Il testo dedicato alla classe terza si apre con una lunga sezione che racconta la scuola, allora spesso il primo luogo della vita sociale del bambino (pochi erano i nidi d'infanzia e la scuola materna in genere non veniva frequentata da chi aveva la mamma casalinga). Raccontano la scuola, dopo alcuni testi personali o collettivi dei bambini, Vamba e Llewellin, le poesie di Machado e di Pezzani, ma anche Albino Bernardini, il maestro di Pietralata, che narra di una gita all'Aniene con i suoi scolari. Non solo una gita, però, ma anche l'occasione per studiare gli insetti e le altre creature viventi sul greto del fiume. Sempre a tema di vita bambina, troviamo una sezione dedicata al gioco infantile, che propone testi di Twain, Lodi, Lepscky, Gatto. E poi ampie sezioni dedicate alla storia, perché "tutto ha una storia", la terra, gli animali e gli esseri umani. Qui possiamo leggere brani di Virgilio e Kipling, Ledda e Stuparich. Infine sezioni dedicate alle stagioni, un tema costante nella letteratura per ragazzi, nelle quali incontriamo Brecht, Fortini, Pascoli, Gozzano, Jimenez, Leopardi, Xuan Dieu, Chuoni Fukudu, Mohammed Fuzuli. Nel libro, infatti, trova ampio spazio la poesia, anche la poesia adulta, quella "difficile", e questo è molto interessante perché il linguaggio immediato, musicale e figurato della grande poesia ha molta presa su cuore e mente dei bambini.
Nel libro per la classe quarta l'orizzonte di lettura si amplia. Entrano i generi letterari e la distinzione tra i diversi tipi di espressione e di linguaggio: il racconto, il fumetto, il documento, le fiabe, le favole e le leggende, il giornale, la pubblicità, la poesia a cui sono dedicate ben 21 pagine, la scienza e la magia. Tra gli autori leggiamo con piacere Guillot, Carlo Manzoni, Palazzeschi, Quasimodo, Neruda, Natalia Ginzburg, Cristoforo Colombo, Hamilton, Metraux, Rodari, Antonicelli, Esopo, trilussa, Guerra e Malerba, Giulio Cesare Croce, Follereau, Sanguineti, Saba, Soldati, Garcia Lorca, Alessandro manzoni, Lee Masters, Di Giacomo, Jacopone da Todi: un florilegio invidiabile, insomma. Fra gli argomenti qui appare anche la guerra, scellerata costante della storia umana, con brani di Friedmann, Rodari, Elsa Oliva.
Il volume per la classe quinta propone - tra le sezioni dedicate ancora alle stagioni, alla vita quotidiana dei bambini in paese o in città, alla scuola, alla vita spirituale e alla fede - anche argomenti difficili, ma non elusi, anzi affidati alle voci e alle parole dei più eminenti autori: il razzismo, il lavoro, l'emigrazione, la Resistenza. Anche qui si incontrano brevi testi di scrittrici e scrittori che, come s'è ricordato, divenuti adulti i ragazzini incontreranno ancora: Russel, Chaplin, Capuana, Dolci, Manzi, Quilici, Moravia, Kerr, Levi, Silone, Jahier, Calamandrei, Éluard, Luther King, Milani, Bufalari, Bob Dylan. Calvino, Hikmet.
Non sappiamo quanto abbiano inciso e quanto siano rimaste queste letture nel ricordo intellettuale ed emozionale dei bambini che ebbero tra le mani queste pagine, ma certo le troviamo molto più interessanti e formative degli gnometti, maghetti e streghette che ci pare sovrabbondino nei libri di lettura di oggi.
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