Paolo Cognetti intraprende questo viaggio nel 2017 con alcuni amici tra cui Nicola e Remigio. La meta è il Dolpo località situata nel Nepal, altopiano tutto sopra i quattromila metri, non raggiunto né dai monsoni né dalle strade carrozzabili. Il gruppo in partenza da Katmandu con un piccolo aereo arriva su un pianoro; la carovana , formata da una ventina di persone e venticinque muli prende l’avvio per la spedizione. La guida è un fiero nepalese quarantasettenne , Sete, che parla italiano, fa la guida estiva sul Monte Rosa, mentre d’inverno ritorna al suo paese. Cognetti si è portato nello zaino un libro cult Il Leopardo delle nevi di Peter Matthiessen, che sarà la sua guida affettiva e culturale.
Il viaggio iniziato ai primi di ottobre è un girovagare, un saliscendi in un ambiente nuovo per alcuni componenti il gruppo. Un intero capitolo è dedicato al Bheri Koala, alla vallata del Suli Gad, all’organizzazione della giornata e al riposo della carovana. Brevi e fugaci gli incontri con la gente dei villaggi che si riducono alla pausa del the, a scambiare qualche parola e qualche frase con l’aiuto dei portatori che si fanno interpreti. Solo qualcuno parla inglese. Emergono presto le difficoltà respiratorie di cui l’autore soffre spesso, superati i tremilacinquecento metri di altitudine, che lo condizionano spesso, ma che passo dopo passo saranno mitigate dalla forza di volontà e dall’adattamento ambientale. Nei momenti difficili gli saranno di valido aiuto Remigio, l’amico montanaro e Nicola, l’amico pittore, di cui è riprodotta una tavola con disegno ad acquerello all’inizio del libro.
Mentre cammina lungo il fiume, Cognetti disegna e descrive il paesaggio: cedri dell’Himalaya, pini cembri, betulle dalle foglie ingiallite, un cumulo di grandi sassi di fiume su cui è inciso il disegno a protezione del villaggio. E il colorato sventolio dei panni di preghiera, e i piccoli luoghi di culto. Con piacere immerge i piedi nell’acqua ghiacciata del fiume che lui definisce sacro perché affluente del Gange. I gipeti, le capre e le pecore azzurre gli faranno compagnia per tutto il viaggio. E’ mancato l’incontro con il leopardo delle nevi, cui teneva molto, ma gli è giunto così vicino d’averne avvertita la presenza. Sullo sfondo le montagne dell’Himalaya, il monte Cristallo e il lago, nel variare della stagione e dei momenti del giorno sono descritti e disegnati con poesia e passione.
Anna Maria Pastore
Paolo Cognetti, Senza mai arrivare in cima, Einaudi 2018
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