mercoledì 18 luglio 2018

Lungo cammino verso la libertà, di Nelson Mandela

“L'istruzione è il grande motore dello sviluppo personale. È attraverso l'istruzione che la figlia di un contadino può diventare medico, che il figlio di un minatore può diventare dirigente della miniera, che ilfiglio di un bracciante può diventare presidente di una grande nazione.” 


Presidente del Sudafrica dopo le prime elezioni democratiche a suffragio universale del 1994, leader dell'African National Congress, premio Nobel per la pace per la sua attività politica in difesa dei diritti degli africani nel 1993, Mandela è il simbolo della lunga lotta dei neri sudafricani contro l'apartheid, per la libertà e per il riconoscimento dei diritti, umani e politici di ogni uomo, lo schiavo così come il suo persecutore, come ebbe a notare in una memorabile osservazione: “Sapevo che l'oppressore era schiavo quanto l' oppresso, perché chi priva gli altri della libertà è prigioniero dell' odio, è chiuso dietro le sbarre del pregiudizio e della ristrettezza mentale. L' oppressore e l' oppresso sono entrambi derubati della loro umanità. Mandela patì il carcere per 27 lunghi anni, la segregazione, il dolore negli affetti più intimi senza mai perdersi d'animo e percorrendo il lungo cammino della sua vita con coraggio e abnegazione. Oggi ricorrono 100 anni dalla sua nascita e lo ricordiamo come mito, certo, ma soprattutto come uomo: “... lentamente ho capito che non solo non ero un uomo libero, ma non lo erano nemmeno i miei fratelli e sorelle; ho capito che non solo la mia libertà era frustrata, ma anche quella di tutti coloro che condividevano la mia origine. È stato allora che sono entrato nell’African National Congress, e la mia sete di libertà personale si è trasformata nella sete più grande di libertà per la mia gente.”

Nelson Mandela Lungo cammino verso la libertà, Feltrinelli, 2013



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