martedì 20 ottobre 2020

Rodari in biblioteca 7: un anno (scolastico) nella casa della fantasia, parte seconda da marzo a giugno

 

Marzo è il mese in cui ogni anno si apre la nuova primavera ed è il mese in cui si celebra la giornata mondiale della poesia. Le classi che partecipano ai laboratori ascoltano la lettura delle poesie "Promemoria" e "Dopo la pioggia" di Gianni Rodari, che alcuni ragazzini già conoscono. Sono poi invitati a riflettere e a raccontare che cosa significhi il termine pace per ciascuno di loro, quali immagini susciti e infine a scrivere il proprio messaggio, in versi liberi o in acrostici. Come sempre, i testi che ci regalano, dei quali, per forza di cose, riportiamo a titolo di esempio una parte minima, sono molto coinvolgenti:

Penso al futuro
Alla pace che nel mondo regnerà
Come una colomba libera
Ecco la pace arriverà

scrive Simone. E Stefano aggiunge

Piace al mondo intero
Amare, sorridere e giocare
Col sole dell'armonia nulla è nero
E la gioia riempie ogni cuore

Nicole così esprime il suo pensiero:

Mamma, cos'è la guerra?
La guerra è un'oscurità 
che scoppia sulla terra
senza nessuna carità.
Mamma, cos'è la pace?
La pace è un bambino sorridente
che nel suo lettino giace
senza avere paura di niente.
Mamma, la guerra è brutta,
la pace è bella.
Diciamolo alla gente,
ma proprio a tutta!


La riflessione prosegue poi, nel mese che segue, sempre partendo dalle due poesie di Rodari, ma concentrando la riflessione sulle guerre trascorse e su quelle ancora accese qua e là nel mondo.  Simone si immedesima nei bambini di guerra e scrive:

La guerra è arrivata,
è una tragedia.
La notte è paurosa
e pericolosa. Le bombe
fanno un rumore assordante
e costante. 
Io mi nascondo,
ma non per molto.
La mia casa è distrutta 
e la guerra è brutta.

A maggio i laboratori si concentrano sulla narrazione in prosa, specialmente sulle storie di fantasia, che i bambini molto spesso, abbracciando senza saperlo la tradizione della fiaba classica, apparentano alle storie di paura. Scrivono di incubi e di streghe, di solai oscuri e minacciosi. Ogni tremore e ogni brivido sono sempre riscattati, com'è giusto, dal lieto fine. 
Giugno viene dedicato al tema "Dentro i libri", gli amici che non ci abbandonano mai e che, in biblioteca, offrono pagine aperte e colorate ai piccoli, curiosi, lettori. "Tante storie per giocare" di Rodari offre l'occasione di poter scegliere un finale tra i tre proposti  proposti dallo scrittore per ogni racconto, di conoscere successivamente quale sia il preferito di quest'ultimo e di elaborare nuovi, propri finali, liberamente. Perché "l'immaginazione del bambino, stimolata a inventare parole, applicherà i suoi strumenti a tutti i tratti dell'esperienza che sfideranno il suo intervento creativo. Le fiabe servono alla matematica come la matematica serve alle fiabe. Servono alla poesia, alla musica, all'utopia, all'impegno politico: insomma, all'uomo intero, e non solo al fantasticatore", scrive Gianni Rodari nella "Grammatica della Fantasia" e noi facciamo in modo di poter mettere in pratica questo principio.
Lasciamo infine qualche pagina bianca in fondo al quaderno (il quinto della Sezione Ragazzi) affinché ogni bambina e ogni bambino che ha partecipato ai laboratori con la sua classe a cui una copia del libretto viene donata abbia spazio per scrivere le sue parole e i suoi pensieri belli sempre.


(C) Eleonora Bellini

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