- Nello spazio breve di un albo sono raccontate con semplicità e efficacia la storia e le conseguenze delle leggi razziali del 1938; “testimone narratore” è il piccolo Giuseppe che con la sorella Micol e i genitori è costretto a nascondersi e a celare il suo nome per sfuggire alla deportazione. Albo “impegnato” ma delicato anche nelle illustrazioni. Ottima prova di Eleonora Bellini - (Pino Boero)
Nell’inverno dell’anno 2000, su un treno che scendeva da Cracovia verso Milano una vecchia signora ammirava il paesaggio innevato. Si chiama Sara e torna in Italia dopo tanti tanti anni. Sara è la cugina di Giuseppe e Micol, i bambini che non potevano dire il loro nome. Il ritorno di Sara, chiaro, delicato ed empatico nel testo e nelle immagini, è l’atteso seguito di Non dire il tuo nome, dedicato ai temi delle leggi razziali e della deportazione. Conclusa la storia di Sara, un breve ma significativo approfondimento riguarda i fatti storici che fanno da sfondo alle vicende narrate e risponde ad alcune domande sui personaggi del libro. Per le classi e gli insegnanti che, dopo aver acquistato l'albo, ne faranno richiesta è disponibile una scheda di approfondimento e di proposte operative da attuare con bambini e ragazzi.
"Inserisco l’albo bilingue Il ritorno di Sara in questa sezione perché mi pare che il racconto, giocato sulla memoria, meriti un’attenta lettura: Sara vecchia signora, già incontrata, bambina, in una precedente storia, torna a noi sul filo della sua memoria: la deportazione, il campo di concentramento, la morte dei fratellini, la fuga, la salvezza, la crescita e l’età adulta trascorsa in un altro paese… L’essenzialità e l’intensità che caratterizzano la scrittura di Eleonora Bellini trovano buon sviluppo nelle illustrazioni di Viola Virdis" (Pino Boero, pinoboero, Autore presso Pino Boero).
Eleonora Bellini/Maria Mariano, Non dire il tuo nome/ Don't say your name, Il Ciliegio 2021
Eleonora Bellini/Viola Virdis, Il ritorno di Sara/ Sara's return, Il Ciliegio 2023
Il ritorno di Sara/ Sara's return è stato premiato con menzione di merito al Premio Letterario Scaramuzza, dove era giunto finalista in ottima compagnia: Sergio Badino, Ilaria Urbinati - Mi ricordo di te (Giunti), Matteo Bussola - Mezzamela (Salani), Isabella Christina Felline, Sonia Maria Luce Possentini - Tutto d'un fiato (Raffaello Editore), Matteo Grimaldi - Il violino di Filo (Giunti), Stefania Lanari, Anna Pini - Il lupo aveva un piano (Fulmino), Monica Lanzara - Bosco sacro (Amazon), Laura Rizzoglio - La masca (Nps editore), Francesca Redolfi - Dedalus (Le Mezzelane casa editrice), Eleonora Rossi - Il campo della giovinezza, Bruno Tognolini - Rime alfabete (Salani), Nadia Tortora, Giorgia Merlin - E' nata l'Italia. Costituzione di uno stato libero (Chiaredizioni).
Piccolo florilegio di recensioni? Andate ai link
Non dire il tuo nome – Don’t say your name – Le letture di Adso
Il ritorno di Sara-Sara’s return – Le letture di Adso
Stampa diocesana novarese |
Novara Oggi |
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