mercoledì 1 maggio 2024

Vincent Van Gogh pittore colto

Si è conclusa alla fine dello scorso mese di gennaio la mostra intitolata Van Gogh pittore colto, realizzata con una prospettiva originale che andasse oltre gli stereotipi abituali su Vincent, qui è descritto come personalità colta, curiosa, aperta a diversi ambiti di conoscenza, anche teologici, letterari, antropologici. Il catalogo edito per documentare la mostra e la ricerca che l'ha generata rimane come punto di riferimento fondamentale. Vi si narra e approfondisce la ricchezza degli interessi culturali che costituirono la base della formazione di Van Gogh, dall'appassionato suo amore per i libri e la lettura all'attenzione e allo studio dell'arte orientale, in particolare delle stampe giapponesi.

Scriveva Vincent al fratello Theo nel 1880: "... io ho una passione irresistibile per i libri e ho il bisogno di istruirmi continuamente, di studiare, se vuoi, proprio come ho bisogno di mangiare il mio pezzo di pane". Vincent legge con passione gli scrittori del suo tempo e non solo, li rilegge, li annota, li medita. Sotto i suoi occhi scorrono le pagine di Ovidio e di Shakespeare, di Voltaire e Carlyle, di Dickens e Michelet, di Zola, Maupassant e Loti.

Quanto al Giappone, fin dal 1854 a Parigi era scoppiata la "follia giapponese". Quando Van Gogh arrivò nella capitale francese, nel 1886, questa follia era già ben consolidata e sarà ulteriormente alimentata dall'Esposizione Universale del 1887. Non più solo porcellane, bronzi e tessuti occupavano gli spazi dedicati al Giappone, ma anche numerose stampe d'arte ukiyoe, composizioni xilografiche, nate nel sec. XVII. Vincent ne rimase affascinato, ne acquistò in gran numero per collezionarle, ma anche per rivenderle, come testimonia una sua lettera del 1888 a Theo. Non solo questo, però: il contatto con l'arte giapponese, in particolare con Hokusai e Hiroshige, lo coinvolse al punto da replicarla con il suo stile e la sua pittura. Ne sono esempi Il burrone del 1889 e Tronchi d'albero nell'erba del 1890.

A cura di Francesco Poli, Mariella Guzzoni e Aurora Canepari, questo volume di grande formato, che offre ai lettori saggi approfonditi e di un'ampia documentazione iconografica, piacerà a tutti gli appassionati di arte e di Van Gogh.



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