giovedì 26 ottobre 2023

Pagine Giovani, rivista di letteratura giovanile, ricorda Italo Calvino

Pagine Giovani, nata nel 1977, è una rivista specializzata in letteratura giovanile. Pubblica articoli di approfondimento su scrittori classici e contemporanei, temi e argomenti di letteratura per bambini e ragazzi. In ogni numero è presente una ricca sezione dedicata a una selezione sia di libri dedicati all'infanzia e all'adolescenza che di testi di saggistica inerente la letteratura di settore, tutti di recente uscita. Vi trovano spazio, inoltre, rubriche a carattere psico-pedagogico e didattico-operativo, di interesse sia per gli insegnanti che per i bibliotecari, ma utili anche per i genitori.

Il n. 183 (Gennaio-Giugno 2023) celebra il centenario della nascita di Italo Calvino con un inserto dedicato in cui trovano spazio quattro saggi di sicuro interesse:

1. Metamorfosi di Italo Calvino: la scrittura tra uomini e paesaggi di Elisabetta Mamberti esamina lo spazio, tra cielo e terra, tra invenzione e immaginazione nel quale Calvino concretizza e dipana le sue storie. Questa attenzione agli spazi offre allo scrittore, tra l'altro, la possibilità "di raccontare la storia di chi a questo mondo è nascosto nei margini".

2. Italo Calvino: metafore di “diversità” nelle fiabe popolari italiane di Silvia Pacelli pone in relazione la raccolta delle fiabe operata da Calvino con altre importanti raccolte italiane popolari e d'autore come quelle di Giuseppe Pitrè, Luigi Capuana, Emma Perodi.

3. Marcovaldo alle elementari? Ecco i motivi per cui non si legge più… ed ecco perché da bambina lo adoravo di Eva Serena Pavan, in cui l'autrice si chiede se proporre le storie di Marcovaldo a scuola ai nostri giorni "sia effettivamente troppo complesso, o piuttosto divergente dalle letture proposte oggi, che per spiegare la realtà rischiano un'eccessiva semplificazione".

4. Lezioni americane. Didattica a distanza (di tempo e luogo) di Italo Spada, che prende in esame i "valori letterari da conservare nel prossimo millennio" scelti da Calvino per le sue lezioni ad Harvard (Leggerezza, Rapidità, Esattezza, Visibilità, Molteplicità). Approfondire questi valori significa, non solo ricordare lo scrittore, ma soprattutto celebrare "l'eterna attualità della letteratura e la sua funzione nella formazione dell'individuo".

PAGINE GIOVANI è stampato a Roma da Editoriale Anicia.


domenica 22 ottobre 2023

La matta di piazza Giudia, di Gaetano Petraglia

La vita di Elena Di Porto, nata nel 1912 nel Ghetto di Roma da un'umile famiglia ebraica, viene ricordata e ricostruita in questo saggio attraverso documenti d'archivio e testimonianze. La ricerca prende il via dal ritrovamento casuale da parte dell'autore, impegnato in un censimento archivistico a Lagonegro, in Basilicata, di una serie di fascicoli intestati a "confinati politici e comuni e a internati di religione ebraica". Uno solo fra questi aveva sulla copertina un nome italiano: era quello riguardante Elena Di Porto. Coraggiosa, ribelle, anticonformista e soprattutto antifascista, Elena era nota nel Ghetto per le sue prese di posizione in difesa dei più deboli e angariati, senza paura. La sua battaglia, solitaria e coraggiosa, le costò ripetuti ricoveri nell'Ospedale psichiatrico di Santa Maria della Pietà e il confino in diversi Comuni lucani. Qui lasciò buon ricordo di sé, in particolare a Gallicchio, dove visse presso Carmela Cicchelli, che ne apprezzava spontaneità e sincerità, tanto da condividere con lei la cura dei suoi figli. Tornata a Roma, Elena il 16 ottobre 1943 uscì dalla sua casa di Trastevere per racimolare qualcosa da rivendere. Ma seppe subito che al Ghetto i nazisti stavano rastrellando tutti gli ebrei, di ogni età. Abbandonò così i piccoli traffici quotidiani per correre in via della Reginella ad avvisare la famiglia del pericolo. Ma, quando vi arrivò, non trovò più nessuno. Corse allora verso la piazza in cui sostavano i camion con i prigionieri; quando vide che tra questi ultimi vi erano la sua cognata e i nipotini, si consegnò spontaneamente ai nazisti nell'intento di aiutare la donna e i suoi piccini. Con gli altri prigionieri fu portata prima alla stazione Tiburtina e poi ad Auschwitz, dove si persero le sue tracce a da cui non tornò mai più. 

Conclude Petraglia: "Elena fu una figura centrale per la storia degli Ebrei di Roma e un personaggio raro: unica donna a Roma di cui si abbia notizia a essersi spesa in prima persona per la difesa della sua comunità durante il fascismo [...] questa eroina del popolo ricorda a tutti il valore collettivo della libertà".


