lunedì 5 ottobre 2009

Il cammino della speranza, di Sandro Rinauro


Questo libro di oltre 400 pagine tratta un argomento il cui ricordo è ormai scomparso dalla memoria di molti di noi: l'emigrazione clandestina di italiani in altri paesi europei, molto diffusa nel periodo tra le due guerre mondiali e fino agli anni Cinquanta.
In copertina il volume reca un'immagine tratta dal celebre film omonimo di Pietro Germi, la cui scheda sintetica potete trovare qui: http://www.archivio.raiuno.rai.it/schede/9006/900684.htm

L'introduzione parte dall'idea diffusa che considera le migrazioni illegali come conseguenza della attuale globalizzazione economica e sociale; tuttavia, prosegue, oltre il 50% per cento dei lavoratori italiani emigrati in Francia tra il 1945 e il 1960 erano clandestini, poi seguiti illegalmente dalle proprie famiglie. Così fu anche per altri Paesi "esportatori" di manodopera come Spagna e Portogallo. Come spiegare, allora, questo fenomeno verificatosi ben prima della globalizzazione?
Lo studio della emigrazione clandestina italiana, afferma l'autore, "non contribuisce solo alla conoscenza di un aspetto importante e misconosciuto della storia sociale nazionale, ma anche alla comprensione delle cause e dei meccanismi della grande diffusione dell'esodo illegale in Europa prima dell'avvento della globalizzazione. La ricostruzione della vicenda ha permesso di ricostruire anche la conoscenza delle condizioni degli emigranti italiani [...] questo libro dedica tanto spazio alle modalità del viaggio, ricorrendo alle drammatiche descrizioni coeve dell'attraversamento clandestino dei confini (non di rado funesto), all'indagine del disagio occupazionale e abitativo degli illegali e alla loro precarietà sui mercati di lavoro stranieri."
Il volume si chiude con la narrazione della tristissima vicenda dei clandestini italiani indotti a combattere nelle guerre di Indocina e di Algeria.

S. Rinaudo, Il cammino della speranza, Einaudi Storia 2009.

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