venerdì 25 settembre 2020

Libri di scuola 2: Il punto di partenza, di Ibello Borsetto, Ines Casanova e Marisa Trevisan

 

Anche di questo libro di lettura posseggo una sola copia delle due destinate al primo ciclo della scuola elementare, come si diceva prima che entrasse in voga la definizione di "scuola primaria" e ancora molti sono abituati a dire, quella destinata alla classe seconda

Nato nel settembre 1974, il volumetto compie quarantasei anni, eppure è vispo e frizzante come le scolare e gli scolari a cui si rivolse un tempo. Propone letture legate a esperienze di vita comuni a tutti o quasi i bambini, esperienze che gli autori ritengono giustamente utili ad avviare conversazioni e discussioni in classe su argomenti non solo bambineschi, come il lavoro dei genitori o la caccia, ad esempio. Integra questa sezione un'altra rubrica assai vivace costituita dalle lettere inviate dagli scolari ai loro corrispondenti di altre classi e altri paesi. La corrispondenza scolastica fu fin dalle origini un momento importante nel percorso realizzato insieme ai loro alunni dagli insegnanti del Movimento di Cooperazione Educativa, così come la redazione dei giornalini scolastici. Si parla qui, infatti, in alcune letture, anche di giornalino scolastico ciclostilato, sulle orme di Célestin Freinet e, per citare solo due maestri italiani in rappresentanza del folto gruppo di maestre e maestri di quegli anni, sulle orme di Bruno Ciari e Mario Lodi.

Lodi è presente nel testo anche con una breve storia realistica e gode in queste pagine dell'ottima compagnia di Argilli, Rodari, Cardarelli, Brecht, Machado, Bertolucci, Singer. Ma due sono le sorprese belle che il testo offriva ai suoi piccoli lettori tra i sette e gli otto anni e che oggi ha offerto a me: due brevi racconti, uno di Umberto Eco, l'altro di Ada Gobetti. Li trovate nelle immagini qui di seguito, a conferma del fatto che ai bambini è vietato somministrare pacottiglia o avanzi di cucina. E' vietato dovunque e soprattutto sui banchi di scuola. 



Ibello Borsetto, Ines Casanova, Marisa Trevisan, Il punto di partenza, Nicola Milano Editore 1974. Illustrazioni di V. Margotsy, G. Valeriani, C. Toffolo e di bambini di scuola elementare

mercoledì 23 settembre 2020

Prenditi cura di lei, di Kyung-Sook Shin

Park So-nyo, 69 anni, minuta, capelli argentati con permanente, scompare, senza denaro e senza documenti, nella sterminata marea umana della metropolitana di Seul. Stava cercando di salire sul treno insieme al marito, ma, nel pigia pigia della folla, lui ce la fa, lei no. Resta a terra. L'uomo ritorna indietro a cercarla, ma della moglie non vi è più traccia. Il romanzo segue passo passo le ricerche di lei, messe in atto dalla figlia e dai figli attraverso la distribuzione di volantini e il girovagare di quartiere in quartiere. Questo percorrere strade sconosciute o ignote si unisce al percorso della memoria di ciascuno dei protagonisti, figli, figlia, marito che si rivedono, sempre più distratti che attenti, accanto alla madre e moglie, contadina instancabile che trascorre i suoi giorni tra i campi, la casa, il culto degli antenati e per la quale uno solo è il chiaro obiettivo del suo faticare: i suoi figli avranno tutti un'istruzione  e non dovranno più piegare la schiena sulla dura terra e trascinarsi tra fango e polvere dei campi. Durante la ricerca emerge in ciascuno dei familiari un forte senso di colpa, dapprima indefinito, poi prepotente e chiaro. Emerge il rimpianto per le parole non dette, i gesti di insofferenza, gli abbracci mancati, le telefonate ignorate mentre Park So-nyo, sempre creduta indistruttibile, ora si è trasformata in una fragile foglia svanita nel nulla. "Oh, non so dove fermare questi ricordi, i ricordi che spuntano dappertutto come germogli in primavera. Sta ritornando tutto quello che avevo scordato. Dalle ciotole di riso sullo scaffale della cucina ai vasi di terracotta  grandi e piccoli sulla mensola delle conserve, dalle strette scale di legno della soffitta ai viticci della zucca che si spandevano e si arrampicavano folti sul muro di fango" dice, soprattutto a se stessa, la figlia divenuta affermata scrittrice.  

Romanzo vincitore del Man Asian Prize nel 2011, Prenditi cura di lei esordisce da uno spiacevole fatto di cronaca per trasformarsi man mano, allargando la visuale e ampliando narrazione e riflessione, in una coinvolgende fenomenologia della vita familiare e dei rapporti tra madre e figli. "Solo dopo che mamma è scomparsa ti sei resa conto che le sue storie si erano accumulate dentro di te in strati senza fine. La vita quotidiana di mamma si ripeteva in un ciclo ininterrotto. Le parole che diceva ogni giorno - a cui non badavi molto, e che a volte liquidavi, considerandole inutitli - si erano risvegliate nel tuo cuore, suscitando onde di marea".

