"Lecturas para todos" è il sito di Diego Fernando Marin, psicologo di Cali, Valle del Cauca, Colombia. Per caso si è imbattutto in una pecorella che ha perso il gregge e ne ha parlato qui:
http://lecturasparatodos.blogspot.it/2012/03/cancion-de-cuna-para-una-ovejita.html
Piccolo il mondo, vero?
domenica 25 novembre 2012
lunedì 5 novembre 2012
Giacomino e le ghiande, di Tim Bowley e Inés Vilpi
Questo è un albo per bambini proprio di stagione. Da qualche settimana, infatti, le ghiande stanno cadendo a terra dalle querce e non sarà difficile accompagnare in un parco o in un viale i piccoli lettori e lettrici che vorranno imitare Giacomino. Il libro comincia con Giacomino che pianta una ghianda, ma uno scoiattolo se la prende e la nasconde. Giacomino non si scoraggia, pianta una nuova ghianda, che germoglia; però anche questa volta si verifica un inconveniente. E diversi altri ne seguiranno. Tuttavia Giacomino continua a piantare le sue ghiande, con grande fiducia, fino a quando una attecchisce e, con il tempo, diviene una grande quercia dall'ampia, fresca, ombra. E la storia continua...
La vicenda di Giacomino ricorda, trasportata in ambito infantile (è infatti adatta a bimbi da 4 a 6-7 anni), quella di Elzéard Bouffier, il protagonista de L'uomo che piantava gli alberi di Jean Giono; trasmette ammirazione per la tenacia del protagonista e per il suo amore per le piante. Invita i bimbi a divenire piccoli giardinieri.
L'illustrazione è calda, luminosa, dal tratto semplice ed essenziale; ricca di colori, evoca in qualche modo il disegno infantile.
Tim Bowley e Inés Vilpi, Giacomino e le ghiande, Kalandraka Editrice 2012
domenica 4 novembre 2012
Obbedienza e libertà, di Vito Mancuso
“Il mio obiettivo
consiste nel promuovere pubblicamente la libera ricerca spirituale,
all'insegna di una teologia che non risponda al principio di autorità
ma a quello ben diverso di autenticità. A tale riguardo la prima
indispensabile condizione è la libertà, anzitutto della mente. Ma
esiste una seconda condizione, altrettanto essenziale, che è l'amore
per la verità...” in questa frase
troviamo, sintetizzato all'estremo, il senso di questo libro e, più
in generale, di tutta la ricerca teologica di Vito Mancuso.
Parlare
di verità ripercorrendo la storia della Chiesa cattolica significa
incontrare sulla propria strada momenti e fatti nei quali l'esercizio
del potere temporale snaturò completamente il messaggio di
liberazione di Gesù. Significa incontrare Jan Hus e Giordano Bruno,
entrambi arsi vivi e Francesco Pucci, decapitato nelle carceri
papali, e Galileo umiliato e penitente e tanti altri uomini e donne
mandati a morte in modo crudele ed ingiusto dalla romana
Inquisizione. Ogni libertà di pensiero e di coscienza veniva negata,
con violenza. E questa violenza, che pretendeva quell'obbedienza
cieca ed acritica che fa leva sulla paura, fu decisiva nella
costruzione della istituzione ecclesiastica e della stessa dottrina.
In
appendice al saggio possiamo leggere un Elenco provvisorio
degli italiani uccisi in quanto “eretici”.
Chi fa prevalere il principio di
autorità, cioè l'obbedienza, giustificherà e riterrà perfino
“naturale” questa storia di ingiustizie e di condanne. Chi
ricerca la verità, nella libertà e nell'autenticità, sa che la
condanna esplicita ed incondizionata di questi crimini potrebbe
restituire alla stessa Chiesa l'autentica e piena dimensione
spirituale che è la sua vocazione originaria.
Gli
otto capitoli del libro sono così intitolati: L'Inquisizione e la
dottrina; Sul motto episcopale di Martini: pro veritate
adversa diligere; La teologia
politica del Grande Inquisitore; L'anima spirituale, ovvero la
libertà; Il primato della coscienza; Laicità; Dialogo tra le
religioni, Teologia e libertà della mente.
Ferdinando
Camon concluse la sua recensione al libro, apparsa su LA STAMPA, del 9 aprile
2012, con questa considerazione: “[Mancuso] afferma lo
scontro fra obbedienza e coscienza, fra dottrina e bene: se scopo
della vita è fare il bene, è anche lasciar perdere la dottrina. I
suoi libri sono gioiosi e trionfali per i non cattolici, atroci e
dolorosi per i cattolici. E questo più degli altri.”
Vito
Mancuso, Obbedienza e libertà. Critica e rinnovamento
della coscienza cristiana, Fazi
2012.
Iscriviti a:
Post (Atom)