Milano nella storia attraverso la ricostruzione di Achille Marazza, antifascista, componente del CLN Alta Italia, costituente e ministro nei primi anni della Repubblica. Nel post l'estratto di un articolo che dà conto del suo saggio sul contributo del clero alle Cinque Giornate di Milano.
Achille
Marazza aveva indagato da sempre e con passione l’apporto dato da
Milano al movimento unitario, anche attraverso la ricerca ed lo
studio di documenti relativi alle Cinque Giornate del 1848: ricerca e
studio che erano sfociati giusto tre anni prima della ricorrenza
centenaria in un libro Il
clero lombardo nella rivoluzione del ’48,
pubblicato dalle Edizioni del Milione. Del libro fu stampata anche
un’edizione di pregio di soli 51 esemplari, tirati su carta a mano
e fuori commercio a cura della Tipografia Staderini di Roma. Il
saggio consta di quattro capitoli: I. La guerra santa; II
L’arcivescovo; III Azione amministrativa e politica del clero; IV
Tramonto. Marazza esordisce avvertendo il lettore che il suo intento
non è certo quello di esaurire l’argomento del contributo dato dal
clero lombardo, in tutti i suoi gradi, agli eventi del marzo 1848, ma
piuttosto quello di “additarlo come degno di studio e ricco di
interesse”, spronando gli studiosi a nuove ricerche, ad ulteriori
approfondimenti. Pur con questa premessa l’argomentazione si
sviluppa per 123 pagine ed è ricco il numero delle fonti consultate.
Vi troviamo infatti, oltre ai documenti dell’Archivio di Stato di
Milano, le opere di storici e saggisti sia di parte italiana che di
parte austriaca. Tra questi ultimi sono citati il generale austriaco
Schoenhals, con le sue Memorie
della guerra d'Italia degli
anni 1848-1849
e
von Hübner, diplomatico avviato alla diplomazia da Metternich, che
fu preso in ostaggio a Milano nel 1848 e lasciò di quei fatti un
diario.
Un riferimento costante del saggio di Marazza sono poi i
celebri Documenti
della Guerra Santa d’Italia (1849-1852), l’Archivio
triennale delle cose d’Italia dall’avvenimento di Pio IX
all’abbandono di Venezia (1850-1851), le Carte
segrete e atti ufficiali della polizia austriaca in Italia dal 4
giugno 1814 al 22 marzo 1848”
(1851-1852),
promossi, diretti e coordinati da Carlo Cattaneo per la Tipografia
Elvetica di Capolago, fondamentale punto di riferimento per i
patrioti del Risorgimento, e che pubblicò, tra gli altri, Gioberti,
Balbo, d’Azeglio, Rusconi, Cattaneo, De Boni, Ferrari.
L'intero articolo di Eleonora Bellini, pubblicato su Verbanus n. 32/2011, si legge qui Academia.edu
Achille Marazza, Il clero lombardo nella rivoluzione del ’48, Edizioni del Milione 1848
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