domenica 16 novembre 2025

Scaffale locale 20: Storia della spezieria medicinale nella Città de La Cava, di Salvatore Milano

Quando sentiamo la parola storia, subito la nostra mente corre ai nomi e al ricordo di famosi condottieri, re e imperatori, papi, esploratori e a tutte le altisonanti personalità narrate sulle pagine dei libri che studiamo fin da piccini. E tuttavia storia è anche - forse soprattutto - il progressivo crescere della scienza e della cura intese ad alleviare e a guarire, per quanto possibile, i malanni umani.

Questo libro, di grande formato e di ricca iconografia, accompagna i lettori in un viaggio lungo tredici secoli attraverso la storia di medici e speziali dell'antica Città della Cava (Cava de' Tirreni, Cetara e Vietri sul Mare) raccontando, grazie a una notevole documentazione di archivio e iconografica, il "ricco patrimonio culturale e scientifico [...] di produzione e di scambio di conoscenze mediche, in particolare nel campo della terapeutica. Le spezierie, con le loro vetrine ricche di erbe, unguenti e preparati, non erano solo negozi, ma veri e propri laboratori dove si sperimentavano nuove composizioni e si conservava il sapere sulle proprietà curative delle piante. In questo ambiente vivace e stimolante, speziali e medici collaboravano a stretto contatto, contribuendo allo sviluppo di una farmacopea sempre più sofisticata ed efficace" (dalla prefazione di Luciano Mauro).

I sette densi e rigorosi capitoli che approfondiscono la storia della spezieria medicinale cavese sono suddivisi cronologicamente a partire dal XIV secolo fino a tutto il Novecento e ricostruiscono le storie dei medici e degli speziali, antenati degli odierni farmacisti, che operarono in contatto continuo e proficuo tra di loro e con la nota e autorevole Scuola Medica Salernitana. L'autore non manca di descrivere, inoltre, il contesto sociale, economico e culturale che accompagnò e favorì l'evoluzione delle professioni medica e farmaceutica nel territorio fino al Novecento, quando "la professione del farmacista cambia radicalmente [...] e sono ormai le case farmaceutiche a produrre farmaci e non più il farmacista a confezionarli. Resta comunque fondamentale la sua figura professionale [...] per la continua qualificata assistenza rivolta al pubblico". Nel 1901 operavano a Cava otto farmacie (Accarino, Avigliano, Farina, Panza, Salsano, Conte, Coppola, De Filippis); ad esse si sarebbero aggiunte, nel secondo e nel terzo decennio del Novecento, le farmacie "del Duomo" di Antonio Carleo e quella di Fortunato Pisapia.

Un notevole numero di notizie storiche e archivistiche sui titolari delle farmacie, sugli arredi di cui esse erano dotate e sui loro registri e volumi sono riportate negli ultimi due capitoli: Viaggio tra le spezierie della Città de La Cava. Regesto dei documenti e La spezieria manuale, ovvero la drogheria, antesignana, tra l'altro, della moderna pasticceria.

S. Milano, Storia della spezieria medicinale, AreaBlu 2025


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