domenica 1 maggio 2022

I sepolti vivi, di Gianni Rodari

I sepolti vivi è la trasposizione in immagini del reportage scritto da Gianni Rodari per la rivista Vie nuove (n. 27-1952), fondata da Luigi Longo e ispirata agli ideali del partito Comunista Italiano. L'articolo, qui nella forma di graphic novel è stato pubblicato nell’ottobre 2020 in occasione del centenario della nascita di Rodari. Il libro  si apre con una prefazione di Gad Lerner che, tra l'altro, scrive: "Il giornalista capace di far sprigionare la vicenda umana racchiusa in quel drammatico conflitto per la difesa del lavoro preannuncia nel suo resoconto di cronaca la sensibilità di un grande scrittore. Si chiama Gianni Rodari. E' capace di immedesimarsi nell'umile eroismo della resistenza operaia con la semplicità e la poesia che ne faranno il maestro della letteratura italiana per l'infanzia".

La vicenda si svolge nel 1952 a Cabernadi, nell’anconetano, dove c’è lminiera di zolfo più grande d’Europa. Trecento minatori scendono nelle viscere della terra, nel buio insano di pozzi e gallerie, a oltre 500 metri di profondità, per impedire 860 licenziamenti e la dismissione dell’area.

Ma perché l'estrazione di minerale tanto ricercato dalle industrie non solo italiane e di conseguenza redditizia viene interrotta? Rodari lo spiega in modo chiaro: " ... il mondo è piccolo per i monopoli. C'è un filo rosso che lega i fatti di Cabernardi alla guerra coreana. L'aggressione USA ha fatto salire alle stelle il prezzo dello zolfo e dei suoi derivati, ne ha aumentato la domanda ed ha creato le condizioni internazionali per l'attuale politica della Montecatini (proprietaria della miniera, n.d.r.). [...] Inghilterra, Francia e Germania hanno bisogno dello zolfo italiano per le loro industrie chimiche. La Montecatini ha risposto alla crescente domanda inaugurando nelle miniere culture di rapina, invece di cercare nuovi giacimenti".

L'attenzione di Rodari giornalista si volge anche, in modo particolare e con toni da romanzo, alle donne che affrontarono i quaranta giorni dell’occupazione con grande coraggio. Il libro, che si deve a un’idea di Ciro Saltarelli e rievoca la vicenda e i suoi protagonisti attraverso i disegni di di Silvia Rocchi, offre ai lettori immagini molto efficaci della vita dei minatori nel ventre della terra e delle loro famiglie in superficie, ponendo l'accento sui legami di solidarietà e affetti che mai si interrompono.
Fa seguito alla narrazione per immagini il testo integrale del reportage di Rodari.


Gianni Rodari, I sepolti vivi, Einaudi Ragazzi 2020

Nessun commento: