aveva sulla copertina un nome italiano: era quello riguardante Elena Di Porto. Coraggiosa, ribelle, anticonformista e soprattutto antifascista, Elena era nota nel Ghetto per le sue prese di posizione in difesa dei più deboli e angariati, senza paura. La sua battaglia, solitaria e coraggiosa, le costò ripetuti ricoveri nell'Ospedale psichiatrico di Santa Maria della Pietà e il confino in diversi Comuni lucani. Qui lasciò buon ricordo di sé, in particolare a Gallicchio, dove visse presso Carmela Cicchelli, che ne apprezzava spontaneità e sincerità, tanto da condividere con lei la cura dei suoi figli. Tornata a Roma, Elena il 16 ottobre 1943 uscì dalla sua casa di Trastevere per racimolare qualcosa da rivendere. Ma seppe subito che al Ghetto i nazisti stavano rastrellando tutti gli ebrei, di ogni età. Abbandonò così i piccoli traffici quotidiani per correre in via della Reginella ad avvisare la famiglia del pericolo. Ma, quando vi arrivò, non trovò più nessuno. Corse allora verso la piazza in cui sostavano i camion con i prigionieri; quando vide che tra questi ultimi vi erano la sua cognata e i nipotini, si consegnò spontaneamente ai nazisti nell'intento di aiutare la donna e i suoi piccini. Con gli altri prigionieri fu portata prima alla stazione Tiburtina e poi ad Auschwitz, dove si persero le sue tracce a da cui non tornò mai più. 

Conclude Petraglia: "Elena fu una figura centrale per la storia degli Ebrei di Roma e un personaggio raro: unica donna a Roma di cui si abbia notizia a essersi spesa in prima persona per la difesa della sua comunità durante il fascismo [...] questa eroina del popolo ricorda a tutti il valore collettivo della libertà".


Gaetano Petraglia, La matta di piazza Giudia, Giuntina 2022

giovedì 19 ottobre 2023

Parole di Caramello, di Gonzalo Moure e Maria Girón

Kori ha otto anni e vive a Smara, un campo per rifugiati del popolo Saharawi, nel deserto algerino. Kori è sordo e non sente le voci delle persone che vivono con lui né quella di Fatimetsu, la sua maestra dolce e affettuosa, né i versi degli animali, né il rombo dei rari mezzi motorizzati che passano attraverso il campo. Kori frequenta una scuola speciale, insieme ad altri bambini come lui, e gli piace molto disegnare. Disegna auto e animali, tra i quali i suoi preferiti sono i dromedari. Gli piacciono i loro movimenti lenti, ammira la serenità con cui sopportano di stare rinchiusi nei recinti, ammira la loro andatura placida e solenne. [...] 

Parole di caramello è un libro stupendo, da ogni punto di vista: testo e stile, illustrazioni, veste editoriale. È anche un libro che sa raccontare con magistrale sobrietà, saggezza e naturalezza una storia che nasce e si svolge in una situazione difficile, come quella dei Sahrawi, definiti “profughi dimenticati” per il protrarsi nei decenni della loro condizione apparentemente senza soluzione.


Gonzalo Moure e Maria Girón, Parole di Caramello, Kalandraka 2022, traduzione di Francesco Ferrucci

La recensione completa si legge su Parole di Caramello | Mangialibri dal 2005 mai una dieta

domenica 15 ottobre 2023

I fantasmi delle biblioteche, di Jacques Bonnet

 All'inizio degli anni Novanta, Jacques Bonnet una sera a cena incontra, per motivi di lavoro, Giuseppe Pontiggia e scopre di avere qualcosa di molto importante in comune con lui: una biblioteca di alcune decine di migliaia di volumi. Così i due parlano per tutto il tempo "della felicità e della maledizione" che è loro toccata in sorte, dal costo dei libri, allo spazio che occupano in casa, ai pericoli che che li minacciano - polvere, umidità, topi - ma anche del loro ordinamento, delle possibili classificazioni, delle stupite reazioni dei visitatori occasionali alla vista di un così grande numero di volumi.

