domenica 29 aprile 2018

I gatti di San Pellegrino


Ci sono strade a San Pellegrino
che si passeggiano gradino per gradino,
non ci passano né auto né motori
e i muri fioriscono di fiori.

Di antica nobiltà e gran riserbo
le abitano i gatti di Viterbo.

Al numero uno incontri, tutta sola,
la gatta grigia dagli occhi di viola.


Al numero tre siede serio e fiero
il gatto rosso dall’occhio nero.

Al numero cinque, sul gradino,
sonnecchia un gatto piccolino;
di pelo bianco e naso rosa
di soppiatto osserva ogni cosa.

Sotto la volta, molto elegante
nella pelliccia di nero brillante,
il gatto francese di coda bruna
attende di incontrare Biancaluna.

Sul lato opposto son titolari
di ogni soglia dei numeri pari
i gatti grigi e i gatti tigrati,
vigili, composti, beneducati.

Nella piazzetta, sotto la volta,
aiuola fiorita chiama a raccolta
gattine e gattini di tutti i colori
che annusano erbe, starnutano fiori.

Tra i gerani di via delle Caiole
le giovani gatte prendono il sole.
Son gatte bianche e gatte pezzate,
un poco deste e un poco assonnate.

Aspettano il latte dalla vecchina
che sosta assorta davanti alla porta,
che versa il latte dalla bottiglia
versa e racconta, versa e bisbiglia.

@Eleonora Bellini (da Gatti, progetto parzialmente inedito: filastrocche per albo illustrato e/o illustrabile)

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