lunedì 15 marzo 2021

Trattati di scrittura di Francesco Tornielli e di Ludovico Degli Arrighi

Nella collana «La scrittura nel Cinquecento» di Salerno Editrice, diretta da Antonio Ciaralli e Paolo Procaccioli, sono uscite nel 2019, raccolte in un unico volume, due edizioni anastatiche commentate: Opera del modo de fare le littere maiuscole antique, con mesura de circino, et resone de penna di Francesco Torniello, curata dagli stessi Ciaralli e Procaccioli, e Operina da imparare di scrivere littera cancellarescha di Ludovico degli Arrighi, a cura di Claudia Catalano, Martina Pazzi e Danilo Romei.

A "ciaschuno amator de uirtu:& auidissimo del polito scriuere", cioè ai virtuosi della scrittura regolata rispettosa dei modelli antichi, si rivolge Francesco Tornielli da Novara, "scrittore professo" cioè esperto calligrafo, del quale nessuna notizia certa è rimasta, se non questo breve trattato che riguarda il modo di tracciare le "lettere maiuscole antiche". L'opera persegue la bellezza della scrittura, quella bellezza che, secondo i canoni classici, è costituita da armonia e proporzione, perfettamente calcolabili e riproducibili, e si rivolge espressamente agli addetti del mestiere. Il Tornielli applica ai suoi modelli regole matematiche, ispirandosi al canone vitruviano applicato all'alfabeto. Ciascuna lettera si inserisce in un quadrato perfetto nel quale si trova "la rasone di tutte le lettere. Ma sapia che quando se dira uno puncto; se intendera la nona parte de tutto lo quadro". Una lettera dopo l'altra, Francesco Tornielli mostra e insegna ai professionisti della scrittura le regole della perfezione calligrafica. Purtroppo di lui, oltre a quest'opera che vide la luce a Milano nel 1517 per Gottardo Da Ponte, non conosciamo nulla, come notano i curatori del libro, dopo avere effettuato numerose ricerche nelle raccolte archivistiche e bibliotecarie novaresi nelle quali, al momento, non sono reperibili sicure tracce identificative del calligrafo Francesco.

Ben più ampia fu la fama di Ludovico Degli Arrighi, copista ed editore, del quale sono ampiamente note attività e biografia. Nato intorno al 1490 a Cornedo Vicentino, Ludovico pubblicò il primo prontuario di calligrafia nel 1522 a Roma, dove fu scrittore di brevi apostolici almeno dal 1520 al 1523. L'opuscoletto riprodotto nel nostro volume è composto di 16 carte e si rivolge a un pubblico di non professionisti, che desidera imparare a “scrivere littera corsiva, o sia cancellaresca”.

Le due opere ebbero fortune editoriali molto differenti. L'opera del Tornielli conobbe solo la stampa del 1517, quella del Degli Arrighi, invece, fu spesso ripresa e studiata, come notano i curatori nella Premessa, a proposito dei diversi destini dei due autori studiati: "... quello dell'oscuro novarese Francesco Torniello, autore unius libri e presto sconosciuto ai suoi stessi concittadini, e quello del vicentino Ludovico Degli Arrighi, che nella Roma dei papi Medici fu un campione celebrato dell'arte della scrittura, tanto nella sua realizzazione manuale che in quella a stampa".

I due brevi trattati e i relativi commenti potranno riscuotere l'interesse non solo degli studiosi o dei curiosi della storia della paleografia, della calligrafia e della stampa, ma anche di tutti coloro che desiderano comprendere ogni aspetto dell'orizzonte culturale in cui si mossero il pensiero e la pratica del Rinascimento.


Trattati di scrittura, Salerno Editrice 2019

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