Gaetano Petraglia, La matta di piazza Giudia, Giuntina 2022

giovedì 19 ottobre 2023

Parole di Caramello, di Gonzalo Moure e Maria Girón

Kori ha otto anni e vive a Smara, un campo per rifugiati del popolo Saharawi, nel deserto algerino. Kori è sordo e non sente le voci delle persone che vivono con lui né quella di Fatimetsu, la sua maestra dolce e affettuosa, né i versi degli animali, né il rombo dei rari mezzi motorizzati che passano attraverso il campo. Kori frequenta una scuola speciale, insieme ad altri bambini come lui, e gli piace molto disegnare. Disegna auto e animali, tra i quali i suoi preferiti sono i dromedari. Gli piacciono i loro movimenti lenti, ammira la serenità con cui sopportano di stare rinchiusi nei recinti, ammira la loro andatura placida e solenne. [...] 

Parole di caramello è un libro stupendo, da ogni punto di vista: testo e stile, illustrazioni, veste editoriale. È anche un libro che sa raccontare con magistrale sobrietà, saggezza e naturalezza una storia che nasce e si svolge in una situazione difficile, come quella dei Sahrawi, definiti “profughi dimenticati” per il protrarsi nei decenni della loro condizione apparentemente senza soluzione.


Gonzalo Moure e Maria Girón, Parole di Caramello, Kalandraka 2022, traduzione di Francesco Ferrucci

La recensione completa si legge su Parole di Caramello | Mangialibri dal 2005 mai una dieta

domenica 15 ottobre 2023

I fantasmi delle biblioteche, di Jacques Bonnet

 All'inizio degli anni Novanta, Jacques Bonnet una sera a cena incontra, per motivi di lavoro, Giuseppe Pontiggia e scopre di avere qualcosa di molto importante in comune con lui: una biblioteca di alcune decine di migliaia di volumi. Così i due parlano per tutto il tempo "della felicità e della maledizione" che è loro toccata in sorte, dal costo dei libri, allo spazio che occupano in casa, ai pericoli che che li minacciano - polvere, umidità, topi - ma anche del loro ordinamento, delle possibili classificazioni, delle stupite reazioni dei visitatori occasionali alla vista di un così grande numero di volumi.

Quell'incontro fu il seme da cui nacque questo libro, che parla dell'arte di convivere con molti (troppi?) libri, ma anche del piacere del consultarli, sfogliarli, leggerli o semplicemente contemplarli negli scaffali, sia che siano nuovi o di seconda mano, intonsi o fittamente annotati. Incontriamo qui anche numerosi aneddoti riguardanti i libri e la loro storia, volumi rari e preziosi, semplici libri utili come "materiali di lavoro" e libri di svago.

"I libri della mia biblioteca sono come vecchie case dove aleggia la presenza degli uomini e delle donne che vi hanno vissuto in passato, col loro carico di gioie e di dolori, di amori e di odii, di sorprese e delusioni, di speranza e di rassegnazione. A pensarci bene, ho sempre abitato vecchie case..." conclude Bonnet nell'ultimo capitolo. E a pensarci bene, aggiungo, questo suo saggio è un inno sincero e appassionato alle biblioteche (non solo a quelle private) e ai libri che le popolano.


Jacques Bonnet, I fantasmi delle biblioteche, Sellerio Editore 2009, traduzione di Roberta Ferrara

venerdì 13 ottobre 2023

La piccola locomotiva che pensava di potercela fare, di Watty Piper

Un piccolo treno corre sui binari. È felice perché sta portando giocattoli di ogni tipo, insieme a tante cose buone da mangiare, ai bambini che abitano dall'altra parte della montagna. Ma la strada è impervia e difficile, il treno è esausto e le sue ruote non girano più. Chiede aiuto allora a una locomotiva nuova e scintillante, poi a una Grande Locomotiva, e infine a una vecchia e stanca locomotiva, ma nessuna di loro può o vuole venire in soccorso del piccolo treno in panne e dei suoi passeggeri. Finalmente ecco arrivare la piccola locomotiva blu, che sbuffa allegramente, che parla con gentilezza. Sarà lei che, convinta di potercela fare, condurrà il convoglio, sano e salvo, al di là del monte e renderà felici i bambini che vi risiedono. 

La storia della piccola locomotiva viene da lontano e circola, in diverse versioni, da più di cento anni. La più nota e diffusa in forma di libro fu scritta e pubblicata nel 1930 negli Stati Uniti d'America da Watty Piper, pseudonimo di Arnold Munk, proprietario della casa editrice Platt & Munk. Da allora il racconto di Piper ha percorso molta strada, arrivando fino a noi con immutata freschezza.

L'albo, impreziosito dalle vivaci illustrazioni d'epoca dai colori brillanti di George & Doris Hauman, è inserito nella Collana Letture resilienti diretta da Patrizia Garista ed Elena Zizioli e si propone, oltre la piacevolezza della storia e delle immagini, di coltivare proprio la resilienza, processo che permette di non arrendersi, di cercare soluzioni alternative, magari anche grazie a positivi compagni di viaggio, com'è, appunto, la piccola locomotiva blu.