Quell'incontro fu il seme da cui nacque questo libro, che parla dell'arte di convivere con molti (troppi?) libri, ma anche del piacere del consultarli, sfogliarli, leggerli o semplicemente contemplarli negli scaffali, sia che siano nuovi o di seconda mano, intonsi o fittamente annotati. Incontriamo qui anche numerosi aneddoti riguardanti i libri e la loro storia, volumi rari e preziosi, semplici libri utili come "materiali di lavoro" e libri di svago.

"I libri della mia biblioteca sono come vecchie case dove aleggia la presenza degli uomini e delle donne che vi hanno vissuto in passato, col loro carico di gioie e di dolori, di amori e di odii, di sorprese e delusioni, di speranza e di rassegnazione. A pensarci bene, ho sempre abitato vecchie case..." conclude Bonnet nell'ultimo capitolo. E a pensarci bene, aggiungo, questo suo saggio è un inno sincero e appassionato alle biblioteche (non solo a quelle private) e ai libri che le popolano.


Jacques Bonnet, I fantasmi delle biblioteche, Sellerio Editore 2009, traduzione di Roberta Ferrara

venerdì 13 ottobre 2023

La piccola locomotiva che pensava di potercela fare, di Watty Piper

Un piccolo treno corre sui binari. È felice perché sta portando giocattoli di ogni tipo, insieme a tante cose buone da mangiare, ai bambini che abitano dall'altra parte della montagna. Ma la strada è impervia e difficile, il treno è esausto e le sue ruote non girano più. Chiede aiuto allora a una locomotiva nuova e scintillante, poi a una Grande Locomotiva, e infine a una vecchia e stanca locomotiva, ma nessuna di loro può o vuole venire in soccorso del piccolo treno in panne e dei suoi passeggeri. Finalmente ecco arrivare la piccola locomotiva blu, che sbuffa allegramente, che parla con gentilezza. Sarà lei che, convinta di potercela fare, condurrà il convoglio, sano e salvo, al di là del monte e renderà felici i bambini che vi risiedono. 

La storia della piccola locomotiva viene da lontano e circola, in diverse versioni, da più di cento anni. La più nota e diffusa in forma di libro fu scritta e pubblicata nel 1930 negli Stati Uniti d'America da Watty Piper, pseudonimo di Arnold Munk, proprietario della casa editrice Platt & Munk. Da allora il racconto di Piper ha percorso molta strada, arrivando fino a noi con immutata freschezza.

L'albo, impreziosito dalle vivaci illustrazioni d'epoca dai colori brillanti di George & Doris Hauman, è inserito nella Collana Letture resilienti diretta da Patrizia Garista ed Elena Zizioli e si propone, oltre la piacevolezza della storia e delle immagini, di coltivare proprio la resilienza, processo che permette di non arrendersi, di cercare soluzioni alternative, magari anche grazie a positivi compagni di viaggio, com'è, appunto, la piccola locomotiva blu.

Watty Piper, La piccola locomotiva che pensava di potercela fareEditoriale Anicia 2022, traduzione di Patrizia Garista ed Elena Zizioli 

                     

mercoledì 11 ottobre 2023

Vado a Shanghai per comprarmi un cappello, di Bamboo Hirst

Bamboo Hirst, nata a Shanghai da madre cinese e padre italiano, racconta in questo articolato saggio i mille volti di una città mitica e multiforme, dalla metà dell'Ottocento fino alla rivoluzione del 1949: "Shanghai era il simbolo e il risultato di tutta un'epoca. La città più ibrida del mondo, era il grande emporio dei traffici internazionali, delle grosse banche e compagnie di navigazione; un centro di smistamento e di speculazione, di magazzinaggio e di vendita".

Bamboo, che visse a Shanghai fino al 1953, guida i lettori attraverso la storia e la geografia della "Parigi d'Oriente". A cominciare dalle Concessioni, zone controllate dagli stranieri, sotto la giurisdizione del loro console e sottratte alle leggi locali. Le principali Concessioni erano quella francese e quella internazionale, comprendente inglesi, americani e giapponesi. La zona francese ospitò anche cospicui gruppi di russi bianchi dopo la rivoluzione d'ottobre e divenne rifugio dei cospiratori: Mao Zedong, Zhou Enlai, Sun Yat-sen vi soggiornarono. Un polveroso viale congiungeva la concessione francese alla città cinese, la parte più antica di Shanghai, risalente addirittura all'anno 1010. Qui, a partire dal diciassettesimo secolo si installarrono i missionari cattolici, che costruirono chiese e si dedicarono all'assistenza pubblica, costruendo scuole e ambulatori. Accanto alle virtù più devote, la città ospitava tutte le sfumature del vizio, anzi dei vizi, dalle fumerie d'oppio alle case di prostituzione, eleganti e lussuose o modeste e povere che fossero, a seconda della clientela attesa.

