Il santuario della Bocciola a Vacciago è un nodo culturale fra i più importanti nel bacino del lago d'Orta. Derivato dall'apparizione della Vergine a una pastorella del luogo, Giulia Manfredi, nel 1543 ha una lunga storia di devozione e arte. Nel corso dei secoli, attorno alla cappella primitiva si svilupparono nuove strutture e aggregazioni pittoriche e architettoniche con l'intervento di artisti insigni. A collocare il santuario nel suo contesto ambientale e devozionale la seconda parte del volume ricapitola le altre sedi principali del culto mariano nel Cusio, indicando le coordinate di una tradizione feconda in termini storici ed estetici.
La prima parte, "La Madonna della Bocciola" (pp. 5-63), è opera di Carlo Carena; la seconda, "Tre santuari mariani" (pp.65-95), è di Eleonora Bellini e si occupa di : Santa Maria di Luzzara, Madonna delle Grazie al sacro Monte d'Orta, Madonna del Sasso a Boleto.
Il libro fu voluto da Carlo Didò, sindaco di Ameno, in occasione del 450° anniversario dell'apparizione della Madonna, come testimonianza "dell'impegno di rintracciare le vicende storiche e religiose del nostro passato, filtrato attraverso la luce dei mutamenti che [...] ci hanno condotti alla realtà attuale.
"L'apparizione della Madonna ad una pastorella trova riscontri ravvicinati nel tempo e nello spazio: in quella del 26 maggio 1432 ad una contadina di Caravaggio, e soprattutto nella luce prodigiosa e salvatrice che guidò Maria della Torre di Ornavasso, custode di un armento, la notte del 7 settembre 1528 presso la cappella, poi santuario, della Madonna del Boden: dove pure è venerata un'effigie della Madonna col Bambino in grembo assisa in un alto trono" (C. Carena, p.8)
Carlo Carena ed Eleonora Bellini, La Madonna della Bocciola e i culti mariani del lago d'Orta, Comune di Ameno 1993
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