Moldavia, ai giorni nostri. Cristina ha dodici anni e si occupa da sola dei fratellini Dan e Marcel, piccoli tanto da frequentare ancora l’asilo. I tre bambini abitano in una dignitosa casa di un villaggio rurale e vivono con coraggio e nostalgia la lontananza dei genitori che, come tanti altri loro connazionali, sono andati all’estero a “fare i soldi lunghi”. Cristina racconta in prima persona le sue giornate, spese tra i lavori domestici e la scuola in cui, eccezione fatta per la chimica e la meravigliosa insegnante che la insegna e che talvolta le dona una buona merenda, non eccelle. La ragazzina non può dedicare molto tempo allo studio perchè essere responsabile dei fratellini l’affatica anche se, da un altro punto di vista, la gratifica: è lei che li sfama, che pulisce i loro vestiti, che medica le loro ferite, che li consola, che li difende e che sorveglia i loro giochi in casa o in compagnia degli altri piccoli amici del villaggio. Molti tra questi ultimi, sempre affamati, subiscono quotidiane percosse da padri - i pochi padri non emigrati in cerca di lavoro - perennemente ubriachi ed è facile per Cristina consolare Dan e Marcel quando piangono e si lamentano per la lontananza del loro papà: è meglio avere il papà lontano o essere picchiati ogni giorno?
La recensione integrale si può leggere su Mangialibri al link: Kinderland | Mangialibri dal 2005 mai una dieta
Liliana Corobca, Kinderland, Cisla Editore 2022. Traduzione di Elena di lernia, Sara Salone
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