Nell’aprile del 1961 il presidente del Consiglio Amintore Fanfani effettuò una visita di tre giorni in Calabria, visitando i capoluoghi e i centri più significativi di ogni provincia. Si celebrava in quell'anno il centenario dell'Unità d'Italia e la visita aveva anche l'obiettivo di verificare a che punto fosse e quali risultati avesse dato la Riforma Agraria con particolare attenzione all'Opera di Valorizzazione Sila. Per offrire un'immagine concreta e tangibile dei risultati ottenuti, un buon numero di bovini (sempre gli stessi), poi rimasti nel ricordo dell'opinione pubblica come "vacche di Fanfani", fu spostato dall'una all'altra delle località inserite nel calendario di visita di Fanfani. Un itinerario che avrebbe voluto confermare il buon esito della riforma, rimase invece nella memoria della regione e della nazione come puerile e maldestro imbroglio.
Da questo inglorioso episodio di cronaca politica prende spunto l'omonimo, complesso se pur ilare, romanzo di Francesco S. Mangone che, insieme a quella delle mucche mostrate a Fanfani, ricorda e indaga un'altra vicenda delittuosa, oscura e mai completamente risolta: la morte della nobildonna Ines Olivara, madre di Otello Olivara, imprenditore legato all'Opera di Valorizzazione Sila e anche comproprietario di un lussuoso postribolo del luogo. Personaggio di dubbia moralità, fu proprio Otello l'artefice dell'infelice inganno delle "vacche di Fanfani", che, ben lungi dal confermare il buon andamento dell'agricoltura e dell'allevamento calabresi, apri una finestra sui ritardi, le inefficienze, le colpevoli inerzie di un Ente nato per lo sviluppo. Con linguaggio ora rutilante e ironico, ora inventivo e colloquiale, lo scrittore narra gli intrecci tra le due vicende, in un contesto vivo e vivace di persone, luoghi, visioni del mondo.
Con 1961. Le vacche di Fanfani, libro che segue Schnellboot s-57 (Aljon Editore, 2009) e Jonion (Robin Edizioni, 2011) Mangone conclude una trilogia dedicata ai problemi culturali, sociali, economici e politici del nostro Paese nel suo complesso, non solo della Calabria nella quale è ambientato e non solo del Sud. Scrive Marco Gatto nella prefazione: "Dietro la vocazione di raccontare dal Meridione le vicende nazionali si cela dunque il proposito ideologico dello scrittore calabrese: straniare il punto di vista consolidato e riuscire a creare un cortocircuito dialettico tra una narrazione locale, particolare, specifica e gli eventi generali della storia nazionale". Il romanzo, uscito nel 2012, non ha perso né la sua verve, né la sua attualità.
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| F. S. Mangone, 1961 Le vacche di Fanfani, Robin 2012. Prefazione di M. Gatto |

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