Quella narrata ne L’uomo d’acqua e la sua fontana è una storia molto singolare, capace di stimolare fantasia e curiosità, capace perfino di suscitare domande. Infatti, contro questo uomo d’acqua nato per caso, o, meglio, nato da una distrazione, molti si accaniscono brandendo scope, ombrelli, bastoni. Ma lui non si scompone mai davanti all’aggressività e all’incomprensione di chi lo avvicina solo per rimproverarlo, va sicuro e tranquillo, libero e leggero, gentile e generoso. Innaffia i fiori, disseta cani e bambini. Rimane sempre azzurro con sfumature di blu, limpido, come si addice all’acqua pura che lucida e pulisce un mondo spesso grigio e un po’ spento. Eppure, scrive l’autore, “non è facile la vita di un uomo così diverso da essere scambiato per un mascalzone”. Le illustrazioni rendono perfettamente l’assunto del testo: essere diversi, essere originali non è né una colpa, né indice di cattiveria.
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Ivo Rosati e Gabriel Pacheco, L'uomo d'acqua e la sua fontana, Zoo Libri 2022 |
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