Si
è recentemente concluso il centenario della nascita di Mario Rigoni
Stern, nato ad Asiago il 1 novembre 1921. A poco più di vent'anni
Mario, arruolatosi giovanissimo tra gli Alpini, viene inviato in
Russia dapprima come istruttore di sci, poi in supporto alla
Divisione Tridentina nei pressi di Stalingrado e infine, a piedi,
verso l'Ucraina e poi al "caposaldo sul Don" teatro della
sconfitta e del dramma dei soldati abbandonati a se stessi in una
ritirata suicida. Dopo giorni e notti di marcia nella neve e nella
bufera le truppe raggiungono Nikolaevka, località in cui un terzo
dei militari perde la vita sotto i colpi del nemico. La campagna di
Russia prima e poi il Lager in cui fu prigioniero dei nazisti avendo
rifiutato di arruolarsi al loro fianco, segnarono profondamente la
mente e il cuore di Mario Rigoni Stern, che ne scrisse ne Il
sergente nella neve
e in Ritorno
sul Don.
Il graphic novel di
Chiara Raimondi e Camilla Traini prende inizio da un viaggio che lo
scrittore effettuò nel 1971, insieme alla moglie, per ritornare nei
luoghi in cui aveva
combattuto e aveva visto morire amici e commilitoni. Il racconto
alterna tavole dedicate al presente di un pellegrinaggio della
memoria in un Paese ormai in pace ad altre ambientate nel doloroso
periodo della guerra e della detenzione. Il messaggio di Rigoni
Stern, qui fedelmente tramandato, è il riconoscimento del fatto che
i nemici non sono diversi da noi e che la guerra è una barbarie che
non deve ripetersi mai più, perché, da un lato e dall'altro della
trincea, i soldati sono uguali per umanità e sentimenti. Afferma
Mario: "Noi sognavamo le Terese e le Marie, il vino e i boschi,
loro le Katiusce e le Maruske, la vodka e i campi di girasole.
Eravamo tutti paesani, figli della stessa terra". In
appendice al libro troviamo alcuni strumenti utili: una cronologia
della vita di Rigoni Stern, la sua bibliografia, la biobibliografia
delle autrici.
C. Trainini/ C. Raimondi, Rigoni Stern, Beccogiallo 2021
Nessun commento:
Posta un commento