A distanza
di ottant'anni si ricorda ancora la strage nazifascista compiutasi a
Borgo Ticino il 13 agosto 1944. Era una tranquilla domenica d'estate,
per quanto si poteva essere tranquilli in quegli anni oscuri di
violenza e di guerra. Si attendeva, due giorni dopo, la festa
patronale dell'Assunta quando si abbatté sul borgo la feroce
rappresaglia, messa in atto dai militi nazisti e dalle camicie nere
della X Mas,
in seguito all'attacco partigiano a un convoglio tedesco,
durante il quale furono feriti quattro militari. Nel borgo
furono messi al muro dodici civili, giovani scelti a caso, alla cui
fucilazione tutta la popolazione fu costretta ad assistere, vecchi e
bambini compresi. In seguito il paese fu saccheggiato e messo a
fuoco, nonostante i cittadini avessero versato in precedenza, per
aver salva la vita e la casa, una cospicua cifra alla soldataglia
nazifascista.
Durante
gli otto decenni che ci separano da quell'eccidio, le
amministrazioni comunali e la popolazione borgoticinesi hanno sempre
ricordato e commemorato, ad ogni anniversario, anche in modo solenne,
i dodici martiri del '44. In alcune ricorrenze, alle cerimonie
pubbliche si sono aggiunte pubblicazioni dedicate al tragico evento
di quel lontano mese di agosto. Ne diamo qui breve notizia.
1.
ALBUM DELLA LIBERTÀ.
Pubblicato dal Comune il 25 aprile del 1995, contiene testi di Mario
Chinello, sindaco pro tempore, Diego Tessari, Beniamino Zianni,
assessore alla cultura. A questi si uniscono una selezione di disegni
degli scolari del paese; la cronaca della commemorazione del
cinquantesimo anniversario della strage; la pièce teatrale Piazza
Martiri 1944 scritta
da Eleonora Bellini e rappresentata dalla Compagnia Teatro dei Passi
di Guido Tonetti; il ricordo degli "altri martiri di Borgo
Ticino". La presenza di questa pubblicazione, divenuta ormai
molto rara perché le copie dell'album esistenti in municipio
andarono distrutte durante l'amministrazione succeduta al sindaco
Chinello, è attestata in sei biblioteche aderenti al Sistema
Bibliotecario Nazionale.
2.
BORGO TICINO. TREDICI AGOSTO è un volume edito in occasione del
sessantacinquesimo anniversario dell'eccidio (2009), sempre pel
Comune. È
a cura di Eleonora Bellini e contiene scritti di Francesco Omodeo
Zorini, Andrea Speranzoni, Fabio Valeggia. Omodeo Zorini, storico
della Resistenza, era presidente dell'Istituto Storico della
Resistenza di Novara in tempi fervidi di attività e di passione;
Andrea Speranzoni era l'avvocato che seguì l'iter processuale per
l'individuazione e la condanna dei responsabili della strage; Fabio
Valeggia realizzò le interviste in video ai testimoni dell'eccidio
ancora in vita. Segue una sezione antologica di diversi autori che
scrissero in momenti diversi del 13 agosto: Enrico Massara, Pietro
Secchia e Cino Moscatelli, Pina Ballario, Olga Piscitelli, i
periodici "Il lavoratore" e "La campana di Borgo
Ticino", "Il manifesto". Una ricca dosumentazione
fotografica, una bibliografia, una filmografia e una sitografia
concludono il libro. La presenza del libro è attestata in trentuno
biblioteche del SBN; alcune copie si presumono ancora disponibili in
Comune o alla Biblioteca Civica.
3.
1944-2014. Settant'anni dal 13 agosto. Il corso della giustizia e
della verità. La pubblicazione uscì in occasione della sentenza al
processo tenutosi presso il tribunale di Verona (17 ottobre 2012). A
cura di Carolina De Nardo, contiene testi di Francesco Gallo, sindaco
pro-tempore, Giovanni Orlando, Giovanni Cerutti, Maurizio Barbero,
Nadia Negri Pizzini, Eleonora Bellini e una interessante
documentazione fotografica. L'opuscolo risulta disponibile soltanto
presso la biblioteca dell'Istituto della Resistenza di Novara.
Un'importante citazione spetta all'esile, ma rarissimo e
importantissimo album "... ricorda" pubblicato nel primo
anniversario della strage a cura dell'Unione Donne Italiane di
Castelletto Ticino. Vi leggiamo la narrazione dei fatti seguita dalla
cronaca dell'affollatissima cerimonia commemorativa del 1946 durante
la quale presero la parola Piero Fornara, prefetto della
Liberazione, Giuseppe Bonfantini, provveditore agli Studi, Cino
Moscatelli, comandante partigiano e poi ancora Giovanni Visconti,
Lino Ferrari, Giacomo Caramella. La ristampa anastatica integrale
dell'opuscolo è contenuta nell'Album
della Libertà
di cui sopra.

In questo agosto 2024 l'amministrazione comunale, in occasione dell'ottantesimo anniversario dell'eccidio, ha pubblicato un volume contenente tutti i precedenti (ad eccezione dell'Album della libertà) accresciuti di un corposo aggiornamento, con molte fotografie e con contributi di Mario Chinello, Piero Beldì, Roberto Carminati, Antonella Micele, Roberto Leggero, Andrea Speranzoni.