mercoledì 9 febbraio 2022

Il piccolo villaggio dei sopravvissuti, di Peter Duffy

Tuvia, Zus e Asael Bielski erano tre fratelli ebrei che nella Bielorussia occidentale riuscirono a sottrarre oltre un migliaio di ebrei allo sterminio e alla deportazione nazista. Dal 1941 fino al 1944 i fratelli Bielskj, sotto la guida di Tuvia, il maggiore tra loro, portarono in salvo nella fitta foresta (pušča) Nalibokskaja ebrei di ogni età e condizione sociale fuggiti dai ghetti e dai villaggi. Organizzarono rifugi sotterranei, riuscirono ad approvvigionarsi di cibo dai contadini e organizzarono addirittura un gruppo partigiano armato che combatteva in accordo con i partigiani sovietici. Nel villaggio nascosto, che fu definito la "Gerusalemme dei boschi", sarti, calzolai, falegnami, addetti al bestiame  contribuivano ai lavori comuni, mentre i partigiani presidiavano il luogo per individuare per tempo le incursioni naziste. Non mancavano al folto gruppo di scampati nemmeno un locale che fungesse da sinagoga, una scuola per i bambini e un medico. "E' difficile calcolare quante persone siano vive oggi grazie ai fratelli Bielskj. Molte delle milleduecento che lasciarono la pušča sono ormai morte. Ma i loro figli hanno avuto figli, che a loro volta hanno avuto altri figli. Migliaia di persone residenti negli Stati Uniti, in Israele, Gran Bretagna, Francia, Germania, Australia e Russia devono la loro esistenza alla decisione dei fratelli di dare rifugio a ogni ebreo che arrivasse all'accampamento nella foresta" conclude Duffy, scrittore e giornalista statunitense del quale questo è il primo libro.


Peter Duffy, Il piccolo villaggio dei sopravvissuti, Newton Compton 2014

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