lunedì 21 dicembre 2015

I racconti del maresciallo, di Mario Soldati

Gigi Arnaudo, maresciallo dei Carabinieri, è in servizio in paesi e borghi diversi, tra valle padana e prealpi piemontesi. E' persona integerrima e riflessiva, il lato del suo mestiere che più gli dà piacere sta "nell'investigazione, nella ricerca, nello sforzo di capire e scoprire". Nei quindici racconti di questo libro, che ispirarono l'omonima serie televisiva la cui prima puntata venne trasmessa nel gennaio 1968, possiamo leggere storie poliziesche ambientate nel variegato quotidiano di cittadine di provincia nelle quali il maresciallo dei carabinieri, per quanto  timido e riservato sia, come è il caso di Arnaudo, è comunque personaggio in vista. Deve dunque saper dosare abilmente vita privata e amicizie, lavoro d'investigazione e cura dell'ordine pubblico.
 
 
Arnaudo incontra piccoli malfattori, talvolta pittoreschi: ladruncoli, millantatori, infedeli, truffatori. Figure che rispecchiano, non senza ironia, il mondo della provincia italiana degli anni del boom, della quale questi brevi racconti polizieschi tracciano un ritratto quanto mai realistico, non trascurandone, quando vi si manifestino, né la povertà culturale, né la meschinità: "... esistono alcuni atti umani che mi hanno fatto sempre andare in bestia e che non esito a definire criminosi, anche se, codice alla mano, non siano, forse, nemmeno punibili: non siano, insomma, vere infrazioni alla legge. Il peggiore di tutti questi atti, secondo me, è quando alcuni individui, trovandosi insieme riuniti, si divertono e godono alle spalle di un loro simile che, in quel momento, dà spettacolo della propria sofferenza". (pag. 219).
 
Mario Soldati, I racconti del maresciallo, Mondadori 1967. (Ristampati nel 2004 da Sellerio Editore)


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