''Dicono
che i francesi non si intendono di geografia: la loro geografia non è
quella dei libri ma quella del Tour. Ogni anno, grazie ad esso, i
francesi scoprono la lunghezza delle loro coste e l'altezza delle
loro montagne...'', scriveva Roland Barthes nella sceneggiatura del
film Lo sport e gli uomini (1961).
La citazione ci suggerisce una importante considerazione, e cioè che
conoscere l'ambiente in cui si vive e la sua storia, conoscere gli
altri vicini e lontani, conoscere se stessi, il proprio corpo, la
propria mente e i propri limiti sono obiettivi che tutti noi, e in
particolare gli educatori, i genitori, gli allenatori, possiamo
attribuire sia alla lettura che allo sport.
Lettura
e sport, studio, svago e attività fisica non appaiono piu' oggi
attività in contrasto l'una con l'altra, come forse era potuto
avvenire in passato a causa di una vulgata piuttosto superficiale, ma
sono intese come attività positivamente complementari e ugualmente
indispensabili per favorire la crescita armoniosa di bambine e
bambini, di ragazze e ragazzi.
Ma
quanto e dove si incontra lo sport nelle letture per loro? E in che
modo lo sport viene raccontato nelle pagine scritte per bambini e
ragazzi?
Una
brevissima, sintetica rassegna tra passato e presente di periodici e
libri ce ne darà conto.
Innanzitutto
i giornalini, che e' utile distinguere dagli albi a fumetti. Questi
ultimi sono caratterizzati dalla presenza pressoché esclusiva di
storie a fumetti e i protagonisti sono sempre gli stessi. I
giornalini invece presentano un'ampia gamma di rubriche e di centri
di interesse quali narrazioni sia a fumetti che in prosa, giochi,
umorismo, rubriche a carattere divulgativo (attualita', scienze,
geografia...), sport eccetera. Vi sono presentati personaggi diversi
e molteplici, gli stili della scrittura e dell'illustrazione sono
vari. La bilancia dovrebbe dunque pendere a favore dei giornalini,
portatori, tra l'altro, di uno specifico progetto educativo, invece,
da oltre un decennio, questi ultimi sono quasi scomparsi in edicola a
favore di pubblicazioni monotematiche o assai semplificate, legate
molto spesso a serie televisive delle quali ripropongono personaggi e
storie, in forma purtroppo priva della verve che l'animazione
conferisce loro.
Tra
i giornalini storici del nostro Paese spiccano Il corriere dei
piccoli, poi divenuto, dopo
l'inizio di una crisi di vendite, Il corriere dei ragazzi.
Il Corriere dei
piccoli, che uscì per la prima
volta nel 1908 come inserto del Corriere della sera,
trasformandosi successivamente in giornalino autonomo per poi
rimanere in vita per quasi 90 anni (ha cessato le pubblicazioni nel
1995) dedicava spazio allo sport, specialmente al calcio, o a
indiscussi campioni di discipline diverse tra le piu' popolari e in
occasione di grandi eventi sportivi.
Altro
esempio storico, ma ancora vivo, è quello de Il
Giornalino, nato nel 1924,
pubblicato dalle edizioni San Paolo ora in una veste molto più
semplice che in passato e che pare adatta a bambini più piccoli
rispetto alle edizioni precedenti. Importante e' citare altri due
periodici interessanti, acquisibili pero' solo su abbonamento, Mondo
Erre e Piemme e,
infine, ma non ultimo, il notissimo e quasi mitico Topolino,
che resiste in edicola dal 1932 e che appartiene, però, quasi
integralmente al mondo del fumetto, salvo alcune rubriche
costantemente presenti.
Sfogliando qualche
pagina di queste pubblicazioni in quale modo ci potremmo imbattere in
temi inerenti lo sport?
E
partiamo da Topolino,
diffuso in ogni edicola sia di paese che di città, le cui narrazioni
a fumetti si ispirano, per dirla con Antonio Faeti, a una
''quotidianità'' ilare e fiera. Tra i personaggi, un certo successo,
qui da noi e nell'edizione francese, ma non negli Stati Uniti, ha
avuto Sport Goofy,
atleta che sa praticare ogni tipo di sport, anche se, da bambino, era
negato per ogni attivita' sportiva.
Tuttavia, dopo aver iniziato a giocare a miniBasket grazie
all'incontro con alcuni ragazzini, divenne ottimo atleta, ben
integrato tra i coetanei. Una biografia esemplare, incoraggiante e
nemmeno troppo di fantasia, quella di Sport
Goofy! Tra le rubriche
di Topolino, ne
troviamo attualmente una, breve, affidata a un giornalista de La
gazzetta dello sport. Calcio,
automobilismo e altre specialita' vi sono presenti. Si legge di
vittorie e sconfitte, campionesse e campioni, risultati ottenuti in
ottica sia nazionale che internazionale. Pagine per appassionati o
tifosi potremmo dire, ma comunque in grado di stimolare anche
curiosità e impegno in molti.
