lunedì 15 novembre 2021

Il clero lombardo nella rivoluzione del '48, di Achille Marazza

Milano nella storia attraverso la ricostruzione di Achille Marazza, antifascista, componente del CLN Alta Italia, costituente e ministro nei primi anni della Repubblica. Nel post l'estratto di un articolo che dà conto del suo saggio  sul contributo del clero alle Cinque Giornate di Milano.
Achille Marazza aveva indagato da sempre e con passione l’apporto dato da Milano al movimento unitario, anche attraverso la ricerca ed lo studio di documenti relativi alle Cinque Giornate del 1848: ricerca e studio che erano sfociati giusto tre anni prima della ricorrenza centenaria in un libro Il clero lombardo nella rivoluzione del ’48, pubblicato dalle Edizioni del Milione. Del libro fu stampata anche un’edizione di pregio di soli 51 esemplari, tirati su carta a mano e fuori commercio a cura della Tipografia Staderini di Roma. Il saggio consta di quattro capitoli: I. La guerra santa; II L’arcivescovo; III Azione amministrativa e politica del clero; IV Tramonto. Marazza esordisce avvertendo il lettore che il suo intento non è certo quello di esaurire l’argomento del contributo dato dal clero lombardo, in tutti i suoi gradi, agli eventi del marzo 1848, ma piuttosto quello di “additarlo come degno di studio e ricco di interesse”, spronando gli studiosi a nuove ricerche, ad ulteriori approfondimenti. Pur con questa premessa l’argomentazione si sviluppa per 123 pagine ed è ricco il numero delle fonti consultate. Vi troviamo infatti, oltre ai documenti dell’Archivio di Stato di Milano, le opere di storici e saggisti sia di parte italiana che di parte austriaca. Tra questi ultimi sono citati il generale austriaco Schoenhals, con le sue Memorie della guerra d'Italia degli anni 1848-1849 e von Hübner, diplomatico avviato alla diplomazia da Metternich, che fu preso in ostaggio a Milano nel 1848 e lasciò di quei fatti un diario. Un riferimento costante del saggio di Marazza sono poi i celebri Documenti della Guerra Santa d’Italia (1849-1852), l’Archivio triennale delle cose d’Italia dall’avvenimento di Pio IX all’abbandono di Venezia (1850-1851), le Carte segrete e atti ufficiali della polizia austriaca in Italia dal 4 giugno 1814 al 22 marzo 1848(1851-1852), promossi, diretti e coordinati da Carlo Cattaneo per la Tipografia Elvetica di Capolago, fondamentale punto di riferimento per i patrioti del Risorgimento, e che pubblicò, tra gli altri, Gioberti, Balbo, d’Azeglio, Rusconi, Cattaneo, De Boni, Ferrari.

L'intero articolo di Eleonora Bellini, pubblicato su Verbanus n. 32/2011, si legge qui Academia.edu

Achille Marazza, Il clero lombardo nella rivoluzione del ’48, Edizioni del Milione 1848

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