Titanica
- per il luogo e il tempo - impresa realizzata e condotta da una
redazione di volontari composta inizialmente da Mauro Agazzone,
Eleonora Bellini, Mario Ceratti, Marcello Giordani, Salvatore Ussia,
Angelo Vecchi ai quali si aggiunsero nel tempo Anna Maria Pastore,
Alessandra Salvini, Egidio Fusco. I quaderni, stampati cun cura e
passione da Roberto Vecchi Editore, uscirono con cadenza annuale,
grazie alla collaborazione di molti e al sostegno
dell'Amministrazione Comunale (sindaco Pierluigi Pastore, assessore
alla cultura Gianni Barcellini). Furono stampati e diffusi 9 numeri
di cui uno, il quinto, doppio e un altro, il settimo, corredato da
un'appendice. Nel 2018 la redazione elaborò un progetto che
prevedeva l'uscita di un ulteriore quaderno, Borgomanero
in rosa,
dedicato alle donne del presente e del passato. Il progetto è pronto
e si attende solo l'indispensabile sostegno economico.
Qui
di seguito, andando a ritroso, titoli e descrizioni di ciascun
numero.
2007
Borgomanero 1946-1948
Il
quaderno di 142 pagine, prende spunto dal sessantesimo anniversario
del voto alle donne per proporre alcuni temi e ricordi di vita
pubblica e privata immediatamente dopo la fine della seconda guerra
mondiale. Anni brevi di grande impegno e di grandi speranze, di
fiducia nella pace, di desiderio, se non di benessere, almeno di
sicurezza economica. Il quaderno è suddiviso in quattro parti: 1.
Speranze
di anni difficili;
2. Le
donne al voto e non solo;
3. I
luoghi della memoria;
Scritti
riproposti.
Nella prima si legge la trascrizione di un discorso pronunciato a
Milano il 23 maggio 1946 da Achille Marazza, ricordi e bozzetti di
vita di Piero Velati, Anna Lamperti, Claudio Barbaglia, Osvaldo
Savoini e un saggio di Angelo Vecchi, "Laggiù, gli ultimi".
La seconda parte propone due articoli di Anna Pastore sulla
condizione delle donne nella prima metà del secolo e al momento del
voto, insieme a un testo sul voto alle donne a Borgomanero di Carla
Zanetta. Segue un capitolo dedicato ai luoghi della memoria, quelli a
testimonianza della lotta partigiana e degli eccidi compiuti nei
paesi attorno a Borgomanero e nella città stessa; gli autori sono
Alessandro Maiocchi, Guido Gallina, Claudio Gioria, Fabio Valeggia.
La quarta sezione, infine, ripropone scritti già apparsi in altre
sedi e di difficile reperimento, Gli autori sono Giovanni Cavigioli,
Bartolo Fornara, Paolo Bignoli. Come per gli altri numeri, numerose
immagini corredano i testi.
2005
Borgomanero verde
“Borgomanero
Verde”, libro di 222 pagine, con numerose fotografie in bianco e
nero e a colori è dedicato ai temi della natura e dell’ambiente,
che affronta fin “dalle radici”. Si apre infatti con tre
contributi riguardanti gli aspetti geologici del territorio, dei
quali sono autori A. Vecchi, E. Lavé, M. Bertani.Segue una lunga
sezione, di oltre sessanta pagine anche storiche, sull’inquinamento
di luoghi vicini (la città e l’Agogna, il lago d’Orta, i “Tre
laghi”) e lontani (Cernobyl): sono autori dei diversi saggi qui
presenti G. Caione, A. Vecchi, e, in riproduzione anastatica, C.
Amoretti, A. Pagani, R. Monti, E. Lomaglio.Poi gli itinerari,
rilassanti oppure ardui, sempre ameni. Guidano il lettore nella
scoperta di percorsi, corsi d’acqua, parchi naturali, parchi
faunistici, sentieri, le penne di E. Fusco, M. Ceratti, A. M.
Vicario, F. Valeggia, A. Salvini, A. M. Pastore. Ventidue pagine sono
dedicate alle schede dei parchi e delle zone protette, dall’Alpe
Veglia al Monte Fenera, dai Lagoni di Mercurago, al Parco del Ticino,
al Monte Mesma, per citarne solo alcuni. Poi “Verde Verde”,
sezione conclusiva che raccoglie testimonianze sul verde che c’era
e forse non c’è più, interviste e personali ricordi, storie
fantastiche e storia. Ecco i nomi degli autori di queste “ultime”
sessantacinque pagine: A. Vecchi, M. Ceratti, F. Valeggia, C. Baroli,
C. Zanetta, U. Caramella, A. Lamperti, U. Zanetta, M. Di Cerbo, F.
Minazzoli, E. Bellini, W. A. Stuart. Il libro, che gode del
contributo della Provincia di Novara e del Comune di Borgomanero, è
presentato dall’assessore alla Cultura del Comune, Gianni
Barcellini.
