martedì 28 luglio 2009

La forma della paura di Giancarlo De Cataldo e Mimmo Rafele

"L'operazione Re-building... la madre di tutta la contemporaneità. Big Oil aveva cominciato a diffondere la notizia verso la fine degli anni Settanta. Il termine "multinazionale" era stato fatto abilmente girare. Si erano presi contatti con teste d'uovo sparse in tutte le democrazie occidentali. Si erano impiantati centri direzionali nelle maggiori capitali europee [...] Big Oil avrebbe preso il controllo della situazione con ogni mezzo... dissolvendo gli Stati dove occorreva e integrandoli dove la questione si presentava più complessa [...] Era un processo irreversibile. Il Muro sarebbe caduto e la caduta avrebbe travolto ogni utopia di sottrarre il mondo alle solite vecchie regole di sempre..."
- Insomma, professore: dire la verità prima degli altri, affidarsi a soggetti impresentabili per la divulgazione, lasciare che i profeti si trasformino agli occhi di tutti in profeti di sventura, e alla fine raccogliere i frutti...-
(pp. 206-207)
Un giallo, il primo del mondo post Bush, recita la quarta di copertina. Vale la pena leggerlo, perché si legge d'un fiato.
La forma della paura di G. De Cataldo e M. Rafele, Einaudi editore 2009.

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