  Kyung-Sook Shin, Prenditi cura di lei, Beat 2014

venerdì 18 settembre 2020

Libri di scuola: Il quaderno di Mario, di Ulisse Adorni e Giorgio Michelotti

Riordinando le librerie mi sono imbattuta in alcuni libri di scuola, sia di lettura che sussidiari, destinati alle bambine e ai bambini delle elementari di un tempo. Si tratta di testi utilizzati da mia madre, maestra, e conservati fino a oggi. Ogni tanto ne sceglierò qualcuno di cui parlare qui. Cominciamo con Il quaderno di Mario, del quale purtroppo possiedo solo il volume dedicato alla classe terza. Lo sfoglio e gioia e stupore si uniscono alla curiosità che mi aveva spinto ad aprirlo prima degli altri, complice anche la copertina. Ogni brano, in prosa o poesia che sia, si apre con un breve testo di Mario, il bambino che è sia il protagonista che l'elemento unificante del percorso di lettura. Mario racconta ad ogni apertura di pagina, con parole semplici e timbro di verità, un piccolo fatto della sua vita quotidiana: la volta in cui il bidello, severissimo, gli donò una mela; quella in cui la nonna di Milano, stanca dei suoi continui cambiamenti di idea in un negozio di giocattoli, lo condusse fuori senza comprargli nulla; poi Marco, il compagno più prepotente di tutti; babbo e mamma che litigano ma poi fanno la pace. A ciascuno di questi brevi sprazzi di vita fa seguito un brano d'autore. E che autori! Gianni Rodari e la sua Enciclopedia della Favola, Giovanni Arpino, Nico Orengo, Guido Piovene, Antonio Gramsci, Lucia Tumiati, Donatella Ziliotto, Carlo Cassola, Jella Lepman e tanti altri. Letture scelte per essere piacevoli da leggere o da ascoltare, spesso ironiche o divertenti, sia realistiche che fantastiche. La poesia è quella "alta", di Montale, Sinisgalli, Garcia Lorca. Nessun timore che le letture siano troppo difficili per le piccole lettrici e i piccoli lettori di otto anni, rigore nella scelta sia per valore letterario che per adeguatezza dei contenuti, anche quando una superficiale vulgata, forte oggi ma certo già velatamente presente in quegli anni (il libro è del 1974, stampato per i tipi di Marietti Editore) suggeriva che ai bambini fossero date cose più semplificate che semplici, più ridicole che umoristiche, più leggere che profonde. L'ultima sezione del libro è dedicata agli "avvenimenti", cioè alla storia e alle persone che nella storia vivono come protagonisti: Giovanni XXIII (all'epoca percepito come grande innovatore), Aldrin e Armstrong che misero piede sulla luna, i fratelli Cervi, Martin Luther King, Venezia che muore. 

Non si può tacere della bibliografia in calce al testo, che gli autori introducono così: "Per  mettere insieme i suoi quaderni, Mario ha letto molti libri. Qui ci sono i titoli con l'indicazione dei racconti tratti da essi. Ti servono, se vuoi, per cominciare la tua biblioteca". Si tratta di una ventina di titoli di storie per bambini e ragazzi disponibili in libreria in quegli anni e scritte da Mario Lodi, Carlo Brizzolara, Giovanna Righini Ricci, Marcello Argilli, Donald Bisset, oltre agli scrittori già citati. Gli autori, maestri veri, in un'Italia nella quale nascevano le prime biblioteche per ragazzi, suggerivano in questo modo ai loro scolari che i libri non sono destinati soltanto ai banchi di scuola, ma come il pensiero, l'impegno, la buona volontà, ci accompagnano per tutta la vita. E, come ogni cosa bella, non si smette mai di scoprirli e di riscoprirli. 


Ulisse Adorni e Giorgio Michelotti, Il Quaderno di Mario. Letture per il secondo ciclo della scuola elementare, Marietti 1974. Fotografie di Marco Fallini, pitture da "I naifs italiani", strisce Schiff il Verme di Marco Riccomini (V elementare)

Per conoscere meglio Ulisse Adorni  potete andare al sito a lui dedicato https://ulisseadorni.it/

 

mercoledì 16 settembre 2020

Berta Isla, di Javier Marias

Berta Isla e Tomàs Nevinson, si conoscono e si innamorano sui banchi di scuola, a Madrid. Si sposano nel 1974, dopo avere concluso gli studi universitari, Berta in patria, Tomàs, di padre inglese, a Oxford. Il giovane uomo ha la dote straordinaria, non solo di essere perfettamente bilingue, ma anche di saper facilissimamente apprendere e praticare terze e quarte lingue, dote a cui unisce quella di imitare parlate, cadenze e accenti altrui. Risulta simpatico, popolare, ogni strada si apre davanti a lui, ogni carriera gli sorride. Abbandona dunque la carriera universitaria, Tomàs, e opta per quella diplomatica. Apparentemente, almeno. Il lavoro lo porta lontano da casa per lungo tempo. Berta, un poco per rispetto, un poco per aver privilegiato nei suoi rapporti col marito la dimensione amorosa e quella domestica, con il passare del tempo vede ampliarsi l'aura di mistero che avvolge Tomàs, vede prolungarsi i tempi dei suoi viaggi di lavoro che, dalla durata media di uno o due mesi, passano infine a quella di anni. Fin dall'inizio del romanzo siamo avvertiti del mistero e della tensione che esso cela. Scrive Marias che Berta “per molto tempo non avrebbe saputo dire se suo marito era suo marito”. “Certo che ero un altro, ma ero sempre io”, le risponde verso il finale delle 478 avvincenti pagine Tomàs, coinvolto suo malgrado in una storia più grande di lui e più forte di ogni sua libera scelta. L'uomo, infatti, nota Marias nelle ultime righe del romanzo ''appartiene a quel tipo di persone che non sono protagoniste neppure della propria storia, una storia che altri hanno sconvolto fin dal principio''.

Le vicende dei due protagonisti si svolgono sul vasto palcoscenico del mondo, sul quale vediamo scorrere emancipazione giovanile, guerre calde e fredde, utopie di popoli e meschini calcoli di governi. Lettura avvincente, aperta alla conoscenza e alla meditazione.