giovedì 11 luglio 2013

Contro riforme, di Ugo Mattei

“L’ideologia riformista pone il denaro, strumento indispensabile dell’attività di consumo e di accumulo, al centro della scala dei nostri valori sociali e promuove il mercato come sola costituzione materiale”. E’ necessario e urgente uscire da questa miseria, sostiene con forza l’autore di questo libro, piccolo ma preziosissimo. Mattei è professore di diritto civile all’Università di Torino e di diritto internazionale e comparato all’università della California. In  Contro riforme (n. 82 della collana “Vele” di Einaudi, ricca di contributi preziosi sulla società contemporanea) sostiene l’urgenza di un dibattito approfondito sulla direzione che l’Italia deve prendere per uscire dalla attuale profondissima crisi economica e sociale. E’ innanzitutto necessario chiarire il significato che tutti coloro che  utilizzano il termine “riforme” attribuiscano ad esso nel concreto – non passa infatti giorno senza che esso esca più o meno saccentemente dalle labbra di un politico o di un “esperto” –.
Questo perché per ora le “riforme” in Italia hanno condotto solo ad una spoliazione sempre più dissennata dello Stato a favore dei patrimoni privati: il liberismo della seconda repubblica ha assunto il volto feroce e menzognero dell’aggressore.
Illuminante è la lettura del terzo capitolo del libro, “ Riformismo neoliberale e concentrazione della proprietà in Italia”, che, a partire dalla storia del termine, giunge fino ad illustrare le dinamiche che hanno condotto l’Italia ad introdurre il pareggio di bilancio nella Costituzione, invalidando il sogno di quella società giusta ed egualitaria che i Costituenti avevano immaginato per il nostro Paese. Libro da leggere e da studiare.

Ugo Mattei, Contro riforme, Einaudi 2013

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