domenica 27 ottobre 2019

Leggere lo sport, comunicazione di Eleonora Bellini al Convegno SPORT E NUOVA COMUNICAZIONE, WOW! Busto Arsizio, 27 settembre 2019

''Dicono che i francesi non si intendono di geografia: la loro geografia non è quella dei libri ma quella del Tour. Ogni anno, grazie ad esso, i francesi scoprono la lunghezza delle loro coste e l'altezza delle loro montagne...'', scriveva Roland Barthes nella sceneggiatura del film Lo sport e gli uomini (1961). La citazione ci suggerisce una importante considerazione, e cioè che conoscere l'ambiente in cui si vive e la sua storia, conoscere gli altri vicini e lontani, conoscere se stessi, il proprio corpo, la propria mente e i propri limiti sono obiettivi che tutti noi, e in particolare gli educatori, i genitori, gli allenatori, possiamo attribuire sia alla lettura che allo sport.
Lettura e sport, studio, svago e attività fisica non appaiono piu' oggi attività in contrasto l'una con l'altra, come forse era potuto avvenire in passato a causa di una vulgata piuttosto superficiale, ma sono intese come attività positivamente complementari e ugualmente indispensabili per favorire la crescita armoniosa di bambine e bambini, di ragazze e ragazzi.
Ma quanto e dove si incontra lo sport nelle letture per loro? E in che modo lo sport viene raccontato nelle pagine scritte per bambini e ragazzi?
Una brevissima, sintetica rassegna tra passato e presente di periodici e libri ce ne darà conto.
Innanzitutto i giornalini, che e' utile distinguere dagli albi a fumetti. Questi ultimi sono caratterizzati dalla presenza pressoché esclusiva di storie a fumetti e i protagonisti sono sempre gli stessi. I giornalini invece presentano un'ampia gamma di rubriche e di centri di interesse quali narrazioni sia a fumetti che in prosa, giochi, umorismo, rubriche a carattere divulgativo (attualita', scienze, geografia...), sport eccetera. Vi sono presentati personaggi diversi e molteplici, gli stili della scrittura e dell'illustrazione sono vari. La bilancia dovrebbe dunque pendere a favore dei giornalini, portatori, tra l'altro, di uno specifico progetto educativo, invece, da oltre un decennio, questi ultimi sono quasi scomparsi in edicola a favore di pubblicazioni monotematiche o assai semplificate, legate molto spesso a serie televisive delle quali ripropongono personaggi e storie, in forma purtroppo priva della verve che l'animazione conferisce loro.
Tra i giornalini storici del nostro Paese spiccano Il corriere dei piccoli, poi divenuto, dopo l'inizio di una crisi di vendite, Il corriere dei ragazzi. Il Corriere dei piccoli, che uscì per la prima volta nel 1908 come inserto del Corriere della sera, trasformandosi successivamente in giornalino autonomo per poi rimanere in vita per quasi 90 anni (ha cessato le pubblicazioni nel 1995) dedicava spazio allo sport, specialmente al calcio, o a indiscussi campioni di discipline diverse tra le piu' popolari e in occasione di grandi eventi sportivi.
Altro esempio storico, ma ancora vivo, è quello de Il Giornalino, nato nel 1924, pubblicato dalle edizioni San Paolo ora in una veste molto più semplice che in passato e che pare adatta a bambini più piccoli rispetto alle edizioni precedenti. Importante e' citare altri due periodici interessanti, acquisibili pero' solo su abbonamento, Mondo Erre e Piemme e, infine, ma non ultimo, il notissimo e quasi mitico Topolino, che resiste in edicola dal 1932 e che appartiene, però, quasi integralmente al mondo del fumetto, salvo alcune rubriche costantemente presenti.
Sfogliando qualche pagina di queste pubblicazioni in quale modo ci potremmo imbattere in temi inerenti lo sport?
E partiamo da Topolino, diffuso in ogni edicola sia di paese che di città, le cui narrazioni a fumetti si ispirano, per dirla con Antonio Faeti, a una ''quotidianità'' ilare e fiera. Tra i personaggi, un certo successo, qui da noi e nell'edizione francese, ma non negli Stati Uniti, ha avuto Sport Goofy, atleta che sa praticare ogni tipo di sport, anche se, da bambino, era negato per ogni attivita' sportiva. Tuttavia, dopo aver iniziato a giocare a miniBasket grazie all'incontro con alcuni ragazzini, divenne ottimo atleta, ben integrato tra i coetanei. Una biografia esemplare, incoraggiante e nemmeno troppo di fantasia, quella di Sport Goofy! Tra le rubriche di Topolino, ne troviamo attualmente una, breve, affidata a un giornalista de La gazzetta dello sport. Calcio, automobilismo e altre specialita' vi sono presenti. Si legge di vittorie e sconfitte, campionesse e campioni, risultati ottenuti in ottica sia nazionale che internazionale. Pagine per appassionati o tifosi potremmo dire, ma comunque in grado di stimolare anche curiosità e impegno in molti.
