martedì 22 maggio 2018

Ciao, ciao, maestra!

E' tempo di saluti, anche per i più piccini. Alcuni lasciano il nido, altri la scuola dell'infanzia: il loro cammino continua in nuovi luoghi, per nuovi sentieri.
Alle bimbe e ai bimbi, alle maestre e ai (pochi) maestri, ai genitori, sono dedicate queste due filastrocche. 

Ultimo giorno di asilo nido

C'era una volta un bebé
che strillava ué ué,
ero io senza parole,
gatton gattoni e capriole.

Gatton gattoni, poi ho imparato
e sue due piedi mi sono alzato,
mi sono alzato a camminare,
non ero più da solo a giocare.

Il cucchiaino stretto in mano
ho mangiato piano piano,
piano piano ho preso a parlare,
ho imparato perfino a cantare.

Ho imparato così bene
che ora fermo nessuno mi tiene,
care tate, devo andare,
però mai vi potrò scordare.

©Eleonora Bellini


Ultimo giorno di scuola materna

Cara maestra ti prendo per mano,
fuori di classe ti accompagno,
fuori di classe come fiori nel prato
vedo le cose che mi hai insegnato:

fogli di carta da colorare,
storie di voci da ascoltare,
suoni di canti da cantare,
libri di pagine da sfogliare.

Cara maestra io devo andare,
mi aspetta la scuola elementare.
Mi piacerebbe portarti con me
(sono sicuro: piacerebbe anche a te),

io vado da solo perché sono cresciuto
ma qui ti lascio un augurio e un saluto:
che il prossimo anno i nuovi piccini
facciano sempre i bravi bambini.

©Eleonora Bellini



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