Shanghai "la grande città europea, incastonata nella Cina millenaria come in corpo estraneo e inassimilabile", dopo l'occupazione giapponese e la Rivoluzione maoista poi, conobbe profondi cambiamenti, anche se, come scrisse Enrico Emanuelli ne La Cina è vicina "in nessun altro luogo della Cina è possibile vedere aspetti di vita orientale e occidentale così strettamente legati e notare come la nuova vita cinese si sovrapponga a quella di un tempo". Oggi, dopo un'intensa attività di costruzione di palazzi e infrastutture d'ogni genere, Shanghai è una metropoli con due profili: quello del duemila, al di là del fiume e quello dei vecchi quartieri ottocenteschi. Tra l'uno e l'altro vivono e si muovono venti milioni di abitanti.

Il titolo del libro è tratto da due battute di un dialogo tra Warner Oland e Marlene Dietrich in Shanghai Express:

"Cosa va a fare a Shanghai?"

"Vado a comprarmi un cappello".



Bamboo Hirst, Vado a Shanghai per comprarmi un cappello, Piemme 2008.

lunedì 9 ottobre 2023

Attraverso il libro, di Roberta Favia

Roberta Favia, studiosa di storia dell’editoria per ragazzi e di critica letteraria, responsabile del sito “Teste fiorite”, che da anni promuove la migliore produzione letteraria rivolta a bambini e bambine, ragazzi e ragazze, si occupa di promozione della lettura lavorando per il riconoscimento e la conoscenza della letteratura per ragazzi di qualità. In questa raccolta di saggi invita i lettori adulti a entrare in un mondo spesso non conosciuto nella sua complessità e importanza offrendo loro strumenti di conoscenza e valutazione elaborati negli anni grazie alla sua attività di ricerca critica: “Al principio e alla fine di questi studi c’è la volontà di curare e far crescere l’orecchio acerbo adulto in senso partigiano verso i piccoli e giovani lettori, perché a loro venga offerta la migliore letteratura”...

La recensione integrale su Mangialibri, al link: Attraverso il libro | Mangialibri dal 2005 mai una dieta


Attraverso il libro, di Roberta Favia, Il Leone Verde 2023

giovedì 5 ottobre 2023

Diario di un sogno possibile, di Gino Strada, Marcella Onzo, Simonetta Gola

Diario di un sogno possibile è l’edizione per ragazzi di Una persona alla volta, uscito, sempre per Feltrinelli, nel 2022. Scrive la curatrice e seconda moglie di Gino Strada, Simonetta Gola: “Mi sembrava che riscrivere un libro che era già stato pubblicato postumo fosse un intervento troppo invasivo per le ultime parole di qualcuno che non c’è più, però mi piaceva che le idee di Gino continuassero a camminare su gambe giovani, che hanno ancora una strada lunga davanti a sé”. Il libro ripercorre la storia della vita e della professione di Gino Strada.

L’acquisto di questo libro sostiene Emergency: un motivo in più per leggerlo, non bastassero il suo contenuto e la passione con cui è stato scritto.


Diario di un sogno possibile, di Gino Strada, Marcella Onzo, Simonetta Gola, Feltrinelli Kids 2023 

La recensione per intero si legge su Mangialibri, qui: Diario di un sogno possibile | Mangialibri dal 2005 mai una dieta


venerdì 29 settembre 2023

Libri, letture, musica e arte a Venezia con Asolapo Italia

Venerdì 22 settembre a Venezia, nella sede di Micromega Arte e Cultura, si è tenuto un incontro denso di riflessioni e di contenuti di pace, giustizia, fratellanza. Innanzitutto i libri. Il primo, Venezia, atto finale. Veder morire una città di Petra Reski (Zolfo Editore, Milano 2022), disponibile anche in francese e tedesco, è il gesto d'amore nei confronti di una città unica al mondo ma minacciata da speculazioni immobiliari, invasa da un turismo spesso inconsapevole, strumentalizzata perfino dai sindaci, talvolta dimenticata dalle istituzioni internazionali. Ma Venezia resiste insieme a chi ce l'ha nel cuore e la vive con rispetto e rinnovato stupore.

