Alle bimbe e ai bimbi, alle maestre e ai (pochi) maestri, ai genitori, sono dedicate queste due filastrocche.
Ultimo giorno
di asilo nido
C'era una volta
un bebé
che strillava ué
ué,
ero io senza
parole,
gatton gattoni e
capriole.
Gatton gattoni,
poi ho imparato
e sue due piedi
mi sono alzato,
mi sono alzato a
camminare,
non ero più da
solo a giocare.
Il cucchiaino
stretto in mano
ho mangiato piano
piano,
piano piano ho
preso a parlare,
ho imparato
perfino a cantare.
Ho imparato così
bene
che ora fermo
nessuno mi tiene,
care tate, devo
andare,
però mai vi
potrò scordare.
©Eleonora
Bellini
Ultimo giorno di scuola materna
Cara maestra ti prendo per mano,
fuori di classe ti accompagno,
fuori di classe come fiori nel prato
vedo le cose che mi hai insegnato:
fogli di carta da colorare,
storie di voci da ascoltare,
suoni di canti da cantare,
libri di pagine da sfogliare.
Cara maestra io devo andare,
mi aspetta la scuola elementare.
Mi piacerebbe portarti con me
(sono sicuro: piacerebbe anche a te),
io vado da solo perché sono cresciuto
ma qui ti lascio un augurio e un
saluto:
che il prossimo anno i nuovi piccini
facciano sempre i bravi bambini.
©Eleonora Bellini
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