mercoledì 31 marzo 2021

Un'estate con la strega dell'Ovest, di Kaho Nashiki

Mai ha tredici anni e da qualche tempo la scuola le è divenuta insopportabile perché le compagne l'hanno ferita ed esclusa e la sua asma è peggiorata. I genitori pensano che le farà bene, sia al corpo che allo spirito, trascorrere qualche mese a casa della nonna materna, una signora inglese trasferita in Giappone per amore. La nonna vive in una piccola casa di campagna al limitare dei monti. La sua vita è regolare e serena, la sua arguzia e la sua saggezza si rivelano subito un toccasana per la nipotina, che, per ringraziarla le dice spesso: "Ti voglio bene, nonna". E l'anziana signora le risponde con un sorriso d'intesa: "I know". Mai impara dalla nonna a organizzare con saggezza il proprio tempo: non si alzerà più di pomeriggio per poi andare a letto alle tre di notte, collaborerà alle mansioni di casa e del giardino, farà lunghe passeggiate tra campi e boschi, fino a scoprire un posto che sente solo suo, un posto speciale, un regalo della natura. La ragazzina si apre con fiducia alla nonna, non teme di deluderla, come invece talvolta le accadeva con la mamma. Un pomeriggio l'oggetto di conversazione sono le streghe, non quelle che volano sulle scope di saggina, ma tutte le donne che nel tempo acquisirono la conoscenza delle erbe e dei rimedi naturali, che si rivelarono capaci, con saggezza e lungimiranza, di evitare o di superare problemi e calamità di ogni genere. "Gli antichi erano più esperti degli uomini moderni, quanto a saggezza e conoscenze intime, profonde" racconta la nonna, aggiungendo che alcune persone possono possedere capacità extrasensoriali in modo più sviluppato della media. Mai è affascinata da queste considerazioni e si propone di diventare una strega, senza scopa e cappellaccio, ma in saggezza e chiaroveggenza, secondo il modello presente nelle storie della nonna che, a suo avviso, è proprio una di quelle streghe saggie, coraggiose, consapevoli. Non per nulla la ragazzina e la sua mamma, quando parlano della nonna tra loro, si riferiscono a lei come alla "Strega dell'Ovest". La nonna indica dunque a Mai un serio percorso di addestramento grazie al quale potrà diventare una strega. Si tratta di un addestramento fatto di cose semplici, anche noiose, di metodo, di attenzione a ciò che la circonda, alle erbe dell'orto e a quelle selvatiche, alle fragoline di bosco, alle ninfee, al fungo fantasma. Quando giunge il momento di lasciare la casa della nonna e di tornare a vivere insieme ai genitori in una nuova città e in una nuova scuola, Mai parte portando con sé il regalo prezioso di una consapevolezza nuova, grazie alla quale sarà capace di lasciarsi avvolgere, in ogni circostanza, dall'amore della nonna, chiaro e visibile, sempre, "come un fascio di luce".

Il romanzo ha conosciuto un grande successo in Giappone e nel 2008 ne è stato tratto il film omonimo con la regia di Shunichi Nagasaki.




Kaho Nashiki, Un'estate con la strega dell'Ovest, Feltrinelli 2019

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