Il secondo, Alla ricerca della pace perduta di Paolo Pagliai e Roberto Carlon (Sensibili alle foglie Editori 2023). La pace, affermano gli autori, è il tesoro più grande, il più prezioso di tutti. Il libro è costituito da un appassionato carteggio, uno scambio di lettere profonde e vissute "sull’unico problema di cui vale la pena parlare: come si costruisce la pace? Che cos’è veramente?"

Il terzo, il mio Stanze d'inverno e altre poesie, accolto dal pubblico con una partecipazione, una condivisione e un calore per quanto io possa ricordare mai verificatosi altrove. Grazie ai veneziani, grazie all'intelligenza e al cuore di Venezia!

Il quarto libro, il monumentale saggio di Gabriella Bianco Itinerarios filosoficos del siglo XX (Susil Edizioni 2023) la cui presentazione accademica avverrà a Mar del Plata il 7 ottobre 2023, muta ma ben desta presenza sul tavolo dei relatori, vegliava sullo svolgersi degli eventi.

Non solo libri, però in questo intenso pomeriggio, ma anche musica, arte e letture dal vivo: il programma completo, qui di seguito, ve ne darà conto.



Concludo con le parole di Gabriella Bianco, promotrice e deus ex machina della giornata: "Resistenza è la nostra parola d'ordine: resiste la meravigliosa città e chi ancora la vive, resiste la musica contemporanea, che si apre al linguaggio del mondo conservando la sua esclusività, resiste la cultura che vogliamo rappresentare, la cultura viva che dialoga con se stessa ed il mondo, consapevole della propria responsabilità verso i destini del mondo". E con la mia poesia inedita "Il bambino rincorre la pace", inserita tra le letture d'apertura dell'incontro:

Il bambino rincorre la pace

e muove le braccia come ali

di farfalla, forti controvento

e lievi sopra l'erba quando sfiorano

l'oro dei ranuncoli. La pace rotola

più in là, sempre più in là, come la palla

lanciata in volo verso mani amiche.

Ride il bambino che l'insegue e corre,

corre e corre, ancora.

La pace

sale verso l'alto e vola e benedice

quel gioco solenne ed innocente.

Benedice il bimbo che non sa

le cieche corse ed i malfermi

piedi dei piccoli fratelli in fuga

tra macerie infide, là,

dove esplode la guerra

e non c'è palla da lanciare

in cielo, né prato sulla terra.

Là, dove una falange di nubi,

dì armi e di fuoco oscura

i giorni e le notti senza luna.

Dai ciliegi inerme

scende un pianto di petali (s'è spento

il pigolio dei nidi e vagano

nell'aria piume come fiocchi

di spatriata neve).

(C) Eleonora Bellini


mercoledì 20 settembre 2023

Le mie suffragette, di Paola Bono

Manchester, 1895. Nellie ha dieci anni e da quando suo padre è andato a cercare fortuna in America portando con sé i due figli maschi vive con la mamma in un ospizio per i poveri. Quando la mamma muore a causa di una polmonite, Nellie, rimasta sola, viene assunta a servizio dalla famiglia Pankhurst. Sono brave persone, i Pankhurst: il padre Richard si batte da sempre a favore dei lavoratori e per i diritti delle donne; la madre Emmeline e le figlie Chrystabel e Sylvia sono attive nel movimento delle suffragette che si propone di estendere il diritto di voto alle donne. Nellie, consapevole della fortuna che le è toccata, con semplicità e linguaggio colloquiale racconta episodi di lotta delle suffragette e tratteggia il ritratto di quelle tra loro con cui entra in contatto, come Kitty Marion, attrice e cantante di varietà che, incarcerata, protesta facendo lo sciopero della fame e deve ripetutamente subire la violenza della nutrizione forzata. 

