"Certi temi della nostra letteratura popolare sono estremamente ricchi dal punto di vista drammatico. Così la porta (elemento dell'architettura tradizionale del villaggio romeno: scolpita in legno, è posta al suo ingresso, n.d.r.) il cui ruolo nella vita del popolo romeno è quella di un'entità magica che veglia sugli atti più importanti dell'esistenza umana. Il primo passaggio sotto la porta equivale quasi a un ingresso nella vita reale, esterna. Essa veglia sul matrimonio, e sotto di essa è solennemente condotto il defunto, verso l'estrema dimora. E', dunque, un ritorno al mondo degli inizi; il ciclo è concluso, e la porta resta nel tempo, con un uomo in meno, a vegliare su altre nascite, altre nozze, altre morti. Si provi a pensare a quale superbo dramma potrebbe svolgersi all'ombra di una porta."
da L'isola di Euthanasius, scritti letterari di Micea Eliade (p. 298)
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