Si tratta qui dei caratteri di stampa, quelli che, dagli incunaboli in su, consentirono la fortuna dei libri e ne ampliarono la diffusione. La Biblioteca Méjanes e la Fondazione Saint-John Perse di Aix-en-Provence espongono una quarantina di esemplari antichi (dal XVI al XIX secolo), tutti usciti dall'Imprimerie Nationale de France. Ma la mostra non si limita ai libri; vi si possono vedere rarissimi punzoni, matrici, lastre iconografiche in rame, marche tipografiche, caratteri cinesi ed arabi, geroglifici, tutti usciti dalle stamperie reali, come testimoniano i loro fascinosi nomi: Grecs du Roi, Romain du Roi ou Grandjean, Buis du Régent...
L'esposizione si è aperta il 17 settembre e sarà visitabile fino al 31 dicembre. L'hanno accompagnata diversi ateliers (l'ultimo di introduzione al libro d'artista) ed interessantissime conferenze: sulla stampa nel Rinascimento; sulla calligrafia dall'antichità fino alla pubblicità dei nostri giorni; sul disegno di carattere, dal piombo dei primi tipografi a quello della stampa contemporanea e dei programmi di scrittura sul computer. L'agile catalogo propone per ciascuno dei libri esposti una breve scheda, che contiene cenni di storia dell'opera e del suo autore insieme alle caratteristiche grafiche e tipografiche di quella particolare edizione, perché, come è noto e come ha ribadito Matthieu Cortat - conferenziere del Museo della Stampa di Lione -, chi ha avuto per secoli il potere sul libro (scelta di formato, edizione, illustrazione, caratteri, abbreviazioni, decorazioni) è stato il tipografo-editore, non certo l'autore.
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