La recensione integrale è su Mangialibri e si può leggere qui Le mie suffragette | Mangialibri dal 2005 mai una dieta



lunedì 18 settembre 2023

Libri di scuola: Uomo come, di Alberto Solari, Angela Vaccher, Anna Bertulessi, Giovanna Gavazzi, Anna Gamba. Illustrato da Claudio Rabonini

Uomo come è un corso in tre volumi di "testi sussidiari riuniti" per la scuola elementare, pubblicato in prima edizione a Milano nel 1976 per Fratelli Fabbri Editori. L'opera si propone di aiutare i bambini a "conoscere nuove cose per avere nuove idee". Ogni volume inizia con l'Educazione Civica che per la classe terza è dedicata allo studio della famiglia, della sua storia, dei suoi bisogni, materiali, psicologici e affettivi. Segue poi "Un posto per la famiglia: la casa", capitolo dedicato anche alla "casa che non c'è", alle baracche, descritte da Moravia. E poi, oltre la famiglia, l'ambiente: il quartiere o il paese, le città e la campagna, non solo italiana. Il volume dedicato alla classe successiva si apre con il lavoro, "la realtà più importante del mondo dei grandi": luoghi di lavoro, lavori diversi, ambiente di lavoro e lavoro nell'ambiente, lavoro in collaborazione, lavoro e salute, turni e orari di lavoro, salari e stipendi, mezzi di produzione e forza lavoro, organizzazioni dei lavoratori, sindacati. Nel terzo volume per la quinta classe l'educazione civica "presenta una grande varietà di aspetti, nei quali si intrecciano migliaia di relazioni tra noi e gli altri, tra l'individuo e la società". Tra questi spiccano i più semplici e vicini all'esperienza dai ragazzini: il tempo libero, il gioco e lo sport, la vita del quartiere, i libri e la lettura, la televisione che in quegli anni sta diventando "Il nuovo focolare domestico", la pubblicità e "l'obbligo di consumare", il potere di pochi e l'informazione, la scuola e la Costituzione, per concludere con il testo della canzone "La libertà" di Giorgio Gaber.


Ho dedicato molto spazio all'Educazione Civica in questo sussidiario della metà degli anni Settanta, perché questa materia non è stata "scoperta" adesso, come taluni immaginano, e i suoi temi, ampi e complessi, possono essere presentati in modo approfondito e anche attraente, con linguaggio e illustrazione adatti all'età degli scolari. Questo è avvenuto in passato e avviene e può avvenire ancora.

Uomo come si distingueva per la capacità di descrivere e presentare i contenuti di ogni materia, sempre legandoli all'esperienza e alla realtà, anche quotidiana, contemporanea, senza semplificazioni e bamboleggiamenti, in modo da offrire "uno strumento per conoscere meglio la realtà di oggi, per cominciare a viverci da buoni cittadini, da cittadini 'lavoratori', come dice la nostra Costituzione". Questo in apertura delle pagine dedicate alla Storia. E così per ogni materia a testimoniare il fervore educativo, culturale e sociale di quegli anni; fervore che speriamo non del tutto perduto. 




domenica 10 settembre 2023

Incontri con l'autrice, laboratori e dialoghi a scuola

 Care e cari insegnanti. 

Buon inizio del nuovo anno scolastico! Trovate qui una proposta di letture e incontri a partire dai miei libri. EccoVi i titoli disponibili:

1

Ninna nanna per una pecorella

Una ninna nanna piena di stelle per una pecorella un po' distratta che, una notte perde il sentiero e si smarrisce nel bosco. Intorno il buio fa paura finché qualcosa si accende, rischiarando il cuore. Sono gli occhi belli e pieni sogni di un lupo bambino grazie al quale il tempo solitario della notte si fa caldo di compagnia. Una storia tenera e profonda nella nuova versione accessibile in simboli WLS. Età di lettura: da 3 anni. (Uovo nero 2019 e Topipittori 2009). Scuola infanzia.

2

L'elefante e la formica. Gandhi nelle lettere del nonno.

