Al Tagliamento. Geografia di un fiume. Esempi da letteratura, cinema e iconografia è un breve, originale saggio che segue il corso del Tagliamento lungo i suoi 170 km, dal passo Mauria, dove nasce, al suo percorso in Carnia e Friuli fino al Mare Adriatico. Fiume suggestivo, con estese aree ghiaiose, isolotti ricoperti di vegetazione, circondato da foreste, il Tagliamento è al centro di un grande ecosistema. Nel saggio non troviamo solo connotazioni geografiche, ma anche e soprattutto, come dichiarato dal titolo, annotazioni letterarie e cinematografiche.
Incontriamo
qui Ippolito Nievo,
che fu attratto in queste contrade, oltre che dalla presenza di
amici e parenti, dalla bellezza dei luoghi e del paesaggio. La
sua attenzione si rivolse specialmente ai paesaggi fluviali, il
Varmo e il Tagliamento, al fascinoso scorrere delle acque in
contrasto con il silenzio e l’immobilità della campagna.
Incontriamo Desiderio, uno dei protagonisti di Amado mio di Pier Paolo Pasolini, che, attraverso giorni, giochi, scampagnate di un'estate trascorsa anche sulle rive del Tagliamento, diviene consapevole di sé: “Giunsero al Tagliamento, sotto le acacie in abbandono. Nella penombra dell'alba, il fiume si stendeva bianco come un immenso sudario” (p. 176).
Uno spazio interessante è dedicato al regista Alberto Fasulo, nato a San Vito al Tagliamento, e al suo primo film, Rumore bianco, un documentario in cui si narra la gente che vede scorrere la propria vita quotidiana sulle rive del fiume, traendo forza e consapevolezza identitaria proprio dalle sue acque.
Il volumetto si conclude con la chiesa di Santa Maria dei Battuti, eretta nel 1300 a Valeriano, frazione di Pinzano al Tagliamento, e in particolare alla Natività di Giovanni Antonio da Pordenone, opera del 1527 ivi custodita.
Michael Aichmayr, Am Tagliamento - Geographie eines Flusses in Beispielen aus Literatur, Film und Ikonographie. Ippolito Nievo, Pier Paolo Pasolini, Alberto Fasulo, Chiesa di Santa Maria dei Battuti a Valeriano, Verlag Aichmayr 2022
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