Watty Piper, La piccola locomotiva che pensava di potercela fareEditoriale Anicia 2022, traduzione di Patrizia Garista ed Elena Zizioli 

                     

mercoledì 11 ottobre 2023

Vado a Shanghai per comprarmi un cappello, di Bamboo Hirst

Bamboo Hirst, nata a Shanghai da madre cinese e padre italiano, racconta in questo articolato saggio i mille volti di una città mitica e multiforme, dalla metà dell'Ottocento fino alla rivoluzione del 1949: "Shanghai era il simbolo e il risultato di tutta un'epoca. La città più ibrida del mondo, era il grande emporio dei traffici internazionali, delle grosse banche e compagnie di navigazione; un centro di smistamento e di speculazione, di magazzinaggio e di vendita".

Bamboo, che visse a Shanghai fino al 1953, guida i lettori attraverso la storia e la geografia della "Parigi d'Oriente". A cominciare dalle Concessioni, zone controllate dagli stranieri, sotto la giurisdizione del loro console e sottratte alle leggi locali. Le principali Concessioni erano quella francese e quella internazionale, comprendente inglesi, americani e giapponesi. La zona francese ospitò anche cospicui gruppi di russi bianchi dopo la rivoluzione d'ottobre e divenne rifugio dei cospiratori: Mao Zedong, Zhou Enlai, Sun Yat-sen vi soggiornarono. Un polveroso viale congiungeva la concessione francese alla città cinese, la parte più antica di Shanghai, risalente addirittura all'anno 1010. Qui, a partire dal diciassettesimo secolo si installarrono i missionari cattolici, che costruirono chiese e si dedicarono all'assistenza pubblica, costruendo scuole e ambulatori. Accanto alle virtù più devote, la città ospitava tutte le sfumature del vizio, anzi dei vizi, dalle fumerie d'oppio alle case di prostituzione, eleganti e lussuose o modeste e povere che fossero, a seconda della clientela attesa.

Shanghai "la grande città europea, incastonata nella Cina millenaria come in corpo estraneo e inassimilabile", dopo l'occupazione giapponese e la Rivoluzione maoista poi, conobbe profondi cambiamenti, anche se, come scrisse Enrico Emanuelli ne La Cina è vicina "in nessun altro luogo della Cina è possibile vedere aspetti di vita orientale e occidentale così strettamente legati e notare come la nuova vita cinese si sovrapponga a quella di un tempo". Oggi, dopo un'intensa attività di costruzione di palazzi e infrastutture d'ogni genere, Shanghai è una metropoli con due profili: quello del duemila, al di là del fiume e quello dei vecchi quartieri ottocenteschi. Tra l'uno e l'altro vivono e si muovono venti milioni di abitanti.

Il titolo del libro è tratto da due battute di un dialogo tra Warner Oland e Marlene Dietrich in Shanghai Express:

"Cosa va a fare a Shanghai?"

"Vado a comprarmi un cappello".



Bamboo Hirst, Vado a Shanghai per comprarmi un cappello, Piemme 2008.

lunedì 9 ottobre 2023

Attraverso il libro, di Roberta Favia

Roberta Favia, studiosa di storia dell’editoria per ragazzi e di critica letteraria, responsabile del sito “Teste fiorite”, che da anni promuove la migliore produzione letteraria rivolta a bambini e bambine, ragazzi e ragazze, si occupa di promozione della lettura lavorando per il riconoscimento e la conoscenza della letteratura per ragazzi di qualità. In questa raccolta di saggi invita i lettori adulti a entrare in un mondo spesso non conosciuto nella sua complessità e importanza offrendo loro strumenti di conoscenza e valutazione elaborati negli anni grazie alla sua attività di ricerca critica: “Al principio e alla fine di questi studi c’è la volontà di curare e far crescere l’orecchio acerbo adulto in senso partigiano verso i piccoli e giovani lettori, perché a loro venga offerta la migliore letteratura”...

La recensione integrale su Mangialibri, al link: Attraverso il libro | Mangialibri dal 2005 mai una dieta


Attraverso il libro, di Roberta Favia, Il Leone Verde 2023

giovedì 5 ottobre 2023

Diario di un sogno possibile, di Gino Strada, Marcella Onzo, Simonetta Gola

Diario di un sogno possibile è l’edizione per ragazzi di Una persona alla volta, uscito, sempre per Feltrinelli, nel 2022. Scrive la curatrice e seconda moglie di Gino Strada, Simonetta Gola: “Mi sembrava che riscrivere un libro che era già stato pubblicato postumo fosse un intervento troppo invasivo per le ultime parole di qualcuno che non c’è più, però mi piaceva che le idee di Gino continuassero a camminare su gambe giovani, che hanno ancora una strada lunga davanti a sé”. Il libro ripercorre la storia della vita e della professione di Gino Strada.

L’acquisto di questo libro sostiene Emergency: un motivo in più per leggerlo, non bastassero il suo contenuto e la passione con cui è stato scritto.


Diario di un sogno possibile, di Gino Strada, Marcella Onzo, Simonetta Gola, Feltrinelli Kids 2023 

La recensione per intero si legge su Mangialibri, qui: Diario di un sogno possibile | Mangialibri dal 2005 mai una dieta