giovedì 27 dicembre 2018

Il demone del moto, di Stefan Grabiński

Stefan Grabiński, nato il 26 febbraio del 1887 a Kamionka Strumiłowa (oggi Kamianka-Buzka) nella provincia di Leopoli facente parte ai tempi della Galizia Polacca e attualmente in Ucraina, è scrittore sinora poco conosciuto in Italia, nonostante sia stato definito dal critico Karol Irzykowski “il Poe Polacco”e sia stato una delle più interessanti figure del fantastico europeo del Novecento. Per conoscere almeno una parte della sua opera narrativa merita di essere letta questa raccolta di racconti fantaferroviari, uscita per Stampa Alternativa a cura di Mariagrazia Pelaia. Scrive la curatrice nell'approfondito saggio che commenta e chiude il libro: L'aspetto piu' originale dell'opera di Grabiński è l'aver rappresentato il mondo del fantastico e del mistero attraverso medium nuovi e inconsueti come la ferrovia e attraverso l'irruzione di stati psicopatologici e di alterazione della coscienza nel mondo della quotidianita' ispirati alle nuove ricerche sulla relativita' di Einstein.
Il primo racconto, La zona morta, è un piccolo capolavoro nel quale si racconta di un controllore in pensione, Wawera, che decide di dedicarsi al recupero, del tutto volontario, di un tratto ferroviario dismesso. Solitario, devoto al dovere, instancabile e sognatore tanto commuovere il lettore, Wawera fa rivivere un passato che resta indelebile nel suo cuore, ma soprattutto combatte a suo modo disordine e caos, in attesa che qualcosa si compia, che la vecchia ferrovia torni a vivere, se non nella realta', almeno per lui, nelle immagini della mente e nella visione. 
E che dire del treno Infernal Méditerrané il cui mitico itinerario si snoda da Barcellona al Corno d'oro e che una sera, dopo il suo passaggio da Ventimiglia, sparisce nel nulla?
Maestro della letteratura fantastica europea e tra i giganti di questo genere letterario, Grabiński merita di essere scoperto anche attraverso questi racconti di viaggiatori e di treni che introducono inquietudini e mistero nell'esperienza, ormai consueta e perfino banale, del viaggio su rotaie. Non siate disattenti, aguzzate le orecchie, sentite? Le rotaie chiacchierano...



Stefan Grabiński, Il demone del moto, traduzione e cura di Mariagrazia Pelaia, Stampa Alternativa 2015

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