Il saggio racconta la vita di Massimo Tosti, il Capitano dei Carabinieri "che salvò 4000 ebrei", avvalendosi di un cospicuo carteggio emerso dopo la sua morte. Tosti si spense nel 1976 senza avere mai narrato ai familiari le vicende che avevano condotto lui e altri commilitoni ad adoperarsi per salvare numerosi ebrei quando erano di stanza, come truppe d'occupazione, al Sud della Francia. E questo a dispetto delle leggi razziali e dei diktat nazisti. Il nucleo principale e più avvincente della vicenda si dipana tra il novembre 1942 e il settembre 1943, quando la Francia passò interamente sotto il comando tedesco, mentre la Provenza e la Costa Azzurra furono occupate dalla IV Armata. Gli ebrei furono concentrati in alcune località a ridosso delle Alpi e furono sempre difesi dagli italiani fino all’8 settembre 1943: in questo l'operato del Capitano Tosti fu determinante. Nella vasta zona che si estende dal Rodano alle Alpi si creò la possibilità per gli ebrei di trovare un rifugio sicuro grazie a una rete di salvataggio guidata dal banchiere italo-francese Angelo Donati, dal cappuccino Pierre-Marie Benoît e dai Carabinieri italiani. Tra questi si distinse particolarmente il nostro Massimo Tosti che si adoperò a facilitare il passaggio dei rifugiati, anche a rischio delle propria vita. Proseguì poi clandestinamente la propria attività anche dopo l'8 settembre nella zona di Imperia. L'autore della biografia, giornalista e saggista impegnato, tra l'altro, nel dialogo ebraico-cristiano, ha affermato in una recente intervista:
venerdì 12 marzo 2021
A testa alta, di Giuseppe Altamore
"A
75 anni dall’orrore di Auschwitz, i negazionisti in Italia crescono
come funghi: in circa 15 anni chi non crede alla Shoah è passato dal
2,7 al 15,6 per cento e un 16 per cento che addirittura afferma che
la persecuzione sistematica degli ebrei “non ha fatto così tanti
morti”. Sembrano percentuali asettiche, ma parliamo di milioni di
italiani. Numeri agghiaccianti, che emergono da una recente ricerca
dell’Eurispes sulla diffusione e le caratteristiche dell’antisemitismo. Tutto ciò non è che la punta
dell’iceberg di un fenomeno molto diffuso che infetta il mondo
intero e crea profondo sconcerto in chi credeva che dopo Auschwitz
l’antisemitismo non avrebbe più potuto avere un seguito.
Purtroppo, non è così".
E' dunque importante che fatti e comportamenti esemplari, come
quelli narrati nel libro, siano il più possibile portati alla
conoscenza di tutti e, naturalmente, meditati. Intervista integrale
al
link
Massimo
Tosti, carabiniere che salvò 400 ebrei in un libro di Altamore
(santalessandro.org)
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