Il giornalino, nella veste attuale nata nel settembre 2013, quando la copertina fu dedicata a Tennis Academy, fumetto scritto da Demetrio Bargellini e disegnato da Angela Allegretti. e che reca come sottotitolo, a partire da questa data, ''La settimana dei lettori curiosi'', ha una rubrica fissa intitolata ''Dentro lo Sport''. Oltre agli aspetti tecnici dei diversi sport, la rubrica, di una pagina, dedica spazio agli aspetti educativi, psicologici e di relazione interpersonale che ogni disciplina pone a chi la pratica. In un recente numero, dedicato alla ripresa autunnale degli allenamenti, leggiamo: ''La stagione dipenderà da voi, da quanto sarete capaci di non farvi ingannare dai successi o deprimere dalle sconfitte... Primo obiettivo divertirsi. Poi, se si vince, meglio ancora''. Nella stessa pagina, incorniciato, spicca il consiglio di allenarsi bene e con impegno, rispettando i compagni di squadra, gli avversari, l'arbitro e l'allenatore. Tutto questo e non la ricerca della notorieta' e del successo ''costi quel costi'' costituirà ''un passettino in avanti'' verso il sogno di poter diventare un giorno professionisti nell'una o nell'altra disciplina sportiva, continua il breve articolo. E' evidente che qui lo sguardo pare puntare in alto, oltre l'effimero di una singola vittoria o di una singola sconfitta.
Per quanto riguarda Il giornalino ''storico'', che merita un cenno, anche se non credo sia reperibile ormai se non in antiquariato o in alcune biblioteche dotate di spazi consoni e che meriterebbe un progetto di digitalizzazione, possiamo ricordare che nel 2004 dedicò alle Olimpiadi un'ampia trattazione delle caratteristiche di ogni singola disciplina in gara, e due storie a fumetti, inserite nell'inserto Conoscere insieme. Il primo fumetto, ''Storia delle olimpiadi antiche'' aveva testi di Ottavio De Angelis e immagini di Leo Cimpellin. Il secondo ''Le Olimpiadi moderne'', sempre di De Angelis quanto al testo era disegnato da Nicola Genzianella. Il periodico infatti, oltre a valersi della collaborazione di buoni autori o illustratori, riservava ampio spazio a eventi sportivi di portata europea o mondiale, delineandone anche gli aspetti storici e umani, tratteggiandone, di volta in volta, se necessario, l'ambientazione geografica. Pari attenzione era presente anche nei confronti degli sport ''minori'' o ''femminili''.
PM (abbreviazione di Piccolo Missionario), giornalino pubblicato a Verona dai missionari comboniani, adatto a lettrici e lettori dagli 8 ai 15 anni circa, affronta il tema dello sport in modo originale attraverso la rubrica ''Io pedalo'', a cura di Paolo Pigozzi, medico e nutrizionista. Più che di una rubrica sul ciclismo si tratta di una serie di trattazioni e proposte sull'uso della bicicletta nella vita quotidiana, nei viaggi, nelle gite. Il suo scopo sembra essere quello di offrire a tutti l'invito a muoversi in modo sostenibile nella vita quotidiana e nei momenti di svago, evitando abitudini troppo sedentarie. Viene proposta inoltre, occasionalmente, la biografia di atleti esemplari per i loro risultati sportivi, ma anche e soprattutto per aver raggiunto eccellenti risultati, pur partendo da situazioni di grande svantaggio, grazie al loro impegno e al sostegno di chi ne comprese le doti. Un esempio e' dato dall'articolo dedicato a Klaudio Ndoja che, raggiunto l'hinterland milanese dopo numerose peripezie atraverso l'Italia insieme alla sua famiglia immigrata dall'Albania, in una cittadina brianzola incontra il parroco, che lo incoraggia a giocare a basket, aprendogli cuore e porte a una carriera da campione.
