giovedì 21 aprile 2022

Scaffale locale 2: Gli Statuti di Castelletto Ticino

Gli Statuti di Castelletto Ticino sono contenuti in un codice pergamenaceo di grandi dimensioni, custodito presso la Fondazione “Achille Marazza” di Borgomanero (NO) tra gli antichi manoscritti e volumi del Fondo Molli. Si tratta di una dettagliata serie di leggi e norme vergate con scrittura elegante. Sulla prima carta una miniatura raffigura Enrico VII imperatore e altre miniature e fregi ornano quasi tutte le pagine. Lo statuto, recentemente restaurato a spese del Comune di Castelletto Ticino è stato integralmente riprodotto in edizione anastatica a cura del Gruppo Storico Archeologico Castellettese. L'elegante volume in cofanetto è accompagnato da un più agile volumetto che contiene testi e studi (Andenna, Mangini, Storti e altri). Dalla storiografia più recente è stata data una particolare rilevanza allo studio dei testi statutari comunali, che costituiscono preziose fonti di indagine delle strutture sociali, economiche e giuridiche di età medievale. Gli Statuti di Castelletto Ticino, riformati nel 1340, rappresentano una delle sopravvivenze più antiche e autentiche delle consuetudini comunitarie in vigore nel libero borgo del basso Verbano. Il codice consta di 141 capitoli redatti in lingua latina
Una copia degli eleganti volumi in cofanetto è disponibile in alcune biblioteche universitarie e di conservazione.
Mangini, Bellini, Squarzanti, Storti, Editore Zeisciu, Andenna

Statuta et ordinamenta comunis et hominum loci de Castelletto, Magenta, 2019; 150 esemplari numerati. Contributi critici: Diritto, politica e società negli statuti di Castelletto Ticino di Claudia Storti. Il codice degli Statuta et ordinamente comunis et hominum loci de Castelleto riformati nel 1340 di Marta Luigina Mangini. Traduzione dei 141 articoli dello Statuto di Giovanni Viganotti.

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