giovedì 15 febbraio 2024

Pier Paolo Pasolini und sein Friaul: Von der Quelle seiner Dictung, di Michael Aichmayr

Michael Aichmayr prosegue i suoi itinerari letterari italiani - e in particolare friulani - con questo Pier Paolo Pasolini und sein Friaul: Von der Quelle seiner Dichtung. Eine poetische Begegnung zwischen Pier Paolo Pasolini und Ippolito Nievo (Pier Paolo Pasolini e il suo Friuli: dalla fonte della sua poesia. Un incontro poetico tra Pier Paolo Pasolini e Ippolito Nievo).

C'è un luogo, infatti, al quale entrambi gli scrittori hanno dedicato pagine liriche ed idilliache: la fontana di Venchiaredo, oasi di acque limpide, sosta di frescura e refrigerio capace di curare corpo ed anima. Scrive Nievo: “Tra Cordovado e Venchiaredo, a un miglio dei due paesi, v’è una grande e limpida fontana che ha anche voce di contenere nella sua acqua molte qualità refrigeranti e salutari. […] Sentieruoli nascosti e serpeggianti, sussurrio di rigagnoli, chine dolci e muscose, nulla le manca tutto all’intorno. E’ proprio lo specchio d’una maga, quell’acqua tersa cilestrina che zampillando insensibilmente da un fondo di minuta ghiaiuolina s’è alzata a raddoppiar nel suo grembo l’immagine d’una scena così pittoresca e pastorale. Son luoghi che fanno pensare agli abitatori dell’Eden prima del peccato; ed anche ci fanno pensare senza ribrazzo al peccato ora che non siamo più abitatori dell'Eden”.

Pier Paolo Pasolini, scrittore profondamente sensibile - nota Aichmayr - "alla visione e alla scoperta della cultura dell'antico Friuli rurale e cristiano a cui era legato", quasi un secolo dopo, nell'agosto 1945, scrisse una poesia dedicata alla stessa fonte:

"Limpida fontana di Vinchiaredo,/ acque modeste, tenerissimi legni,/ oggi a vent'anni io vi vedo, vi ascolto,/ nel vecchio fermento indifferente./ Ai miei piedi, dal prato basso, l'acqua/ rampolla, e lenta vola; e, ininterrotta,/ ricompone il suo canto più lontano./ Per me quell'onda canta: ma precluso/ alla sua interna gioia e al fresco riso,/ mi tormento a guardarla, ed ecco, scopro/ celesti giovinette, antichi giuochi,/ e corse, e voci ... Ah certo non è questo/ che si cela, vicino, in spazii ignoti/ e ricanta impassibile in quell'acqua."

La bellezza e la suggestione di questo luogo, con la tipica vegetazione e le risorgive che lo rallegrano, con le tracce di storia e di leggenda che ancora lo animano, rimangono dunque sempre vive grazie ai due illustri scrittori, ora presenti fianco a fianco anche in un tabellone ricordo del “Parco Letterario Ippolito Nievo”.


Michael Aichmayr, Pier Paolo Pasolini und sein Friaul: Von der Quelle seiner Dictung, Aichmayr Verlag 2023, con documentazione fotografica dell'autore

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