sabato 2 luglio 2011

Giulia Colbert di Barolo marchesa dei poveri, di Angelo Montonati

Dopo la monumentale biografia documentaria scritta da Ave Tago (Giulia Colbert di Barolo, madre dei poveri, Libreria Editrice Vaticana 2007) ci voleva coraggio ad affrontare di nuovo il tema della vita e delle opere della marchesa di Barolo. Angelo Montonati ha avuto questo coraggio. Esce ora dunque un nuovo volume di oltre duecento pagine che racconta la vita di questa donna straordinariamente lungimirante e generosa a partire dall'infanzia travagliata degli anni della Rivoluzione francese, attraverso il passaggio dalla corte di Napoleone, il matrimonio con Tancredi di Barolo, l'amicizia con Cavour e con Lamartine, fino alle battaglie per la restituzione della dignità alle donne carcerate e devianti, alla fondazione di asili infantili e di case per l'educazione di ragazze a rischio. "Una delle caratteristiche di Giulia era la capacità di stare sempre con le antenne tese, per captare ogni segnale che le venisse dalle aree del bisogno", afferma l’autore, e racconta di quando, di passaggio a Recoaro per le cure termali, la marchesa notò in una sala di quel Comune numerosi utensili da cucina in rame sequestrati a famiglie bisognose che non avevano potuto pagare le tasse e si affrettò a pagarne il riscatto. Tutto nel più rigoroso anonimato, per non essere ringraziata, perché - era una sua convinzione - chi ha avuto di più deve dare, "restituire" diceva, di più.


Angelo Montonati, Giulia Colbert di Barolo. Marchesa dei poveri, Paoline 2011

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