Il
giornalino,
nella
veste attuale nata nel settembre 2013, quando la copertina fu
dedicata a Tennis
Academy,
fumetto scritto da Demetrio Bargellini e disegnato da Angela
Allegretti. e che reca come sottotitolo,
a partire da questa data, ''La settimana dei lettori curiosi'', ha
una rubrica fissa intitolata ''Dentro lo Sport''. Oltre agli aspetti
tecnici dei diversi sport, la rubrica, di una pagina, dedica spazio
agli aspetti educativi, psicologici e di relazione interpersonale che
ogni disciplina pone a chi la pratica. In un recente numero, dedicato
alla ripresa autunnale degli allenamenti, leggiamo: ''La stagione
dipenderà da voi, da quanto sarete capaci di non farvi ingannare dai
successi o deprimere dalle sconfitte... Primo obiettivo divertirsi.
Poi, se si vince, meglio ancora''. Nella stessa pagina, incorniciato,
spicca il consiglio di allenarsi bene e con impegno, rispettando i
compagni di squadra, gli avversari, l'arbitro e l'allenatore. Tutto
questo e non la ricerca della notorieta' e del successo ''costi quel
costi'' costituirà ''un passettino in avanti'' verso il sogno di
poter diventare un giorno professionisti nell'una o nell'altra
disciplina sportiva, continua il breve articolo. E' evidente che qui
lo sguardo pare puntare in alto, oltre l'effimero di una singola
vittoria o di una singola sconfitta.
Per
quanto riguarda Il giornalino ''storico'',
che merita un cenno, anche se non credo sia reperibile ormai se non
in antiquariato o in alcune biblioteche dotate di spazi consoni e che
meriterebbe un progetto di digitalizzazione, possiamo ricordare che
nel 2004 dedicò alle Olimpiadi un'ampia trattazione delle
caratteristiche di ogni singola disciplina in gara, e due storie a
fumetti, inserite nell'inserto Conoscere insieme.
Il primo fumetto, ''Storia delle olimpiadi antiche'' aveva testi di
Ottavio De Angelis e immagini di Leo Cimpellin. Il secondo ''Le
Olimpiadi moderne'', sempre di De Angelis quanto al testo era
disegnato da Nicola Genzianella. Il periodico infatti, oltre a
valersi della collaborazione di buoni autori o illustratori,
riservava ampio spazio a eventi sportivi di portata europea o
mondiale, delineandone anche gli aspetti storici e umani,
tratteggiandone, di volta in volta, se necessario, l'ambientazione
geografica. Pari attenzione era presente anche nei confronti degli
sport ''minori'' o ''femminili''.
PM
(abbreviazione di Piccolo Missionario), giornalino pubblicato a
Verona dai missionari comboniani, adatto a lettrici e lettori dagli 8
ai 15 anni circa, affronta il tema dello sport in modo originale
attraverso la rubrica ''Io pedalo'', a cura di Paolo Pigozzi, medico
e nutrizionista. Più che di una rubrica sul ciclismo si tratta di
una serie di trattazioni e proposte sull'uso della bicicletta nella
vita quotidiana, nei viaggi, nelle gite. Il suo scopo sembra essere
quello di offrire a tutti l'invito a muoversi in modo sostenibile
nella vita quotidiana e nei momenti di svago, evitando abitudini
troppo sedentarie. Viene proposta inoltre, occasionalmente, la
biografia di atleti esemplari per i loro risultati sportivi, ma anche
e soprattutto per aver raggiunto eccellenti risultati, pur partendo
da situazioni di grande svantaggio, grazie al loro impegno e al
sostegno di chi ne comprese le doti. Un esempio e' dato dall'articolo
dedicato a Klaudio Ndoja che, raggiunto
l'hinterland milanese dopo numerose peripezie atraverso l'Italia
insieme alla sua famiglia immigrata dall'Albania, in una cittadina
brianzola incontra il parroco, che lo incoraggia a giocare a basket,
aprendogli cuore e porte a una carriera da campione.
MONDO
ERRE,
stampato dalla Editrice Elledicì, ha purtroppo chiuso per carenza di
abbonamenti pochi mesi fa. Nella lettera di congedo del direttore si
legge l'amara constatazione: ''Ogni volta che un cellulare si
accende, una Stella in cielo si spegne''. In
rete si trovano l'ultimo numero e alcuni articoli. Il periodico,
rivolto a una fascia di eta' dai 10 ai 15 anni circa, si distingueva
per l'attenzione a tutti gli sport, anche a quelli considerati
minori, e per la prospettiva ampia, non esclusa la dimensione
interculturale, in cui ogni avventura sportiva, sia individuale che
di gruppo, veniva inquadrata.
