Laurin il Piccolo, vecchio e saggio albero, racconta la sua storia e quella del suo Paese, Edrevia. Qui vivono in pace, serenità e spirito di collaborazione cinque tribù: i Terranegra, creativi; i Gurra, seri e quasi impenetrabili; i Dorsoduro, alberi di scienza; i Guizza, mediatori ed equilibrati; i Cronaca, storici e raccoglitori di dati. La comunità di alberi è vissuta tranquilla per secoli, suddividendosi in modo equilibrato il territorio, ma da qualche tempo, si verificano alcuni squilibri tra le tribù, il più evidente dei quali è il diverso incremento demografico dei diversi gruppi. Laurin, venuto al mondo in una vasta radura sul limitare tra il territorio dei Terranegra, clan della sua amica Lisetta, e quello dei Cronaca, viene assegnato a questi ultimi, che sono i custodi della storia e della memoria di Edrevia ma il cui numero, da qualche tempo, è in calo: finalmente un nuovo Cronaca, dopo più di trent'anni! Chi meglio di lui potrà assolvere a un compito importantissimo, vitale per la sopravvivenza di tutta la comunità e cioè scoprire che cosa altera l'equilibrio e l'armonia delle tribù? Laurin non sarà solo. Lo accompagneranno Lisetta, Pino e alcuni Guizza specializzati nel ristabilire l'armonia ovunque venga perduta. Avvalendosi anche della ricchissima biblioteca-labirinto costruita nei secoli e descritta con arguzia e un pizzico di spirito protesta, là dove si osserva che il numero di libri consentiti per studio ai ricercatori è di soli tre esemplari salvo rare e ben documentate eccezioni. I giovani alberi si impegnano comunque nella ricerca con tutta l'anima e scoprono che l'origine degli squilibri insinuatisi nella loro comunità risiede nell’incremento di alcuni gas (il più diffuso dei quali è la CO2) che si accumulano nell'atmosfera. Questi impediscono alla Terra di raffreddarsi ed Edrevia, come tanti altri Paesi, si riscalda. I gas non hanno una causa naturale: sono, per la massima parte, generati dalle attività di altri esseri. I disastri che anche le loro comunità dovranno inevitabilmente subire, li indurranno a ridurre le emissioni? Le tribù degli alberi mettono subito in atto strategie efficaci per intervenire in questo senso, incrementando le nascite di nuove piante, ma gli altri esseri che faranno?
La scoperta e la narrazione della crisi climatica costituisce il nucleo centrale del romanzo, che si snoda tra avventura fantasy e inoppugnabili dati scientifici. Gli alberi protagonisti descrivono agli umani i gravi problemi ambientali in cui tutte le creature sono immerse e suggeriscono che nessuno può ignorarli, né può risolverli da solo. Mentre i giovani alberi si dedicano con entusiasmo e ottimismo alle semine di nuovi esemplari, Abelia, la scienziata che studia da anni il problema delle emissioni, confessa loro di essere pessimista: "Ve lo dico nella maniera più semplice e piana possibile: la catastrofe climatica non dipende da noi, dipende dalle emissioni di gas prodotte da altri esseri, purtroppo dannosi [...] Sono fermamente convinti che l'intera storia dell'evoluzione sia esistita per giungere alla loro apparizione, e non concepiscono alcuna visione del mondo in cui non siano i migliori. Vorreste davvero convincerli? E' tempo perso".
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