L'air est les yeux ( à Jean-Pierre Sintive)
On
pose quatre mots
un
piège
le
monde tourne le dos
silence
silence
et rumeur
la
nuit en plein jour
les
yeux partis loin
la
tête à l'envers
et
plus bas que tout
le
ciel sous les pieds
tout
à coup trop
de
voix dans la main
la main aérée
et
moi l'embrumé
me
voilà hors je
alors
couché là
le
blanc de soi-même
et
là-haut debout
et
soi de soi
l'aube
puis
tout projeté
pour
combler l'espace
tout
vers l'un tout vers l'autre
et
l'empreinte d'air
tombant
sur la page
L'aria è gli occhi (a Jean Pierre Sintive)
Posiamo quattro parole
una trappola
il mondo ci dà le spalle
silenzio
silenzio e rumore
la notte in pieno giorno
gli occhi andati lontano
la testa al contrario
e più in basso di ogni cosa
il cielo sotto i piedi
all'improvviso troppa
voce in mano
la mano aerea
e io frastornato
eccomi escluso io
allora disteso là
il bianco di sé
e là in alto in piedi
e il sé del sé
l'albapoi tutto progettato
poi riempire lo spazio
tutto verso uno tutto verso l'altro
e l'impronta d'aria
che cade sulla pagina
(traduzione di Eleonora Bellini)
Bernard Noël (19 novembre 1930 - 13 aprile 2021) è stato poeta, saggista, romanziere, drammaturgo, traduttore e critico d'arte. Tutta la sua opera si volge all'indagine di ciò che lega pensiero e creazione artistica e letteraria, parola e ricerca di senso. Noël elabora il concetto di "sensure", cioè di privazione di senso, parola omologa di "censure", cioè privazione della parola. In L’Outrage aux mots (L'oltraggio alle parole, 1992) egli nota che "le pouvoir bourgeois fonde son libéralisme sur l’absence de censure, mais il a constamment recours à l’abus de langage [...] L’abus de langage est lui à l’origine de la sensure, puisqu’il violente [la langue] en la dénaturant". Questa operazione di eccesso, di accumulazione esorbitante di parole, che toglie loro profondità e significato, è la "sensure": là dove la censura toglieva e cancellava ora la sensura esibisce e sovraespone. Il risultato sulle coscienze è il medesimo.
Di Noël è recentemente uscito in Italia Il poema dei morti nella traduzione di Fabio Scotto, con testo a fronte (Book Editore 2020). Scrive Scotto nella prefazione: "proporre oggi al pubblico italiano una raccolta come Il poema dei morti [...] significa ricondursi alle ragioni profonde e originarie della poesia di questo autore, oggi ritenuto uno dei maggiori del nostro tempo, non solo per l'ampiezza e la qualità della sua opera, ma anche per la fedeltà mai venuta meno a un coerente percorso di ricerca..." Confidiamo che presto altri libri di Noël possano essere messi a disposizione dei lettori italiani.
Nessun commento:
Posta un commento