La vera storia del furto del ritratto della Monna Lisa di Leonardo da Vinci è narrata da Nicholas Day, giornalista e divulgatore statunitense, con spigliato umorismo, ma anche con documentata precisione, con linguaggio brioso, ma anche ricco dei necessari approfondimenti. Il racconto procede come quello del giallo classico, nel quale gli investigatori indagano, raccolgono e radunano indizi e prove, formulano ipotesi più o meno realistiche. Qui tuttavia vedono le loro ipotesi sgretolarsi l’una dopo l’altra sotto lo sguardo critico e severo della stampa, mentre tutti i Parigini si disperano per le sorti di un quadro del quale i più avevano fino a quel momento ignorato l’esistenza: “"Il furto del quadro di Leonardo occupò la prima pagina dei giornali parigini ogni giorno per più di un mese. A ogni notizia, il dipinto acquisiva rilevanza e la sua perdita diventava più tragica. Non si trattava più di un quadro qualsiasi, e nemmeno di un’opera d’arte qualsiasi. Era un dipinto sublime”. Grazie al furto e al mistero che per due interi anni l’avvolse, Monna Lisa, la Gioconda, divenne un mito assoluto, quasi una creatura viva, non solo immortalata nell’arte. Ai capitoli che riguardano il furto e la soluzione dell’enigma poliziesco, se ne alternano altri dedicati alla vita e al carattere di Leonardo, dalla sua nascita illegittima alla sua intelligenza acuta e incostante, alla sua curiosità inestinguibile, alla sua mancanza di puntualità nella consegna delle opere che gli venivano commissionate.
Ora che un altro furto si è, incredibilmente, verificato di nuovo al Museo del Louvre, come non leggere la mirabolante storia dell'analoga, precedente impresa? La recensione integrale del libro è su Mangialibri, al link: Il formidabile furto del quadro più famoso del mondo | Mangialibri dal 2005 mai una dieta
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| Nicolas Day, Il formidabile furto del quadro più famoso del mondo, Mondadori 2025 |

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