Una chiara mattina di primavera
- ascoltate, che è storia vera! –
nonno Pino appena alzato
apre la porta ed esce nel prato.
Nonno lavora con zappa e rastrello,
innaffiatoio, guanti e cappello:
nel suo piccolo prato già son fiorite
ben quattro viole e tre margherite.
Mentre si aggira indaffarato
il nonno si scuote udendo un belato:
“Chi sarà mai che bela al mattino?
Non vedo nessuno qui nel giardino”.
Ma un fiocco di lana sul biancospino
è il ricciolo nuovo di un agnellino:
un ramo oscilla come fatato,
si apre la siepe, il mistero è svelato.
Su quattro zampette un poco tremanti
il piccolo agnello già viene avanti,
arriva accanto a nonno Pino,
gli lecca le scarpe, gli fruga il taschino.
E’ Pasqua oggi ed è proprio bello
vedere il nonno che abbraccia l’agnello
e con le campane dal suono spiegato
cantare l’uomo, innalzarsi il belato.
Eleonora Bellini
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