India (1952): in un ashram della città di Ahmedabab, l’anziano Raykhumar, come tutte le mattine, dopo aver filato il cotone con il suo arcolaio, siede sull’uscio di casa vicino al fiume e accoglie con piacere l’arrivo del nipotino. Pensa sia importante raccontargli la storia del suo speciale incontro con Gandhi, Mahatma padre dell’India, e il tempo trascorso con lui durante tanti anni di azioni pacifiche e non violente contro la dominazione britannica. Il nonno racconta al nipote in forma di lettera, affinché la memoria degli eventi rimanga nel tempo. Narra la resistenza passiva di Gandhi con il digiuno, la forza dell’amore, l’educazione della propria interiore verità, l’alimentazione vegetariana e il rispetto per la natura e le creature, il valore del lavoro manuale in particolare della tessitura con l'arcolaio. Inserisce nella narrazione anche leggende indiane tradizionali. Come il suo maestro, il Mahatma, Raykhumar desidera contribuire a formare le nuove generazioni sviluppandone consapevolezza e pensiero interiore, che si concreti nella vita e nella pratica quotidiana. Il libro ha ricevuto il Premio internazionale "Books for Peace 2017" per la narrativa sul dialogo interreligioso. Da 10 anni.

3

La casa in riva al mare

Un lupo che non è un vero lupo e due gatti abitano una piccola casa in riva al mare. La loro porta e i loro cuori si aprono per chi arriva da lontano. Questa storia in rima racconta una triste partenza, un lungo viaggio, una spontanea accoglienza, la gioia di ritrovati abbracci, la perseveranza nell'amore. Età di lettura: da 6 anni. (Fabbrica dei segni 2018)

4

Casa di luna

Tina e Renato costruiscono una casetta di cartone sopra la quale pende una bella luna gialla appesa a un filo. La loro è una casa per giocare, ma c'è qualcuno che ha davvero solo del cartone per ripararsi la notte, sotto la luna. Chi è? Età di lettura: da 5 anni. (Il Ciliegio 2019)

5

Adalgiso e il mistero del maniero

Adalgiso 357 abita con il gatto Nobilius nel grande castello già appartenuto ai suoi antenati. Oltre al gatto gli fanno compagnia solo le armature di questi ultimi e il postino Pino. Un giorno si accorge di alcune stranezze: ombre che corrono sugli spalti, un disegnino nascosto in un affresco e croste di formaggio abbandonate... Riusciranno Adalgiso 357 e Nobilius a scoprire chi si nasconde dietro a questo mistero? Sì. E nascerà una storia di amicizia oltre e fuori da ogni pregiudizio. Età di lettura: da 8 anni. Finalista al Premio di Letteratura per ragazzi "Giovanni Arpino" di Bra. (La Ruota 2018)

6

Non dire il tuo nome/ Don't say your name

Nello spazio breve di un albo bilingue (italiano e inglese) sono raccontate con semplicità e efficacia la storia e le conseguenze delle leggi razziali del 1938; “testimone narratore” è il piccolo Giuseppe che con la sorella Micol e i genitori è costretto a nascondersi e a celare il suo nome per sfuggire alla deportazione. Albo “impegnato” ma delicato anche nelle illustrazioni. Ottima prova di Eleonora Bellini che per anni ha diretto la biblioteca “Achille Marazza” di Borgomanero e il sistema bibliotecario novarese e ora si dedica proficuamente alla scrittura (Pino Boero). Dai 6 anni. Finalista al Premio Scaramuzza per albi illustrati. (Il Ciliegio 2021)

7

Adalgiso e il mistero dell'Ape Car

Adalgiso 357, vecchio e nobile signore del maniero di Castellion nella terra di Nebulandia, ha il vestito rosso come Babbo Natale, ma rimane accanto ogni giorno ai piccoli Omer e Katiza e ogni domenica dà una festa. Adalgiso 357 e il suo geniale gatto Nobilius, qualche tempo dopo aver svelato il "mistero del maniero", si trovano alle prese con un vecchio caso sul quale indagare, questa volta insieme al giovane e simpatico commissario Bertrando Occhiacuto. Chi sarà stato il colpevole dell’incendio al campo rom dove prima vivevano i nuovi e simpatici ospiti del castello di Nebulandia? Tra pranzi e feste, tra musiche tzigane e antichi libroni, la storia si conclude con un messaggio di speranza: nessuno è cattivo per sempre. Secondo episodio dei gialli ambientati nel castello di Nebulandia, con illustrazioni di Giuseppe Guida. Da 8 anni (La Ruota 2021).