Ora il progetto
educativo dei giornalini in crisi viene in parte proseguito da alcune
monografie e collezioni librarie, alle quali accenno senza pretesa di
completezza.
E'
il caso di Luigi Garlando, giornalista sportivo e scrittore, con le
sue fortunatissime serie GOL! e SUPER GOL! che presentano il calcio
vissuto da un gruppo di ragazzini, i loro sogni e il loro spirito di
gruppo. Le avventure del calcio qui si intrecciano con i momenti
della vita quotidiana e perfino con qualche giallo da risolvere. La
produzione di Garlando, molto vasta, comprende anche libri che
coniugano sport e temi sociali. Tra questi, degno di nota è 'O
Mae' - Storia di Judo e di camorra, breve
romanzo nel quale un ragazzino si trova a scegliere tra entrare nella
palestra di judo oppure continuare a fare il palo per il clan
camorrista emergente.
Scrittori
di Classe è
un concorso
letterario nazionale, che coinvolge le scuole primarie e secondarie
di primo grado ed è organizzato
da una società cooperativa di grande distribuzione.
Nel 2018 il tema del concorso fu
''Cronisti di sport'' e
venne trattato in collaborazione con otto giornalisti della Gazzetta
dello Sport e otto famosi campioni delle discipline più amate da
grandi e piccoli: Marco Belinelli (pallacanestro), Martín
Castrogiovanni (rugby), Gennaro Gattuso (calcio), Vincenzo Nibali
(ciclismo), Federica Pellegrini (nuoto), Flavia Pennetta (tennis),
Gianmarco Tamberi (atletica) e Ivan Zaytsev (pallavolo). Le
classi concorrenti vennero sollecitate ad approfondire i grandi
valori dello sport. Ne è nata
una serie di libri narrativi che raccontano storie originali, fondate
su una trama ideata proprio dagli allievi delle classi iscritte al
concorso, poi rielaborata dal giornalista autore e corredata infine
da un'intervista all'atleta testimone di ciascuna specialità. Le
storie vincitrici sono state pubblicate in una serie di 8 piu' uno
gradevoli libretti e ampiamente distribuite e diffuse.
Un
cenno infine meritano le pubblicazioni che accostano lo sport al tema
della multiculturalità, dell'integrazione,
dell'interculturalità
perché,
proprio a partire da uno ''sport per gioco'' o da uno sport amato e
praticato ''a tempo perso'' o come veicolo di riscatto, possono
essere tracciati percorsi di conoscenza storica e sociale, di
condivisione, emancipazione e fratellanza. A solo titolo di esempio
ricordo: Pesi
massimi di
Federico Appel, una graphic novel che racconta le imprese di
sportivi, pugili, tennisti, calciatori, ciclisti, corridori (Muhammad
Alì, Jessie Owens, Gino Bartali, John Carlos per citarne alcuni).
Storie profondamente umane di vittorie ma anche di sconfitte, di
trionfi e di ostacoli, di ascese e di discese, sotto ogni cielo e in
ogni tempo; Il
pugile, graphic
novel di
Reinhard
Kleist
narra
di Hertzko Haft, costretto, nei lager di Auschwitz-Birkenau, di
Jaworzno e di Flossenbuerg a disputare incontri di boxe estremamente
crudeli per divertire i gerarchi nazisti, assecondandone la sete di
violenza e sangue e naturalmente per cercare con ogni mezzo di aver
salva la vita. Una storia crudele e non certo esemplare ma utile, in
negativo, a comprendere, calandosi nella vicenda di un singolo, quali
meccanismi negativi si possano instaurare nella mente e nell'azione
se si assecondano gli altrui moti di razzismo, crudeltà, sadismo;
il romanzo
Champion
di
Christophe Léon
illustra, tra l'altro ciò
che lo sport non deve essere: competizione e vittoria ad ogni
costo, anche a scapito
dell'onestà; Abbiamo
toccato le stelle,
di Riccardo Gazzaniga, infine, è un libro rasserenante
sull’uguaglianza tra tutti e la passione di molti, che racconta le
vicende di venti campionesse e campioni sportivi,
donne e uomini di ogni Paese, divisi da maglie e nazionalità
diverse, ma uniti da quella condizione di umanità il cui tratto
comune è saper coniugare armoniosamente la storia singola con la
storia di tutti. Un obiettivo e un impegno comuni sia allo sport che
al mondo delle parole scritte. Grazie.
(C)
Eleonora Bellini