MONDO ERRE, stampato dalla Editrice Elledicì, ha purtroppo chiuso per carenza di abbonamenti pochi mesi fa. Nella lettera di congedo del direttore si legge l'amara constatazione: ''Ogni volta che un cellulare si accende, una Stella in cielo si spegne''. In rete si trovano l'ultimo numero e alcuni articoli. Il periodico, rivolto a una fascia di eta' dai 10 ai 15 anni circa, si distingueva per l'attenzione a tutti gli sport, anche a quelli considerati minori, e per la prospettiva ampia, non esclusa la dimensione interculturale, in cui ogni avventura sportiva, sia individuale che di gruppo, veniva inquadrata.
Ora il progetto educativo dei giornalini in crisi viene in parte proseguito da alcune monografie e collezioni librarie, alle quali accenno senza pretesa di completezza.
E' il caso di Luigi Garlando, giornalista sportivo e scrittore, con le sue fortunatissime serie GOL! e SUPER GOL! che presentano il calcio vissuto da un gruppo di ragazzini, i loro sogni e il loro spirito di gruppo. Le avventure del calcio qui si intrecciano con i momenti della vita quotidiana e perfino con qualche giallo da risolvere. La produzione di Garlando, molto vasta, comprende anche libri che coniugano sport e temi sociali. Tra questi, degno di nota è 'O Mae' - Storia di Judo e di camorra, breve romanzo nel quale un ragazzino si trova a scegliere tra entrare nella palestra di judo oppure continuare a fare il palo per il clan camorrista emergente.
Scrittori di Classe  è un concorso letterario nazionale, che coinvolge le scuole primarie e secondarie di primo grado ed è organizzato da una società cooperativa di grande distribuzione. Nel 2018 il tema del concorso fu ''Cronisti di sport'' e venne trattato in collaborazione con otto giornalisti della Gazzetta dello Sport e otto famosi campioni delle discipline più amate da grandi e piccoli: Marco Belinelli (pallacanestro), Martín Castrogiovanni (rugby), Gennaro Gattuso (calcio), Vincenzo Nibali (ciclismo), Federica Pellegrini (nuoto), Flavia Pennetta (tennis), Gianmarco Tamberi (atletica) e Ivan Zaytsev (pallavolo). Le classi concorrenti vennero sollecitate ad approfondire i grandi valori dello sport. Ne è nata una serie di libri narrativi che raccontano storie originali, fondate su una trama ideata proprio dagli allievi delle classi iscritte al concorso, poi rielaborata dal giornalista autore e corredata infine da un'intervista all'atleta testimone di ciascuna specialità. Le storie vincitrici sono state pubblicate in una serie di 8 piu' uno gradevoli libretti e ampiamente distribuite e diffuse.
Un cenno infine meritano le pubblicazioni che accostano lo sport al tema della multiculturalità, dell'integrazione, dell'interculturalità perché, proprio a partire da uno ''sport per gioco'' o da uno sport amato e praticato ''a tempo perso'' o come veicolo di riscatto, possono essere tracciati percorsi di conoscenza storica e sociale, di condivisione, emancipazione e fratellanza. A solo titolo di esempio ricordo: Pesi massimi di Federico Appel, una graphic novel che racconta le imprese di sportivi, pugili, tennisti, calciatori, ciclisti, corridori (Muhammad Alì, Jessie Owens, Gino Bartali, John Carlos per citarne alcuni). Storie profondamente umane di vittorie ma anche di sconfitte, di trionfi e di ostacoli, di ascese e di discese, sotto ogni cielo e in ogni tempo; Il pugile, graphic novel di Reinhard Kleist narra di Hertzko Haft, costretto, nei lager di Auschwitz-Birkenau, di Jaworzno e di Flossenbuerg a disputare incontri di boxe estremamente crudeli per divertire i gerarchi nazisti, assecondandone la sete di violenza e sangue e naturalmente per cercare con ogni mezzo di aver salva la vita. Una storia crudele e non certo esemplare ma utile, in negativo, a comprendere, calandosi nella vicenda di un singolo, quali meccanismi negativi si possano instaurare nella mente e nell'azione se si assecondano gli altrui moti di razzismo, crudeltà, sadismo; il romanzo Champion di Christophe Léon illustra,  tra l'altro ciò che lo sport non deve essere: competizione e vittoria ad ogni costo, anche a scapito 
dell'onestà;  Abbiamo toccato le stelle, di Riccardo Gazzaniga, infine, è un libro rasserenante sull’uguaglianza tra tutti e la passione di molti, che racconta le vicende di venti campionesse e campioni sportivi, donne e uomini di ogni Paese, divisi da maglie e nazionalità diverse, ma uniti da quella condizione di umanità il cui tratto comune è saper coniugare armoniosamente la storia singola con la storia di tutti. Un obiettivo e un impegno comuni sia allo sport che al mondo delle parole scritte. Grazie.
(C) Eleonora Bellini

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