8

Piano piano, lento lento

Una musicale passeggiata in rima da fare giocosamente con i bambini, con lentezza e senza distrazioni, con sveltezza e senza affanno. Trama: un bimbo segue il volo di un soffione nel cielo, mentre una bambina segue attenta il percorso terrestre di una formica; un altro bimbo si impegna per raccogliere lo spicchio di luna riflesso in una pozzanghera. Andare "piano piano, lento lento" permette a loro e anche a noi di uscire dalla logica del fare per entrare nella dimensione del sentire e dell'assaporare, a fondo, ogni momento. Punti di forza: il ritmo dei versi e le rime; i ritornelli che si ripetono stimolano la lettura ad alta voce, la drammatizzazione e perfino il canto; empatia e collaborazione. Messaggio: è più bella la nostra giornata se sappiamo vedere (e ci fermiamo a guardare) ciò che ci circonda. Questo saper vedere, questa attenzione accrescono non solo la consapevolezza di quanto ci sta attorno, ma anche quella del nostro corpo, delle nostre emozioni e dei nostri pensieri. Da 5 anni (Voglino Editrice-Didattica Attiva 2022).

9

Il ritorno di Sara/ Sara'return Illustrazioni Viola Virdis

Edizioni Il Ciliegio 2023. Albo bilingue italiano-inglese, è dedicato al tema della memoria e della deportazione. Dal sito dell'editore:

Nell’inverno dell’anno 2000, su un treno che scendeva da Cracovia verso Milano una vecchia signora ammirava il paesaggio innevato. Si chiamava Sara e tornava in Italia dopo tanti tanti anni…” Il ritorno di Sara, chiaro, delicato ed empatico nel testo e nelle immagini, è l’atteso seguito di ,Non dire il tuo nome dedicato ai temi delle leggi razziali e della deportazione. Conclusa la storia di Sara, un breve ma significativo approfondimento riguarda i fatti storici che fanno da sfondo alle vicende narrate e risponde ad alcune domande sui personaggi del libro. Per le classi e gli insegnanti che, dopo aver acquistato l'albo, ne faranno richiesta è disponibile una scheda di approfondimento e di proposte operative da attuare con bambini e ragazzi. Menzione speciale al Premio Scaramuzza 2023. Da 7 anni.

10

Rachel Carson

Illustrazioni di Giuseppe Guida

Il Ciliegio Edizioni 2023

Rachel Carson è stata una grande scienziata e una grande scrittrice, ma è stata anche una bambina. Una bambina che, passeggiando con la mamma nei boschi e nelle campagne di Springdale in Pennsylvania, ha imparato ad amare le piante e gli animali, conosciuti anche grazie ai libri di mamma e al suo giornalino preferito. Incantata dalle meraviglie della natura e della parola, Rachel comincia a scrivere, fin da piccola, fiabe e racconti che vengono pubblicati e premiati. Decide allora di fare la scrittrice, ma poi all'università conosce una professoressa molto in gamba, cambia indirizzo di studi e si laurea in scienze naturali. Da quel momento i suoi libri non raccontano più fiabe, ma il mare, la sua forza, i suoi abissi, le creature che nuotano nelle acque, sorvolano le onde, rotolano nelle sabbie, popolano le coste. Il libro più importante di Rachel, un'opera che è stata capace di cambiare il mondo e di preservare vita e salute di tante creature, si intitola Primavera silenziosa e svela i pericoli dell'uso dei pesticidi come il DDT. Ma soprattutto rivela come tutto sia connesso sul nostro pianeta, terra, acqua, aria, erbe, piante, animali ed esseri umani: "L'uomo fa parte della natura e se fa guerra alla natura fa guerra a se stesso" affermava spesso Rachel. In questo libro si narrano la sua vita e le sue opere, ma anche tanto la sua infanzia, perché l'infanzia è seme e cuore dell'intera vita. Da 9 anni.