giovedì 5 gennaio 2012

Per una biblioteca indispensabile, di Nicola Gardini

Siamo nella prima settimana del 2012. Ecco un libro che ci potrà accompagnare per tutto l’anno e anche oltre quest’ anno. Si tratta di un “libro di libri”, perché ci propone cinquantadue classici della letteratura italiana, cinquantadue, appunto, come le settimane di un anno solare. Nell’introduzione l’autore, che insegna letteratura italiana all’università di Oxford, esordisce così: “Volevo scrivere un libro sull’Italia migliore, avendo chiara cognizione di quella peggiore; e cercare nel passato, per amore della vita, perché la vita è più nel passato che nel presente, come è stato detto; e parlare di letteratura, ma fuori degli schemi falsificanti della storia letteraria. Ecco com’è nato questo catalogo di 52 libri, che propongo, chissà quanto per caso, nel centocinquantesimo anno dell’Unificazione”.
I cinquantadue classici ci vengono incontro in ordine alfabetico di titolo, per primo si fa avanti L’Adone di Giambattista Marino, e seguono Alcione di Gabriele D’Annunzio, L’allegria di Giuseppe Ungaretti, Aminta di Torquato Tasso, Il barone rampante di Italo Calvino, Canti di Giacomo Leopardi, Canzoniere di Francesco Petrarca, Il Canzoniere di Umberto Saba, La cognizione del dolore di Carlo Emilio Gadda, Le confessioni di un italiano di Ippolito Nievo, La coscienza di Zeno di Italo Svevo, Cristo si è fermato a Eboli di Carlo Levi, Decameron di Giovanni Boccaccio, Dei delitti e delle pene di Cesare Beccaria, Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo di Galileo Galilei, Divina Commedia di Dante Alighieri, Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Gerusalemme liberata di Torquato Tasso, Il giardino dei Finzi-Contini di Giorgio Bassani, Il giorno di Giuseppe Parini, Iliade di Omero di Vincenzo Monti, Il libro del cortegiano di Baldassar Castiglione e poi La locandiera di Carlo Goldoni, I Malavoglia di Giovanni Verga e, più avanti, Ossi di seppia di Eugenio Montale, Ragazzi di vita di Pier Paolo Pasolini, Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello, Se questo è un uomo di Primo Levi, fino allo Zibaldone dei pensieri di Giacomo Leopardi, che figura qui con più di un’opera (come Alfieri e Petrarca).
Gardini ci parla di ogni opera con passione e rigore, ma in modo non scolastico: anzi, spesso fa notare come, quando e quanto le “letture” scolastiche, quasi sempre parziali e gravate sia da superficiali “etichette” sia dall’ansia del controllo e della verifica a cui vengono sottoposte e finalizzate, allontanino dalla lettura autentica di un’opera o di un autore. Un esempio? Le Confessioni di un italiano di Nievo, nei manuali ridotte ed emarginate rispetto alla tradizione manzoniana preponderante (non del tutto a torto) nel nostro approccio scolastico, ci sono qui proposte in modo così positivo ed accattivante, che il lettore non potrà fare a meno di andare a cercarsi il libro, in biblioteca o in libreria, e di leggerlo per intero.

Nicola Gardini, Per una biblioteca indispensabile. Cinquantadue classici della letteratura italiana, Einaudi 2011.

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