domenica 15 ottobre 2023

I fantasmi delle biblioteche, di Jacques Bonnet

 All'inizio degli anni Novanta, Jacques Bonnet una sera a cena incontra, per motivi di lavoro, Giuseppe Pontiggia e scopre di avere qualcosa di molto importante in comune con lui: una biblioteca di alcune decine di migliaia di volumi. Così i due parlano per tutto il tempo "della felicità e della maledizione" che è loro toccata in sorte, dal costo dei libri, allo spazio che occupano in casa, ai pericoli che che li minacciano - polvere, umidità, topi - ma anche del loro ordinamento, delle possibili classificazioni, delle stupite reazioni dei visitatori occasionali alla vista di un così grande numero di volumi.

Quell'incontro fu il seme da cui nacque questo libro, che parla dell'arte di convivere con molti (troppi?) libri, ma anche del piacere del consultarli, sfogliarli, leggerli o semplicemente contemplarli negli scaffali, sia che siano nuovi o di seconda mano, intonsi o fittamente annotati. Incontriamo qui anche numerosi aneddoti riguardanti i libri e la loro storia, volumi rari e preziosi, semplici libri utili come "materiali di lavoro" e libri di svago.

"I libri della mia biblioteca sono come vecchie case dove aleggia la presenza degli uomini e delle donne che vi hanno vissuto in passato, col loro carico di gioie e di dolori, di amori e di odii, di sorprese e delusioni, di speranza e di rassegnazione. A pensarci bene, ho sempre abitato vecchie case..." conclude Bonnet nell'ultimo capitolo. E a pensarci bene, aggiungo, questo suo saggio è un inno sincero e appassionato alle biblioteche (non solo a quelle private) e ai libri che le popolano.


Jacques Bonnet, I fantasmi delle biblioteche, Sellerio Editore 2009, traduzione di Roberta Ferrara

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